Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (14.1904 (1905))

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CAMARINA

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Rottami di un'anfora a f. n. scadentissime e fram-
menti di oenochoe a bocca circolare; gli altri erano
rottami insignificanti. Il sepolcro appartiene al VI se-
colo.

Sep. 202 (82). Metà inferiore di una hydria o
boccale grezzo, trovata a fior terra e troncata dall'a-

colle bocche ad est e ad ovest ; nell' interno non
tracce di ossicini, ma solo due vasetti grezzi.

Sep. 214 {94). A cappuccina per adulto, direzione
nord-est a sud-ovest, con scheletro dal cranio a nord-
est senza oggetti.

Sep. 215 (95). Simile direzione est a ovest con

Fig. 34.

ratro o dalle zappe ; il fondo conteneva ossa cremate
assieme a quattro boccalettini tipo fig. 8.

Sep. 203 (83). Anfora coricata con bocca ad est,
senza tracce di ossa, ma con un boccaletto grezzo ed
un coperchio.

Sep. 204 (84). Simile senza contenuto.

Sepp. 205-209 (85-89). Tutti a cappuccina per
adulto, con scheletri dal cranio ad est ma senza
oggetti.

Sep. 210 (90). Scheletro in nuda terra, col cranio
ad est senza accompagnamento di vasi.

Sep. 211 (91). A cappuccina per adulto con nudo
scheletro ad est.

Sep. 212 (92). Piccolo cavo rotondo, diametro
cm. 50, coperto da una tegola; nell'interno stavano
raccolte le ossa non cremate di un individuo, di cui
si era fatta la « translatio » da un altro punto;
assieme ad esse una tazza a campana con coverchio,
e due skyphoi uno nero, l'altro grezzo.

Sep. 213 (93). Due grandi anfore ordinarie a
cuore, innestate l'uria dentro l'altra, stavano adagiate

20° deviazione nord-est-est; conteneva un nudo sche-
letro dal cranio a nord-est-est.

Sep. 216 (96). Simile con scheletro dal cranio a
nord-est preciso.

Osservazione. L'area circostante ai tre grandi se-
polcri 151, 152, 165, per quanto ristretta, è fitta-
mente occupata da sepolcri a tegole, a fossa nuda, e
da anfore; forse un centinaio sopra una estensione di
circa m. 60 X 60. Nello strato superiore di quest'area
fino ad un m. di profondità si trovano scaglie di la-
vorazione di arenaria ordinaria (giuggiolena) e fina,
estranea al luogo ; raccolsi persino il frammento di
un grande triglifo (cm. 28 X 25) pertinente piuttosto
che ad un tempio alla parte superiore di qualche
edicola funebre.

Ma ciò che di preferenza colpisce è la quantità di
piccolo vasellame, per lo più grezzo, ma talvolta anche
a cattiva vernice nera sparso nella breve area sepol-
crale anzidetta; oltre del piccolo vasellame vi hanno
ancora rottami più o meno grandi di crateri a f. r.,
quasi tutti del tipo a campana ; uno a calice doveva