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LA NECROPOLI PUNICA DI PREDIO IBBA ECC.

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centi di Cartagine ed anche di Sardegna trovatisi in-
vece profumieri in terracotta a faccia umana, clic si
mantennero per lunghissimo periodo (').

Un carattere di amuleto ha probabilmente anche
la 1 am p a d a c i r c o 1 a re in terra bianca, smaltata di
colore azzurro, della tomba n. 132 (tig. 41 e tig. 59)
di origine egiziana; ha forma di piccola coppa emisfe-
rica, con piede; sull'orlo piatto sono in rilievo due
figurine su ciascun lato del piccolo beccuccio, che
sembrano due piccoli leoni acoocolati ; altra figurina
incerta è a cavallo del beccuccio. Una lampada perfet-
tamente simile venne data dalla necropoli di S.te Mo-
nique (2).

CAPITOLO VII.
Scarabei ed iscrizioni puniche.

Relativamente abbondanti, di fronte alla povertà
generale di questa necropoli, sono gli scarabei, per
la maggior parte in diaspro verde, con qualche esem-
plare in corniola o in pasta od in talco verde chiaro (:!).
Questo tipo di amuleto, di carattere arcaico, egizio,
si mantiene a predio Ibba fedele, in genere, ai mo-
tivi in uso nelle tombe più antiche, cioè con imagini
e rappresentazioni egiziane, come abbiamo nei sepol-
creti di Tharros, di Nora (4) ed a Cartagine nelle se-
zioni più arcaiche delle necropoli di Dermech e di
Dou'imes ed in qualche tomba di S.te Monique; già si
affacciano però anche a S. Avendrace scarabei che,

88, 98. Cfr. quello della necropoli di s. Louis, Gàuckler, Cat.
du Mas. Alaoui, p. 45, tav. VI 1; quello di Douar-er-Chot,
p. 47, tav. XI 2.

(') Delattre, Necrop. d. Rdbs, trois. année, p. 9, figg. 7,
8; p. 27.

(2) Delattre, Necr. punique voisine de S.te Monique, deu.v.
sem. des Fouilles, p. 15, fig. 27.

(3) Tombe con scarabei sono la un. 8, 14, 20 bis, 23 bis,
39, 59, 65, 74, 85, 88, 91, 92, 100, 116, 125, 139, 150, 153.

(4) In Spano, Bull. Arch. Sardo, ami. II, p. 103, 112;
VII, 27. Articoli di Orcurti; Ebers, Antichità Sarde, Annali
dell'Ist. di corrisp , ami. LX (1883) p. 76; tav. C-H. Perrot-
Chipiez, [list- de l'Art. Voi. III. 656 e segg. fig. 461 477. Sopra
gli scarabei sardi prepara da lunga mano una illustrazione
il sig. F. Nissardi, ispettore del Museo, la quale sarà certo
un notevole contributo allo studio di questi interessanti ma-
teriali. Vedi, anche per gli scarabei sardi esistenti nelle colle-
zioni del Museo Britannico, Murray, A Catalogne of Enr/raved
Gems in the British museum, p. 12 e p. 50, n. 155-221, tav. C.

pure mantenendo la loro forma, hanno rappresenta-
zioni di stile greco, le quali sono in larga proporzione
nel sepolcreto di Ard-el-Khera'ib : a Dermech si in-
troducono contemporaneamente alle monete e si fanno
più fr equenti nelle tombe recenziori di S. Monique (').

E questa fedeltà verso i motivi tradizionali delle
rappresentazioni degli scarabei in questo sepolcreto,
come in genere nelle tombe sarde, non è solo indizio
di maggiore antichità rispetto ai sepolcreti paralleli
di Cartagine, ma di un maggior spirito di rispettoso
attaccamento alle forme antiche, proprie della colonia
e dei provinciali dell'isola, più ligi alle costumanze
ed ai simboli di carattere primitivo di quanto lo fos-
sero nella metropoli, che anche per questo riguardo era
aperta a più larghi e frequenti indussi di idee e di
forme.

Si noti altresì che, come avviene in altri sepol-
creti cartaginesi appartenenti ad un periodo di tran-
sizione, in una stessa tomba del predio Ibba, nella
tomba n. 8, abbiamo uno scarabeo con rappresentazione
egizia unitamente con uno di stile asiatico. L'esecu-
zione del lavoro di incisione presenta notevoli differenze
a soconda del materiale impiegato.

Gli scarabei in corniola, o in diaspro verde com-
pattissimo, hanno il taglio vivo, l'incisione netta e
profonda, con particolari ben segnati ; mentre altri
scarabei sono fatti in diaspro più tenero, hanno inci-
sioni più larghe, meno profonde, i tratti malamente
espressi ed in confronto ai modelli più tini e certa-
mente di importazione, si direbbero prodotti locali
ottenuti più facilmente da diaspri teneri, dei quali
forse si potè rinvenire qualche filone nelle vene di
diaspro ancora oggidì abbondanti nell' isola di San
Pietro (Carloforte).

Per l'esatta classificazione degli scarabei di questa
necropoli ho consultato l'avviso dell' illustre prof.
Schiaparelli, Direttore del R. Museo di Torino, che qui
ringrazio del prezioso aiuto concessomi.

(') Sugli scarabei con rappresentazioni egittizzanti, vedi
Berger, Cutalof/ue du Musée Lavirjcrir, p. 243; Delattre. Mé-
moires des Antiq. de France, LVI, p. 256 Kg.; Debittre, La
necrop. voisine de S te Monique, sec. mois. de f.. p. 21. Ard-
el-Kli. (Merlin, p. 19) dette 11 esemplari di stile greco e sette
di stile egizio; Gauckler, Ball Arch. du Comité, 1900, p. CXXX;
Delattre, Necr. de Ste Monique, 2me sem. de fouilles, p. 14:
id., Gom.pt. Reni, de VAcad. d. Inscr., 1898, p. 625 e 1900,
p. 92.
 
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