57
GELA
58
Esternamente al sepolcro, alla parete S, si raccol-
sero due piccoli staninoi in pezzi ed una tazzina co-
rinzia.
Sep. 72. Di tegole, a quanto pare, alla cappuc-
cina, dir. E-O, ma tutto sconvolto, senza tracce nè
di ossa, nè di vasi.
Sep. 73. Fossetta superficiale nella roccia, dir. E-O,
con scheletro di fanciullo dal cranio ad E, presso il
luale un orecchinetto di bronzo lunato (come fig. 14).
Sep. 74. Grande dolio ovolare (come fig. 31),
1- m. 1,10, col collo strappato in antico ed adagiato
Jn un cavo superficiale della roccia, la bocca ad E.
Fig. 28.
Sul fondo tracce di uno scheletrino consumato dal-
l'acqua. All'esterno un gruppo di vasetti corinzii e
cioè: quattro tazzine sane, ed altre in frantumi, un
bombylios e quattro aryballoi.
Sep. 75. Piccolo dolio collocato verticalmente,
colla base in alto, asportata, e tappata da un grande
piatto rustico a beccuccio (fig. 28). Nell'interno sola
sabbia, senza tracce dello scheletrino, evidentemente
mangiato.
Fig. 29.
Sep. 75**. Accanto al precedente altro grande
pithos, eguale all'esemplare sep. 77, 1. m. 1,15, ada-
giato orizzontalmente, coll'ampia bocca tappata da
una scaglia di pietra. Sul fondo esigue tracce di uno
scheletro di fanciullo, assieme ad un bottone di avorio
(fig. 29).
Sep. 76. A pochi cm. di distanza dal gruppo
conoscere, sono straordinariamente rare lo rappresentanze di
officino erario, per lo quali cfr. Baunieister's, Denkmaeler,
voi. HI, p. 1582; di qui il pregio singolare del vaso gelose.
precedente sopra una superficie di cm. 30 X 30 era stata
deposta ancor ardente sul piano roccioso, che ne ri-
mase cotto, la massa di una piccola xavaig. In mezzo
a carboni ed ossa cremate notai molti rottami delle
solite tazzine, ed una piccola lekythos arcaica grezza
(fig. 30).
Sep. 77. Grande dolio, 1. m. 1,15, riprodotto a
fig. 31 ed adagiato in un cavo superficiale della
Fig. 30.
roccia, colla bocca a SEE, protetta da una grande
Fio. 31.
scaglia di pietra. All'esterno una piccola testa mu-
liebre arcaica. Nell'interno duo scheletrini, l'uno di
pochi mesi, l'altro di pochi anni, accompagnati da
alcuni cocci, da un bello aryballos in forma di me-
lograno (fig. 32) ('), da una lekythos cor. cuoriforme
(') Erano molto abili i vasai ed i ceramisti antichi nel ri-
produrrò frutta, di un grande verismo. Veggansi i numerosi
esemplari, sopratutto di fichi, raccolti al Fusco {Notizie 1903,
p. 485) e poi il vaso a melograno, salvo particolari, gemello
al nostro, rinvenuto nella necropoli di Samos (Boohlau, Aus ion.
undital. Nekropolen, tav. 11,2, p. 106) e che l'editore ritiene
milesio originale o di imitazione.
GELA
58
Esternamente al sepolcro, alla parete S, si raccol-
sero due piccoli staninoi in pezzi ed una tazzina co-
rinzia.
Sep. 72. Di tegole, a quanto pare, alla cappuc-
cina, dir. E-O, ma tutto sconvolto, senza tracce nè
di ossa, nè di vasi.
Sep. 73. Fossetta superficiale nella roccia, dir. E-O,
con scheletro di fanciullo dal cranio ad E, presso il
luale un orecchinetto di bronzo lunato (come fig. 14).
Sep. 74. Grande dolio ovolare (come fig. 31),
1- m. 1,10, col collo strappato in antico ed adagiato
Jn un cavo superficiale della roccia, la bocca ad E.
Fig. 28.
Sul fondo tracce di uno scheletrino consumato dal-
l'acqua. All'esterno un gruppo di vasetti corinzii e
cioè: quattro tazzine sane, ed altre in frantumi, un
bombylios e quattro aryballoi.
Sep. 75. Piccolo dolio collocato verticalmente,
colla base in alto, asportata, e tappata da un grande
piatto rustico a beccuccio (fig. 28). Nell'interno sola
sabbia, senza tracce dello scheletrino, evidentemente
mangiato.
Fig. 29.
Sep. 75**. Accanto al precedente altro grande
pithos, eguale all'esemplare sep. 77, 1. m. 1,15, ada-
giato orizzontalmente, coll'ampia bocca tappata da
una scaglia di pietra. Sul fondo esigue tracce di uno
scheletro di fanciullo, assieme ad un bottone di avorio
(fig. 29).
Sep. 76. A pochi cm. di distanza dal gruppo
conoscere, sono straordinariamente rare lo rappresentanze di
officino erario, per lo quali cfr. Baunieister's, Denkmaeler,
voi. HI, p. 1582; di qui il pregio singolare del vaso gelose.
precedente sopra una superficie di cm. 30 X 30 era stata
deposta ancor ardente sul piano roccioso, che ne ri-
mase cotto, la massa di una piccola xavaig. In mezzo
a carboni ed ossa cremate notai molti rottami delle
solite tazzine, ed una piccola lekythos arcaica grezza
(fig. 30).
Sep. 77. Grande dolio, 1. m. 1,15, riprodotto a
fig. 31 ed adagiato in un cavo superficiale della
Fig. 30.
roccia, colla bocca a SEE, protetta da una grande
Fio. 31.
scaglia di pietra. All'esterno una piccola testa mu-
liebre arcaica. Nell'interno duo scheletrini, l'uno di
pochi mesi, l'altro di pochi anni, accompagnati da
alcuni cocci, da un bello aryballos in forma di me-
lograno (fig. 32) ('), da una lekythos cor. cuoriforme
(') Erano molto abili i vasai ed i ceramisti antichi nel ri-
produrrò frutta, di un grande verismo. Veggansi i numerosi
esemplari, sopratutto di fichi, raccolti al Fusco {Notizie 1903,
p. 485) e poi il vaso a melograno, salvo particolari, gemello
al nostro, rinvenuto nella necropoli di Samos (Boohlau, Aus ion.
undital. Nekropolen, tav. 11,2, p. 106) e che l'editore ritiene
milesio originale o di imitazione.