g) (tav. XVIII, fig. 19). Vasetto a corpo piri-
forme con brevi labbra svasate ed ansa a nastro verticale
piantata tra il labbro e le spalle, ornato a graffito con
triangoli tratteggiati nell'interno; il vaso è di un bel
nero lucente, la decorazione porta tracce di riempitura
bianca.
h) Vaso analogo a quella d) della tomba
CLXXXVII, rinvenuta nel fare una conduttura d'acqua
nei pressi del cemetero; le linguette sono però trian
golari e l'ornamentazione a fasci obliqui di linee graf-
fite opposti fra loro (tav. XX, fig. 23).
i) Tazza simile con una sola ansa.
k) Barattolo rozzissimo, con quattro bugne rile-
vate intorno alla bocca.
Nella vigna Delsette, situata sulla medesima valle
del Capo d'Acqua ('), si rinvennero in tombe sca-
vate nel 1862:
a) Il vaso ad otre edito nel Bull, eom., 1898,
tav. VII, fig. 20.
b-c) Due vasi ovoidali con breve bocca svasata
ed ansa verticale ad anello.
d) Rozzo vasetto simile ai precedenti, ma privo
d'ansa.
e) Lucerna o saliera montata sopra quattro piedi,
munita di appiccagnolo forato.
f) Vasetto troncoconico con labbra rientranti e
quattro bugne sulle spalle.
A nord del territorio di Marino, si rinvennero altri
sepolcri arcaici, dei quali debbo dare qui appresso no-
tizia.
Tomba CXC. Si ritrovò nella vigna Capri, nel
declivio settentrionale di Castel de Paolis, a m. 215
a nord-est dal casale e a m. 20 ad est dal muro di
cinta della vigna Trinca (2). Era a pozzo, prof. m. 2,50,
e la deposizione comprendeva i seguenti oggetti:
a) Dolio in impasto ben cotto, rossastro, a corpo
piriforme e due anse orizzontali ad anello, chiuso alla
bocca con un lastrone di pietra, tagliato forse a disco,
il quale lastrone proteggeva la deposizione dalla riem-
pitura di pietrame accumulata nel tronco superiore del-
l'incavo, Entro il dolio giacevano:
b) Ossuario, identico quasi ad un esemplare di
S. Sebastiano (cfr. tav. XIX, fig. 15), con anse bine
ad anello piantate verticalmente tra le labbra e le
spalle.
c) Ciotola del tutto analoga a quella edita nel
Bull, com., 1898, tav. VI, fig. 5, liscia; chiudeva la
bocca dell'ossuario, intorno a cui erano stati disposti
i seguenti vasi accessori:
d) Orcio analogo a quelli di Grottaferrata e di
S, Sebastiano, con collo troncoconico, e spalle ornate
a meandro lineare impresso a lembo di conchiglia.
e) Anforetta col ventre sferoidale, munita di
quattro bugne.
f) Orietta a corpo rigonfio, munita di un manico
verticale a nastro.
Più presso Marino, nella località « Santi Apostoli »
dovevano esistere altri sepolcri, dai quali proviene:
Un cinerario troncoconico con quattro anse ver-
ticali a nastro, oggi in possesso del prof. Seccia, il
quale ricorda che il vaso medesimo si ritrovò pieno di
ossa combuste.
Nella località « Fontana di Papa » si ritrovò un
sepolcro, del quale descrivo qui appresso i corredi, se-
guendo le notizie fornite a tal riguardo dal Ceselli (').
Tomba CC. Sepolcro a cremazione, colla depo-
sizione difesa da lastroni di peperino disposti a cassa;
vi si rinvennero :
a) Lama di coltello in bronzo, identica a quella
del sepolcro di Palombara e di Boschetto a Grotta-
ferrata (cfr. tav. XVIII, fig. 12).
b) Tazza a corpo panciuto, con ansa bifora e tre
bugne sul corpo.
c) Altra simile priva delle bugne e più piccola.
d) Tazza ad ansa bifora a corpo troncoconico
e labbra svasate.
e) Una delle solite lucerne o saliere con appic-
cagnolo nel mezzo, priva di piede.
Le tombe di Campofattore, alle quali ho accennato
(CLXXXV-CLXXXVII1), sono scavate nell'estremo
pendio del Monte Crescenzio verso la valle del Capo
d'Acqua, ma l'intera periferia del colle sembra occu-
pata da una estesa necropoli, o da numerosi gruppi
(*) De Rossi, Secondo rapporto sulle scoperte paleoetnolo-
giche, ecc., p. 32 dell'estr.; Bull, com., 1900, p. 201.
(*) Not. Scavi 1903, p. 202 e seg.
