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Orsi, Paolo: Camarina: campagne archeologiche del 1899 e 1903
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829
CAMAR1NA
830
Sep. 288 (167). Ustrino con carboni e ceneri, ma
senza ossa e con sei vasetti in frammenti, di cui si
salvarono un boccaletto ed una pateretta grezzi.
Sep. 289 (168). A m. due dal detto ustrino, e
ad uno solo dal piano di campagna apparve una tegola
che proteggeva un grande ed intatto cratere a cam-
pana a f. r., alt. cm. 35, diam. della bocca cm. 38,
con entro abbondanti ossa cremate, provenienti, penso,
dalla vicina « bruciatura ». Al labbro la solita corona
di olivo. A) (tav. LI a 4/s del vero). Amazzone la
quale cavalca virilmente, il capo coperto di un berretto
a code svolazzanti (àXmrtrjxtg), vestita del costume
scita-persiano, cioè di una giacca con cingolo, decorata
di anelli, leanassiridi a zig-zag, e scarpette (èfifiàóeg?);
essa porta sul dorso il caratteristico scudo, probabil-
mente di vimini, ornato di fìoccaglie svolazzanti, e
tiene la lancia in resta per parare l'attacco dei Greci,
che gli muovono incontro. Questi sono due ed a piedi;
il principale è quello sul lato d., dalla nudità eroica,
meno il mantello che cinge i fianchi ed è rimboccato
alla vita ; è armato di elmo attico con cresta e cri-
niera fluente, di parazonio, di ampio scudo e di
lancia, che dirige al petto della avversaria. Davanti
a lui si è lanciato, quasi per parare i colpi diretti
al suo signore, il valetto od vTtrjQt'T^g, che tale si
addimostra dal nìXog od elmo conico; egli indossa
una corta giacca orientale senza maniche, sandali, e
maschera il torace dietro la clamide appuntata alla
spalla sin., dirigendo la punta della sua lancia al
petto della donna. Il suolo è indicato da lievi ondu-
lazioni da cui spuntano due germogli d'erba. Sopra
le figure centrali KAAOS. Il disegno è fine, l'ana-
tomia corretta, i movimenti liberi e sciolti. B) Tre
efebi mantellati in colloquio. Sotto il piede è granita
la marca TU da un lato, dall'altro I.
Il nostro vaso, appartenente alla seconda fase dello
stile rosso bello, accresce di un nuovo e non sprege-
vole esemplare, una lunga serie di rappresentazioni
vascolari di Amazzonomachie a f. r. che negli ultimi
anni sono state amorosamente studiate da diversi ar-
cheologi (').
Io ho appena bisogno di osservare come le rappre-
sentazioni di Amazzoni a cavallo ed a piedi, combat-
tenti con Greci, si abbiano già di data molto antica,
forse in opere di arte ionica, certo nei vari stadi della
pittura attica a f. n. ; ma esse assurgono a proporzioni
grandiose e solenni solo nello stile rosso bello, alla
quale circostanza non sono estranei due fatti, storico
l'uno, artistico l'altro, ma insieme collegati, anzi l'uno
dall'altro emanante; intendo dire le guerre persiane, e
la glorificazione monumentale di tale avvenimento,
consacrata dal grande quadro di Micone nel Pecile,
e da quello di Polignoto nel Theseion ('). È altresì
fuor di dubbio che codeste megalografie di Micone e
Polignoto esercitarono una grande influenza sulla pit-
tura vascolare rossa (2), sopratutto dello stile grandioso,
la quale ci ha tramandata una serie cospicua di Amaz-
zonomachie, atte a darci una imagine approssimativa
di ciò che dovettero essere le composizioni di quei due
grandi maestri. Al nome anzi del grande pittore pa-
rietale Polignoto fa riscontro nella pittura vascolare
quello di un altro modesto Polignoto, ceramografo,
che trattò con predilezione i combattimenti di Eracle
coi Centauri, dei Greci con Amazzoni; non è qui il
caso di istituire la lista dei vasi polignotei con Amaz-
zonomachie, di recente accresciuta di qualche nuovo
pezzo. Mi basti, per il caso nostro, notare che il cra-
tere di Camarina porta una figurazione semplificata
e ridotta, quasi un episodio a poche figure, estratto
dalle scene a grandi masse movimentate, che si osser-
vano nelle sontuose anfore a rotelle. Ma Polignoto ha
trattato nelle sue pelikai lo stesso tema del nostro
non solo, ma adoperando lo stesso sistema ridotto.
L'esemplare firmato di Gela (inedito : Notizie 1902,
p. 409) ha due sole figure ; uno gemello di Siracusa
(Notizie 1891, p. 408) ne ha tre; ma mentre questi
due collimano fra di loro perfettamente, l'analogia fra
il cratere camarinese ed i precedenti, con tutta la
(') KHigmann, Die Amazonen in der att. Litteratur und
Kunst (Stuttgart, 1875); Hartwig P., Meisterschalen des stren-
gen rothfiy. Stiles, p. 119; Robert C, Sopra i vasi di Poli-
gnoto (Monum. ani. dei Lincei, voi. IX, Roma, 1899); Pelle-
grini Q., Vasi con rappr. di Amazzoni trovati a Bologna {Atti
e Mem. della R. Deputazione Stor. Patria di Romagna, Bo-
logna, 1903) ; Memoria specialmente raccomandabile per acute
osservazioni ed analisi sulle figurazioni dello stile rosso gran-
dioso.
(') Aristofane, Lisistrata, 687 ; Pausania, 1,15, 2 ; Overbeck,
Schriftquellen, pp. 187-188.
(2) Veggansi su tale argomento anche le belle osservazioni
del Rizzo nel suo recente studio: Vasi greci della Sicilia, p. 43
e segg.
