Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (23.1914)

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NELL'ANATOLIA MERIDIONALE

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Molate è forse per Móki]: ; il nome "li dove si
riscontra in un' iscrizione della Cilicia (Heberdey e
Wilhelm, Reisen in Kilikien, in Denkschrift. Akad.
Wiss. Wien, 1896. p. 151, n. 256); "Oqvpo? è, per
quanto io sappia, sconosciuto in altre epigrafi.

Sulle pareti laterali il sarcofago porta due scudi
rotondi ornati nel centro da rosette; nei frontoni del
coperchio due patere, a destra con « omphalos » sem-
plice, a sinistra con « omphalos » ornato da rosetta.
Misure: m. 2,45 X 1,32 X 1,25. Specchio dell'iscri-
zione: 0,61X0.49; alt. delle lettore: 0,03.

157) Sarcofago dello stesso tipo (m. 2,05 X 1,28
X 1.04), con scudi rotondi, ornati di rosette e pal-
mette sulla fronte, più semplici, sui lati. Tabella con
anse a forma di orecchioni (m. 0,50 X 0,52 ; alt. delle
lettere 0,035).

KYAPHZEPMAI
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5 EAYT55K A I T H~ Y

NAIKIAYTOYHC5 (*»'«)
BIAM A P K E A A H
EniTPEnEIAEKAl

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KAIONAYB«2AH©S5«OinOYllTO-

©HTAPIOY (*w

Kvóorjc 'Egfiai-
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zm v\j~yò ai'TOV KvÓQrj die

rù> xaì MoXXiavfi) cs
xaì.........................

!)\_v~\yaTQiov

Nuovo è il nome Kvóqrjc; prettamente latino è
quello di 'Hwfiia (scritto erroneamente per *lofìia)

MagxéXXa; per il nome MoXXiaróc cfr. Petersen e
von Luschan, Reisen in Lj/kien, II, n. 180; Rott,
Kleinasiatische Denkmàler, p. 360, n. 53-a-rf. Il
senso delle ultime due linee è oscuro, anche perchè
la lettura ne è molto incerta e difettosa; sembra, ad
ogni modo, che in esse si accordasse l'uso del sepolcro
ad un'altra persona, cioè alla figlia. &vyàxQiov, di
uno dei defunti sopra nominati.

158) Altro (m. 2.21 X 1,16 X 1,34), pure ornato
con scudi e tabella ansata iscritta (m. 0,47 X 0,44;
alt. delle lettere, 0,03).

AYPAH CAnOAAftN I OY
KAlEZKYAZAT-NZnM
3'OeHKHNEAYThKAlTn
ANAPlMOYAYPKONftNI
MOAbTOZKAlTEKNOlZ
HMnNKAITYNAI^I v\TnN
ETEPnA E0YAENIE20N
EN9AVETINAHO B I A
CAM ENOZAnOTElC El

10 THTPEB««W«nOAl Xfe

Avq(iXiu) Aì]t 'AnoXXmviov
xartaxevciGa Ttjv craiii-
aTO^rjxt]f ìaviìl xaì iw
àvÒQi fiiiv Avo(rjXi(o) Aóiwr/
MóXrjto; xaì tsxvoic •
rjflibv xaì yrrai^t avuùiv '

ÌTtQO) OVÒtVÌ è^ÒV

èv&àxps rn'£à] ■ rj ò {3iu-
(Sàfisvog ànoTslasi

Tt< Tqefi\j-i l'OTWi'] TtóX\jf\i (ó^iàoia) fi'

È questa l'unica iscrizione sepolcrale di Trebenna.
tra quelle da noi ricopiate, che nomini la città come
quella a cui debba esser pagata l'ammenda da colui
che violerà il sepolcro.

11 nome Arjg si ritrova in un'altra iscrizione di
Trebenna copiata dal Lanckoronski (voi. II, n. 187);
questi, però, erroneamente lo corregge in fij.

Altri sarcofagi hanno i medesimi ornamenti di
scudi e spade; le loro iscrizioni sono illeggibili.

Notevole fra tutti è un sarcofago cavato nella
roccia, con coperchio della solita forma ora rovesciato;