(') Ceselli, L'arte ceramica primitiva nel Lazio, p. 20,
tav. I, figg. 16-21 ; Garrucci, Scavi nella necropoli albana,
p. 8 dell'estr. Arcliaeologia, XLII, p. 487.
forme con brevi labbra svasate ed ansa a nastro verticale
piantata tra il labbro e le spalle, ornato a graffito con
triangoli tratteggiati nell'interno; il vaso è di un bel
nero lucente, la decorazione porta tracce di riempitura
bianca.
h) Vaso analogo a quella d) della tomba
CLXXXVII, rinvenuta nel fare una conduttura d'acqua
nei pressi del cemetero; le linguette sono però trian
golari e l'ornamentazione a fasci obliqui di linee graf-
fite opposti fra loro (tav. XX, fig. 23).
i) Tazza simile con una sola ansa.
k) Barattolo rozzissimo, con quattro bugne rile-
vate intorno alla bocca.
Nella vigna Delsette, situata sulla medesima valle
del Capo d'Acqua ('), si rinvennero in tombe sca-
vate nel 1862:
a) Il vaso ad otre edito nel Bull, eom., 1898,
tav. VII, fig. 20.
b-c) Due vasi ovoidali con breve bocca svasata
ed ansa verticale ad anello.
d) Rozzo vasetto simile ai precedenti, ma privo
d'ansa.
e) Lucerna o saliera montata sopra quattro piedi,
munita di appiccagnolo forato.
f) Vasetto troncoconico con labbra rientranti e
quattro bugne sulle spalle.
A nord del territorio di Marino, si rinvennero altri
sepolcri arcaici, dei quali debbo dare qui appresso no-
tizia.
Tomba CXC. Si ritrovò nella vigna Capri, nel
declivio settentrionale di Castel de Paolis, a m. 215
a nord-est dal casale e a m. 20 ad est dal muro di
cinta della vigna Trinca (2). Era a pozzo, prof. m. 2,50,
e la deposizione comprendeva i seguenti oggetti:
a) Dolio in impasto ben cotto, rossastro, a corpo
piriforme e due anse orizzontali ad anello, chiuso alla
bocca con un lastrone di pietra, tagliato forse a disco,
il quale lastrone proteggeva la deposizione dalla riem-
pitura di pietrame accumulata nel tronco superiore del-
l'incavo, Entro il dolio giacevano:
b) Ossuario, identico quasi ad un esemplare di
S. Sebastiano (cfr. tav. XIX, fig. 15), con anse bine
ad anello piantate verticalmente tra le labbra e le
spalle.
c) Ciotola del tutto analoga a quella edita nel
Bull, com., 1898, tav. VI, fig. 5, liscia; chiudeva la
bocca dell'ossuario, intorno a cui erano stati disposti
i seguenti vasi accessori:
d) Orcio analogo a quelli di Grottaferrata e di
S, Sebastiano, con collo troncoconico, e spalle ornate
a meandro lineare impresso a lembo di conchiglia.
e) Anforetta col ventre sferoidale, munita di
quattro bugne.
f) Orietta a corpo rigonfio, munita di un manico
verticale a nastro.
Più presso Marino, nella località « Santi Apostoli »
dovevano esistere altri sepolcri, dai quali proviene:
Un cinerario troncoconico con quattro anse ver-
ticali a nastro, oggi in possesso del prof. Seccia, il
quale ricorda che il vaso medesimo si ritrovò pieno di
ossa combuste.
Nella località « Fontana di Papa » si ritrovò un
sepolcro, del quale descrivo qui appresso i corredi, se-
guendo le notizie fornite a tal riguardo dal Ceselli (').
Tomba CC. Sepolcro a cremazione, colla depo-
sizione difesa da lastroni di peperino disposti a cassa;
vi si rinvennero :
a) Lama di coltello in bronzo, identica a quella
del sepolcro di Palombara e di Boschetto a Grotta-
ferrata (cfr. tav. XVIII, fig. 12).
b) Tazza a corpo panciuto, con ansa bifora e tre
bugne sul corpo.
c) Altra simile priva delle bugne e più piccola.
d) Tazza ad ansa bifora a corpo troncoconico
e labbra svasate.
e) Una delle solite lucerne o saliere con appic-
cagnolo nel mezzo, priva di piede.
Le tombe di Campofattore, alle quali ho accennato
(CLXXXV-CLXXXVII1), sono scavate nell'estremo
pendio del Monte Crescenzio verso la valle del Capo
d'Acqua, ma l'intera periferia del colle sembra occu-
pata da una estesa necropoli, o da numerosi gruppi
(*) De Rossi, Secondo rapporto sulle scoperte paleoetnolo-
giche, ecc., p. 32 dell'estr.; Bull, com., 1900, p. 201.
(*) Not. Scavi 1903, p. 202 e seg.
(') Ceselli, L'arte ceramica primitiva nel Lazio, p. 20,
tav. I, figg. 16-21 ; Garrucci, Scavi nella necropoli albana,
p. 8 dell'estr. Arcliaeologia, XLII, p. 487.