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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 16.1906

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Paribeni, Roberto: Necropoli del territorio Capenate
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https://doi.org/10.11588/diglit.9313#0233
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4 ir,

NECROPOLI DEL TERRITORIO CAPENATE

446

Barche (t. XVI, fig. .54). Le pongo tra i vasi
per evitare soverchie suddivisioni, sebbene sia persuaso,
che esse siano un oggetto rituale, e non abbiano avuto
alcun uso pratico. L'uso di porle nelle tombe è sorto
indubbiamente in Egitto, dove le troviamo fin nelle
tombe prediuastiche (') e sappiamo, quali erano, al-
meno in età meno remota, i concetti religiosi che al-
l'oggetto erano connessi Si estendono poi nell'Egeo,

bastanza numerose in Sardegna, nell'isola che con
l'Egitto e con Creta ha avuto antiche, per noi misteriose
relazioni (') e giungono poi sulle sponde tirrene in
Etruria (2) e nel Lazio (3).

Trattandosi di oggetto d'uso votivo, potrebbe sup-
porsi, che le rappresentazioni graffite nei due nostri
esemplari capenati abbiano avuto valore simbolico,
come no hanno i numerosi animali della barchetta

e specialmente nelle isole dall'Egitto meno lontane
Cipro Creta (') e Milos (5) si incontrano poi ab-

turnia, e sono in possesso del sig. Riccardo Mancinelli ; me
ne furono mostrate delle fotografìe dal sig. Pericle Perali. Il
costume però è diffuso anche altrove, cfr. Gross, Protohelvìtes,
p. 97; Not. scavi 1889, p. 300; 1898, p. 358.

(') Cfr. De Morgan, Origines de VEgypte, II, p. 90; Flin-
ders Petrie, Naqada and Ballai, tav. XXXVI, nn. 80, 81,83;
Capart, Les debuti de l'art en Egypt.e, p. 192. Per le tombe
dell'Egitto storico inutile sarebbe far citazioni ; tanto sono esse
comuni, che il Museo del Cairo ne ha degli interi scaffali, e
il Garstang, riferendo sugli scavi di Beni Hasan (in Man,
1904, p. 98) dichiara, che ogni tomba ne aveva due esemplari.

(a) Maspero, Histoire ancienne des peuples d'Orient, I,
pp. 186, 195, cfr. Weicker, Der Seelenvogel, p. 218.

(3) Palma di Cesnola, Cyprus, p. 259; Murray, Walters,
Smith, Excavations in Cyprus, p. 112, fìgg. 161-165; Walters,
Cat. of. Terracottas in Brit. Museum, A 202.

(4) Halbherr in Mus. Ballano II, atlante tav. XI; Evans
Prehistoric Tombs of Knossos, p. 27, fig. 22, cfr la barca dipinta
nelle scene funebri del sarcofago di Haghia Triada : Paribeni in
Reniic. Lincei, XII, p. 346; Savignoni in Mon. Lincei, XIV,
p. 576, n. 3.

(5) Una barchetta di terracotta di Phylakopi : Smith in
Brìi. School Annual 1896-97, pag. 23, fig. 1. Dovrà forse te-

famosa della tomba del Duce, ma non ci conforta a

nersi conto anche della barca d'oro arcaicissima di Troia
(Schmidt, Schliemann's Sammlung, p. 230, n. 5863), e di una
fittile di Corinto, Wilisch, Altkorinth. Thonindustrie, p. 104.

(') Per le barche sarde vedi Pinza in Mon. Lincei, XI,
pp. 193, 213, dopo di lui è tornato ad occuparsene Spinazzola
in Atti della R. Accad. d'Archeol. di Napoli, 1903, p. 220.
Sulle relazioni della Sardegna antichissima con l'Egitto e con
l'Oriente oltre la dibattuta questione degli Shardana ricordati
e rappresentati nell'insigne tempio di Ramses III a Medinet
Abu, ricorderò i pani di rame del museo di Cagliari analoghi
a quelli di Creta, di Cipro, di Egina e dei Keftiu delle pit-
ture egiziane (cfr. Pigorini in Bull, di Pai. 1904, p. 91).

(a) Da Vetulonia: la famosa in bronzo della tomba del
Duce, Falchi in Not. scavi 1887, tav. XVII, 1 e nel libro Ve-
tulonia, p. 143, tav. XI, 5, cfr. Milani Museo topografico, p. 30,
altre tre pure in bronzo dalla tomba detta delle tre navicelle
Falchi, in Not. scavi 1900, p. 484; da Tarquinia, Ghirardini
in Not. scavi, 1881, p. 357, tav. V, 25 ; da Orvieto, Milani, Mu-
seo topografico, p. 50; da Bisenzio, Pasqui in Not. scavi, 1886,
pp. 192, 305; 1894, p. 134; da Caere (?) Pottier, Vases anti-
ques, C 67, p. 29, figurata in Daremberg, Saglio, Bictionnaire.
s. v. acatos, p. 15, fig. 31; da Chiusi (più tarde) Milani, Mus.
topografico, p. 34.

(3) Da Palestrina nel Museo dei Conservatori (Falchi in
 
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