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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 15.1905

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi di Roma e del Lazio Antico
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https://doi.org/10.11588/diglit.9312#0069

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MONUMENTI PRIMITIVI DI ROMA E DEL LAZIO ANTICO

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dente, e verso ovest, alla profondità di m. 1,50, si
ritrovò una delle solite sepolture a fossa con volticella
di cappellacci, nella quale si rinvennero:

a) Numerosi frammenti di vasi in impasto fino
a copertura nera.

b) (tav. XI, flgg. 26 e 30). Teste di pantere ed
altri cocci di analoga fattura dipinti di rosso. Così
il rapporto citato in nota. Le protomi animali origi-
nariamente dovevano sporgere dai fianchi di almeno
due lebeti fittili ornati a pittura rossa, come avverte il
rapporto, e simili quindi in tutto ad alcuni esemplari
falisci (cfr. fìg. 55).

c) Frammenti di vasi in impasto ingubbiati di

nero.

d) Due frammenti di filo d'oro girato a spira,
lunghi ognuno m. 0,037.

e) Quattro scarabei di pasta con geroglifici.
/) Frammenti di bronzo.

Se si eccettuano i fittili descritti sotto la lettera b),
tutti gli altri sono attualmente irreperibili.

Tomba LXXTV ('). Ad occidente della piazza Vit-
torio Emanuele, scavandosi presso lo sbocco della via
Principe Eugenio, si rinvenne questo sepolcro, origi-
nariamente difeso da massi di tufo tagliato a squadro,
ritrovati però fuori di posto.

Conteneva poche ossa umane e la suppellettile era
costituita dai seguenti oggetti:

a) Cerchio di bronzo di asticella striata, il dia-
metro è di m. 0,053.

b) Altro simile ma a doppia asticella liscia, del
diam. di m. 0,067.

c) Anello del diam. di m. 0,03.

d) Tre frammenti di fibule in bronzo.

e) Frammenti di catenelle in bronzo.

/) Due punte di lancia in ferro a cartoccio, uua
delle quali lunga m. 0,28 l'altra m. 0,29.

g) Tazza di argilla figulina ben cotta, d'aspetto
giallastro, dipinta a zone di color rosso pallido.

h) Tazza di bucchero italico (sic), in frammenti.

i) Cocci spettanti ad un vaso la cui bocca era
del diam. di m. 0,18.

(') Not. Scavi, 1890, p. 318. Io non sono riuscito a rin-
tracciare questo corredo fra il materiale raccolto nel Museo,
l'ho quindi descritto seguendo rigorosamente le Notizie citate.

Ritrovamenti nella via Giovanni Lama.
Scavi del 1884.

Lo sterro di questa arteria stradale procedette
sempre dalla via Merulana verso la chiesa di S. Mar-
tino ai Monti; storicamente e topograficamente la
esposizione del gruppo dei sepolcri che debbo ora de-
scrivere avrebbe dovuto precedere gli altri; ma per
la poca cura con cui procedettero gli scavi e quindi
per il valore scientifico minore dei dati allora raccolti,
questo gruppo deve disporsi tra quelli della categoria I
e gli altri della categoria II. Come mostra poi la
pianta (tav. XXV), avendo io seguito nella descrizione
dei singoli sepolcri l'ordine cronologico secondo il
quale si rinvennero, le ultime tombe del 1884 sono
le più prossime a quelle ritrovate nei primi mesi del
1885, alle quali ho già accennato.

Tombe LXXV-LXXVa (') (Eapporto M. 989).
Sterrando lo sbocco della via delle Sette Sale nella
via Merulana si rinvennero due tombe a fossa, pro-
fonde circa 1 metro nel vergine, difese dalla consueta
volticella di cappellacci. Una di esse conteneva:

a) Una fibula in bronzo ad arco affusato, con
una corda di m. 0,07; all'arco erano infilati tre anelli
cilindrici, lo spillo mancava.

b) Anello di bronzo ad asticella cilindrica del
diam. di m. 0,045.

Nell'altra sepoltura giacevano :

a) Fibula ad arco affusato, la corda era di m. 0,06.

b) Altra più piccola priva dello spillo.

e) Vezzo di ambra a pane, forato nel mezzo.
Il materiale scavato in queste due tombe non si
può più identificare.

Tomba LXXVI (2). Vicino alle due tombe ora
descritte, il 9 agosto 1884 se ne rinvenne un'altra
di identica struttura, la quale conteneva:

a) Una fibula in bronzo ad arco affusato piano,
la cui corda è di m. 0,05, l'ardiglione manca; è or-
nata con tre anelli infilati nell'arco.

(*) Scavata l'8 agosto 1884. Il rapporto Marsuzi 989 non
si ripete in questa nota, essendo fedelmente seguito nel testo.
I corredi di coteste tombe furono confusi, e nel Museo mancano
dati per ricomporli.

(2J Rapporto M., 990. È accuratamente seguito nel testo;
non si riproduce perciò in questa nota.
 
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