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787

CAMA.RINA

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Sep. 90. Di tegole a cappuccina, con scheletro dal
cranio ad est, senza oggetti.

Sep. 91. Idem, idem, con uno skyphos grezzo.

FlG.

Sep. 92. Idem, idem, con due minuscole lekythoi ;
una con stìnge rossa (fig. 9), l'altra a palmette nere
su fondo bianco.

Fig. 9.

Solo uno di essi potè venire parzialmente ricostruito:
è un cratere a calice di stile rosso piuttosto scadente,
mancante di metà circa del labbro, e di buona por-
zione della scena principale. In alto gira la consueta
corona di olivo, in basso alle due scene una fascia con
meandri alternati con qualche croce obliqua. A) Si-
leno nudo (manca la metà superiore) che insegue una
donna, vestita del chitone dorico con cintura, tenente
nella sin. la cetra a sei corde ; alla sua d. bella figura
di Sileno nudo, visto di profilo, corrente col braccio d.
e la gamba sin. elevate (') ; sul dorso regge un tri-
plice otre e poggiata alla spalla sin. una lunga fiac-
cola accesa (fig. 10). La scena è chiusa ai lati da
due figure muliebri, collocate in alto sopra i manichi ;
quella a sin., mancante della metà superiore, in atto
di correre, quella a d. seduta retrospiciente con lungo
tirso. B) Figura di Sileno nudo caudato di profilo
a sin. con keras nella d. fra mezzo a due donne man-
tellate, poggiate ad un lungo tirso. Alt. cm. 32, diam.
bocca cm. 32.

Sep. 94. Sottostante alla precedente si trovò
un'altra tomba a fossa, coperta di tegole, e formanto
croce colla superiore; in questa vi era uno scheletro
col cranio a nord, il quale teneva alla mano sin. un
ago di bronzo, ed un'anforetta in vetro, freschissima,
a fondo azzurro, con venature ondulate gialle e ver-
demare; alt. mm. 76; articolo greco, imitante il fe-
nicio, di fabbrica probabilmente rodia (fig. 11). È
molto verosimile che la tomba più profonda, del sec. VI
fine o principio del V, sia di almeno un cento anni
più antica della soprastante.

Sep. 95. À cappuccina, con scheletro dal cranio
ad est, accompagnato da tre vasettini greci (boccale,
scodellino a calotta).

Sep. 96. Cadavere disteso in semplice fossa e cre-
mato in posto col cranio ad est, accompagnato da due
piccole lekythoi aryballiche nere, bruciate.

Sep. 93. Idem, idem. Al di sopra delle tegole di
chiusa stavano i rottami di un cratere a f. r. ed il fondo
di un altro. I pezzi erano stati spostati dai precedenti
lavori di coltura, e tutto fa credere, tenendo conto delle
consuetudini rituali che si vedono costantemente osser-
vate nella necropoli camarinese, che codesti due vasi
contenessero ognuno ossa cremate.

(') Lo schema del vivace Sileno saltellante, con una gamba
ed nn braccio sollevato, non è certamente creazione originale
del nostro modesto pittore vascolare. A prova del mio asserto
si paragonino: una tazza di Chachrylion (Hartwig, Afeisler-
schalen, tav. I), una del maestro dalla testa calva (ibidem,
tav. XLIII), infine una del maestro dal tralcio (ibidem, ta-
vola LXXIV), per lasciare molti altri esempi. Il che dimostra
che nelle svariatissime movenze di efebi nudi e di Sileni questa
formola era già stata da altri felicemente tentata ed usata.
 
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