Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
265

LE TERME ROMANE DI AGNANO

266

quando fu costruita la parte orientale: più tardi anche
la larga apertura q fu colmata — come mostra la
fig. 6 —; ma ciò avvenne in due riprese, se dobbiamo
credere all'apparenza del muro aggiunto che ha un
solo tipo di costruzione, ma è nettamente diviso in
due parti, mostrando di essere stato costruito in due
volte. In questa parete aggiunta, e solo in questa, si
vedono infissi dei perni metallici che reggevano la
parete doppia (si noti che qua e là si sono trovate
alcune tegole mammate, mai però, per quanto so, in
opera): ma, le doppie pareti e le comunicazioni con
gli ipocausti se pure furono mai in uso, furono in
seguito tolte. Ma io inclino piuttosto a credere che
mai fossero in uso in questa terma le pareti doppie,
perchè non ne ho trovato nessuna traccia e che quei
perni metallici e quelle tegole marnate fossero do-
vuti a qualche parziale rifacimento.

Altri adattamenti minori : in r fu chiusa pure
parte della porta di comunicazione tra N ed 0 — vedi
la fig. 6 — : e ciò si fece pure con l'apertura s, assai
larga, che apriva l'adito da N ad M, e che fu ridotta
a dimensioni normali: e finalmente — strana cosa —
fu del tutto chiuso in t l'ingresso alla stanza /?,
escludendola cosi dall'edifìcio!

È chiaro che questi ritocchi, per quanto tutti ese-
guiti in un'opera incerta che si accosta alla struttura
di parallelepipedi, non possono ritenersi con sicurezza
coevi: ma la prova che l'edificio fu abitato anche in
età assai tarda, quando aveva cessato di fungere da
terma, è data dal pozzo 39.

È un pozzo molto diverso dagli altri due, 36 e 37.
La sola bocca è circondata da un bassissimo murello
di tufo; l'interno non ha alcuna rivestitura. Comu-
nicazione con condotti, non ce n'è; solo verso ovest
si nota una cavità irregolare che ho fatto esplorare
e che doveva contenere acqua, poiché ne fu estratta
molta terra umidissima. In fondo al pozzo — e cioè
alla profondità di circa m. 2 — fu estratto del mo-
saico e alcuni frammenti di ceramica romana; e
poiché queste cose non possono esser cadute a sì
grande profondità quando rovinò la fabbrica sovra-
stante senza che sopra di esse non si rinvenisse nem-
meno una tegola, nemmeno un pezzo di reticolato,
convien credere che quel pozzetto fosse scavato quando
già parte della fabbrica era crollata. Così si spiega
come al fondo si trovasse del mosaico e dei cocci, ma

punto materiale, che vi era ma che ne fu tolto quanto
si scavò il pozzo. Il quale, mancando di ogni con-
duttura, ebbe certo lo scopo di raccogliere l'acqua
piovana, e ciò quando le terme già più non funzio-
navano ed erauo in parte rovinate. E valga il vero:
la stanza V, riscaldata dal vapore naturale, esclude
l'uso di una vasca; e il pavimento sospeso, riuscendo
assai più alto della bocca del pozzo, ne avrebbe impe-
dito l'uso, coprendolo. Il pozzo fu dunque scavato
quando l'edificio era quasi una rovina, cioè in età
cristiana.

In questo stesso periodo furono costrutte le sca-
lette tra vano e vano ( V) le quali presuppongono
la distruzione del pavimento superiore, arrivando fino
al piano inferiore, ed erano superflue, anzi non si
sarebbero potuto nemmeno costruire, così come sono
ora, quando il pavimento sospeso continuo arrivava
fino alle soglie delle porte. E quante altre vicende
possiamo più imaginare che supporre, se pensiamo
alle mattonelle moderne che pavimentano una delle
stanze incombenti alle esedre!

V.

Illustrerò ora le sculture rinvenute durante gli
scavi dello Schneer e conservate nell'odierno stabili-
mento delle Torme. Tranne due teste, le altre vennero
in luce prima che si iniziassero gli scavi regolari. Le
due statue di Ganimede e di Venere con le armi di
Marte, si trovarono — come mi informò la sig.* Filo-
Schueer, figlia al comm. Schneer, che assistè agli
scavi — entro la piscina maggiore, cadutevi dalle nic-
chie in cui stavano: le altre due erano impostate come
ho detto : sul piccolo muro f la Venere marina, che
fu trovata giacente a terra con i piedi verso il pi-
lastro 0 su cui stava la statua di Hermes. Innanzi a
queste due statue stava un'ara ornata di urceo e patera,
la quale ora serve di base al Hermes. In casa Schneer
ho veduto una fotografia in cui si vede l'ara e la
piscina come furono trovate.

Oltre a queste, furono trovate due teste, 1' una
delle quali, una testa di satiro, fu fotografata e ne
esiste nel Museo una riproduzione ; l'altra fu trovata
il 31 luglio 18U8 secondo il giornale degli scavi, ma
io non ne conosco alcuna buona riproduzione. Lo due
 
Annotationen