Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
861

CAMARINA

862

sei vasetti grezzi (lucerna, stamnos, skyphos, bocca-
letto). Ad ogni gamba v'era altresì una figurina fittile
muliebre, tipo Tanagra, dalla testa un po' inclinata
e dall'espressione patetica; disgraziatamente esse erano
state decomposte dall'acqua e solo una parzialmente
ricomposta vedesi alla fig. 68 ('). Per quanto la mia
pratica mi suggerisce, è la prima volta che io trovo
in sep. greci della Sicilia, spettanti alla prima metà

Fig. 69.

del sec. Ili, di codeste figurine donnesche, di stile
patetico le quali invece, come è noto, sono ovvie in
quelli di Mirina e di Tanagra.

Sep. 402 (278). Accanto alle coperte del prece-
dente era piazzata un'anfora ordinaria (fig. 69), colla
bocca a nord chiusa da calce e senza tracce di pic-
cole ossa nell'interno.

Sep. 403 (279). A cappuccina per adulto, dire-
zione est ad ovest con 20° dev. a sud-est, e col cranio
ad est.

(') La nostra, figurina è una lievissima variante dei tipi
siciliani Kekule, Terracolten aus Sicilien, tavv. XXXVI, 1, 4;
XXXV1IT, 1 ; nei quali, presi isolatamente, nessuno penserebbe,
nemmeno da lontano, di riconoscere un tipo funebre. Ma se
noi volgiamo il pensiero ai tipi delle « pleureuses » immorta-
lati nel grande sarcofago di Sidone (Collignon, /list, art.

Sepp. 404-406 (280-282). In tre punti vengono
riconosciuti tre scheletri in nuda terra, tutti col cranio
ad est.

Sep. 407 (283). A cappuccina per adulto, dire-
zione nord-ovest a sud-est ; uno scheletro di grandi di-
mensioni e senile, col cranio a sud-est, aveva in vi-
cinanza della tibia sin. un anellino di bronzo.

Sep. 408 {284). Simile, dir. come 403, conte-
neva uno scheletro dal cranio ad est, con una piccola
oenochoe n. con riquadro rosso sul ventre, dentro
cui traccia di fig. n. corrente, ai piedi.

Sep. 409 (285). Idem, idem, senza oggetti.

Sepp. 410-411 (286 e 286 bis). Due scheletri se-
polti in nuda terra, ma in due strati diversi, ed a
croce l'uno sull'altro, per modo che uno aveva il
cranio a sud, l'altro ad est.

Sep. 412 (287). In tutto eguale al n. 403.

Sep. 413 (288). Alla prof, di poco più di un m.,
sotto una breve area di ustrino di circa cm. 60 X 60,
dentro un piccolo cavo della sabbia vergine, coperto da
un piatto grezzo capovolto (diam. cm. 32), giaceva un
piccolo cratere a campana perfettamente intatto, a.
mm. 268, diam. min. 302, contenente sino a metà
minute ossa cremate. Il labbro è modinato e deco-
rato di rozzi ovoli.

A) (fig. 70). Scena della palestra. Efebo nudo
dal corpo esile o lungo in pieno prospetto colla sola
testa in profilo ; le braccia sono un poco aperte e nella
d. regge un lungo bastone ; il suo mantello ripiegato
è deposto sopra un alto pilastro con zoccolo. Gli sta
di fronte un altro giovanetto, avvolto nel mantello,
dal quale esce fuori il braccio d. munito della
strigile.

B) Colloquio fra due giovanetti mantellati e
muniti di bastoni ; in alto un sacco. Disegno modesto,
ma non scorretto. Esternamente un alabastron disfatto.

Sep. 114 (289). Accanto ma un poco sopra il vaso
precedente era adagiata un'anfora colla bocca ad est,
senza apparenti tracce di ossa.

grecque, II, pag. 401) e conservati nei rilievi attici, non escludo
che si deponessero di preferenza nei sepolcri imaginette di
carattere concentrato e malinconico, che meglio si attaglia-
vano alla sacra maestà del luogo. Se questo carattere non si
scorge nella nostra figurina, non resta che spiegarla siccome
oggetto caro alla defunta, del cui mobilio domestico faceva
parte (Pottier, Les statueUes de terrecuits dans Vantiquité p. 266
e segg.; Hutton, Greek terracotta statuette», p. 12).
 
Annotationen