Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
855

CAMARINA

856

baltica n. ed un boccale grezzo; sul bacino uno
skyphos n.

Sep. 384 (260). A cappuccina per bambino, dir.
est a ovest con 10° dev. sud-est; nessuna traccia di
ossa.

Sep. 385 [261). Alla prof, di m. 1,25 dal piano
di campagna una tegola protetta da un letto di ciot-
tolame mezzano ricopriva la bocca di una grande
kelebe o vaso a colonnette, intatto, a f. r., a. mm. 435

Fig. 64.

(fig. 65) e colmo sino a metà di abbondanti ceneri
con ossa cremate relativamente scarse. Sul piatto del
labbro e sul prospetto del collo, nel lato principale,
fogliette acuminate ; sul piatto delle anse, palmettone
ionico; sullo spessore del labbro doppia serie di fo-
gliette di edera.

A) (tav. LUI a 4/5 del vero). Scena di xw^og.
Elegante efebo dalla barba nascente sulle gote, e co-
ronato, nudo il corpo alto e slanciato, avvolta la cla-
mide a mo' di sciarpa sulle spalle e fluente ai fianchi,
suona colla sin. la lira e tiene nella d. il plectron ;
davanti a lui un garzone pure coronato col mantello
succinto, solleva nella sin. una tazza e versa da una
oenochoe, che ha nella d., del vino, attinto ad una
anfora, cinta le spalle di una corona e sorretta da un

cesto (?), che gli sta davanti. Al lato opposto un terzo
giovine con cercine e corona in capo, il torace semi-
nudo, solleva colle mani un bastone ed una mela;
gli sta da lato, a terra, un cratere a calice, coronato,
su basetta.

B) I soliti tre garzoni mantellati in colloquio
(erotico?); uno tiene un nodoso bastone, l'altro un
grosso skyphos elevato.

Il soggetto del lato nobile è così banale nello
stile nero e rosso, che non occorrono raffronti; invece
osservo che il tipo delle figure apppartenenti ancora
al primo stile rosso bello, con qualche reminiscenza
di quello severo, ricorda per più rispetti i tipi di
Eufronios, di Duris e di Onesimo ; ed ove si pensi
che alle officine di questi maestri, e sopratutto del
primo, che ebbe una attività di mezzo secolo, lavora-
vano numerosi allievi e garzoni, non recherà sorpresa
il vedere continuata la sua maniera anche da oscuri
ed anonimi artisti, che ne seguirono l'indirizzo, e cro-
nologicamente gli vengono appresso (').

Sep. 386 (262). A cappuccina per bambino, dir.
est a ovest, con 20° dev. sud-est; nessuna traccia di
ossa; ad una estremità piccolo skyphos nero.

Sep. 387 (263). Idem per adulto, dir. est a ovest,
con 15° dev. sud-est; nudo scheletro dal cranio ad
est. Al di sopra del sepolcro anfora a bottone senza
apparente contenuto.

Sep. 388 (264). Idem per adulto, dir. come in
386, con fondo di tegole ; malgrado ciò nessuna traccia
del morto.

Sep. 389 (265). Per fanciullo; era formato di
due vaschette fittili a calotta, combaciami fra di loro
(fig. 66) e collocato in dir. est a ovest con 20° dev.
sud-est; lung. m. 1,12. Malgrado la ermetica chiu-
sura lo scheletrino era stato completamente mangiato
dall'acqua e dalla sabbia penetrata.

(') La testa della prima figura a sin. del nostro vaso per
costruzione, decorazione e movenza si direbbe quasi calcata,
con lievi varianti, su quella dell'efebo del medaglione della
coppa di Cracovia (Hartwig, Meisterschalen, ecc., tav. XI). E
poi naturale che, se Eufronios lavorò dal 500 al 450 circa
(Hartwig, op. cit, p. 5 ; Klein, Euphronios, 2 ed., p. 260), modifi-
cando il suo stile e subendo egli pure influenze diverse, abbia la-
sciato profonde tracce della sua maniera nella pittura succe-
danea; cronologicamente il nostro vaso può benissimo collo-
carsi intorno al 450.
 
Annotationen