CAMAR1NA
830
Sep. 288 (167). Ustrino con carboni e ceneri, ma
senza ossa e con sei vasetti in frammenti, di cui si
salvarono un boccaletto ed una pateretta grezzi.
Sep. 289 (168). A m. due dal detto ustrino, e
ad uno solo dal piano di campagna apparve una tegola
che proteggeva un grande ed intatto cratere a cam-
pana a f. r., alt. cm. 35, diam. della bocca cm. 38,
con entro abbondanti ossa cremate, provenienti, penso,
dalla vicina « bruciatura ». Al labbro la solita corona
di olivo. A) (tav. LI a 4/s del vero). Amazzone la
quale cavalca virilmente, il capo coperto di un berretto
a code svolazzanti (àXmrtrjxtg), vestita del costume
scita-persiano, cioè di una giacca con cingolo, decorata
di anelli, leanassiridi a zig-zag, e scarpette (èfifiàóeg?);
essa porta sul dorso il caratteristico scudo, probabil-
mente di vimini, ornato di fìoccaglie svolazzanti, e
tiene la lancia in resta per parare l'attacco dei Greci,
che gli muovono incontro. Questi sono due ed a piedi;
il principale è quello sul lato d., dalla nudità eroica,
meno il mantello che cinge i fianchi ed è rimboccato
alla vita ; è armato di elmo attico con cresta e cri-
niera fluente, di parazonio, di ampio scudo e di
lancia, che dirige al petto della avversaria. Davanti
a lui si è lanciato, quasi per parare i colpi diretti
al suo signore, il valetto od vTtrjQt'T^g, che tale si
addimostra dal nìXog od elmo conico; egli indossa
una corta giacca orientale senza maniche, sandali, e
maschera il torace dietro la clamide appuntata alla
spalla sin., dirigendo la punta della sua lancia al
petto della donna. Il suolo è indicato da lievi ondu-
lazioni da cui spuntano due germogli d'erba. Sopra
le figure centrali KAAOS. Il disegno è fine, l'ana-
tomia corretta, i movimenti liberi e sciolti. B) Tre
efebi mantellati in colloquio. Sotto il piede è granita
la marca TU da un lato, dall'altro I.
Il nostro vaso, appartenente alla seconda fase dello
stile rosso bello, accresce di un nuovo e non sprege-
vole esemplare, una lunga serie di rappresentazioni
vascolari di Amazzonomachie a f. r. che negli ultimi
anni sono state amorosamente studiate da diversi ar-
cheologi (').
Io ho appena bisogno di osservare come le rappre-
sentazioni di Amazzoni a cavallo ed a piedi, combat-
tenti con Greci, si abbiano già di data molto antica,
forse in opere di arte ionica, certo nei vari stadi della
pittura attica a f. n. ; ma esse assurgono a proporzioni
grandiose e solenni solo nello stile rosso bello, alla
quale circostanza non sono estranei due fatti, storico
l'uno, artistico l'altro, ma insieme collegati, anzi l'uno
dall'altro emanante; intendo dire le guerre persiane, e
la glorificazione monumentale di tale avvenimento,
consacrata dal grande quadro di Micone nel Pecile,
e da quello di Polignoto nel Theseion ('). È altresì
fuor di dubbio che codeste megalografie di Micone e
Polignoto esercitarono una grande influenza sulla pit-
tura vascolare rossa (2), sopratutto dello stile grandioso,
la quale ci ha tramandata una serie cospicua di Amaz-
zonomachie, atte a darci una imagine approssimativa
di ciò che dovettero essere le composizioni di quei due
grandi maestri. Al nome anzi del grande pittore pa-
rietale Polignoto fa riscontro nella pittura vascolare
quello di un altro modesto Polignoto, ceramografo,
che trattò con predilezione i combattimenti di Eracle
coi Centauri, dei Greci con Amazzoni; non è qui il
caso di istituire la lista dei vasi polignotei con Amaz-
zonomachie, di recente accresciuta di qualche nuovo
pezzo. Mi basti, per il caso nostro, notare che il cra-
tere di Camarina porta una figurazione semplificata
e ridotta, quasi un episodio a poche figure, estratto
dalle scene a grandi masse movimentate, che si osser-
vano nelle sontuose anfore a rotelle. Ma Polignoto ha
trattato nelle sue pelikai lo stesso tema del nostro
non solo, ma adoperando lo stesso sistema ridotto.
L'esemplare firmato di Gela (inedito : Notizie 1902,
p. 409) ha due sole figure ; uno gemello di Siracusa
(Notizie 1891, p. 408) ne ha tre; ma mentre questi
due collimano fra di loro perfettamente, l'analogia fra
il cratere camarinese ed i precedenti, con tutta la
(') KHigmann, Die Amazonen in der att. Litteratur und
Kunst (Stuttgart, 1875); Hartwig P., Meisterschalen des stren-
gen rothfiy. Stiles, p. 119; Robert C, Sopra i vasi di Poli-
gnoto (Monum. ani. dei Lincei, voi. IX, Roma, 1899); Pelle-
grini Q., Vasi con rappr. di Amazzoni trovati a Bologna {Atti
e Mem. della R. Deputazione Stor. Patria di Romagna, Bo-
logna, 1903) ; Memoria specialmente raccomandabile per acute
osservazioni ed analisi sulle figurazioni dello stile rosso gran-
dioso.
(') Aristofane, Lisistrata, 687 ; Pausania, 1,15, 2 ; Overbeck,
Schriftquellen, pp. 187-188.
(2) Veggansi su tale argomento anche le belle osservazioni
del Rizzo nel suo recente studio: Vasi greci della Sicilia, p. 43
e segg.