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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 14.1904 (1905)

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel sepolcreto di Haghia Triada presso Phaestos
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https://doi.org/10.11588/diglit.9311#0378
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739

RICERCHE NEL SEPOLCRETO DI HAGHIA TRIADA

740

assunto ad episema di scudi ('). Forse senza valore
apotropaico si trova su vasi geometrici (2).

Anche del ragno sappiamo, che in età classica
era oggetto di molte superstizioni (3). L'oggetto che
ho chiamato guscio di patella, se è tale, troverebbe
un riscontro nelle conchiglie deposte forse come amu-

sono rappresentate, il destro è sollevato verso gli
occhi. Questo è mancante in fine, l'altro è intero, ma
la mano non è espressa, terminandosi il braccio a
cono, come in quasi tutte queste figurine primitive
sia di Creta che delle altre regioni. Il viso è ora
sfregiato, ma pare, che non abbia mai avuto indica-

Fio. 37. —LStatuina di terracotta.

2:3

Fig. 38. — Statuine di terracotta. 2:3

leti nelle tombe (4). Meno chiaramente può apparire
il valore profilattico della spirale (forse un lombrico
o un serpente torto su se stesso).

4. Parecchie statuine di terracotta (figure 37-40)
che descrivo paratamente. Sono alte da 10 a 12 cen-
timetri.

Figurina muliebre terminata sotto la vita a ci-
lindro (fig. 37). La testa è riportata, e si assottiglia
in basso in modo da formare un peduncolo conico che
serviva all' inserzione nel busto. Delle braccia il si-
nistro è ripiegato al petto, dove le mammelle non

('.) p. es. 'E<p. 'Jqx. 1885, tav. V-2 etc.

(2) Orsi, Note on some geometrie vases in Am. Journal
1897, p. 256, fig. 4, Tsnndaa in E<p. 'Aqx- 1892, p. 12, tav IV-2.
Non cito, perchè trovati fuori di uno strato ben definito,
un dischetto di terracotta e uno di pietra con sopravi inciso
nno scorpione di Hissarlik (Schmidt, Schliemanrì's Sammluncj
nn. 7705, 8867). Cfr. però Evans in Brit. Sch. Annuiti, XI,
p. 54, n. 39.

(3) Cfr. Plin. Nat. Hist. XXIX-114, 132, 138; XXX-26, 70,
78, 108, 112, 131 etc.

(*) Cfr. Savignoni- in questo volume pag. 556.

zioni di ocelli e di bocca ; una leggera pressione delle
dita sull'argilla ancora molle dava la forma assai
approssimativa del naso. La chioma abbondante forma
prima un ciuffo, e scende poi in sette trecce, delle
quali due vengono a cadere sul petto, le altre scen-
dono dietro le spalle (fig. 38 a destra). La parte in-
feriore cilindrica del corpo è decorata con linee rosse o
di color marrone oblique, ora assai evanide.

Altra simile per il corpo cilindrico, per l'accon-
ciatura e la disposizione delle trecce, due sul petto
e cinque sulle spalle, decorata sul cilindro con fasce
circolari rosse (fig. 38 a sinistra e 39). Le braccia
che terminano come nell'altra figurina, sono ambedue
sollevate nell'atto che nell'arte ellenica si riconosce
proprio degli adoranti.

Una terza simile (fig. 40 a sinistra) e nello stesso
atteggiamento ha però le braccia rotte, e i capelli e
i lineamenti del viso non sono adatto accennati.

La quarta ancora più rozza (fig. 40 a destra) col capo
rappresentato da un informe peduncolo, tiene le braccia
 
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