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Paribeni, Roberto; Romanelli, Pietro: Studii e ricerche archeologiche: nell'Anatolia meridionale
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.11258#0114
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STDDII E RICERCHE ARCHEOLOGICHE
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finite; il nome Nsuv/.a non ha altri riscontri nelle
iscrizioni della regione.
Vicino al precedente, un altro sarcofago con iscri-
zione già copiata dal Laiickoronski (voi. II, n. 187).
Più in là è un heroon a due piani. L'edificio è
per metà adattato nella rupe, per metà è in costru-
zione, o meglio si tratta di un incavo naturale del
monte, coperto e completato con muri così da formare
un notevole monumento a due piani ; solo il piano
inferiore è quasi interamente conservato.
La fronte è costruita in grossi blocchi di calcare,
regolarmente squadrati e ben connessi insieme; il
muro è costituito da tre gradini che fanno da ba-
samento, dallo zoccolo, da una base modanata, da un
bugnato di tre blocchi di altezza diversa, e infine da
un blocco che porta la cornice. Nel mezzo della
parete si apre la porta elegantemente incorniciata ;
l'architrave è sorretto da mensole, ed è lavorato nel
secondo filare di bugnato ; la larghezza della porta
(fra gli stipiti) è di m. 1,42; la lunghezza di tutta
la parete esterna è di circa m. 7.
L'interno è diviso in tre parti; precede una specie
di vestibolo, costituito da un vano interamente in co-
struzione, tranne la parete destra, aderente alla porta,
che è ricavata nella roccia; il vano si svolge tutto
a sinistra di chi entra, cosicché la porta non cade nel
centro di esso. Seguono due camere di forma ret-
tangolare, i cui muri sono in parte costituiti dalla
roccia, e in parte sono costruiti in opera molto rozza
di ciottoli e calce, che contrasta con l'opera, molto
fine ed accurata, della fronte esterna; le due camere
sono coperte a vòlta, anch'essa costruita nella mede-
sima opera rozza. Le porte che separano il vesti-
bolo dalla prima camera, e questa dalla seconda, sono
di diversa larghezza ed altezza; gli stipiti e gli ar-
chitravi (questi sono, in ambedue le porte, monoliti)
sono in blocchi sgrossati.
Il secondo piano del monumento è conservato solo
in piccola parte. La sua fronte è alquanto indietreg-
giata rispetto a quella del piano inferiore: e precisa-
mente essa corrisponde alla parete che nel piano
inferiore divide il vestibolo dalla prima camera.
Questo muro di fronte del secondo piano è costituito :
da un gradino, dallo zoccolo, dalla base e da un certo
numero, che non è possibile determinare con precisione,
di blocchi di bugnato. Ai lati sporgono due pilastri ;
la porta ha gli stipiti scorniciati; l'architrave è ca-
duto, ma si può affermare, che esso aveva delle men-
sole, simili a quelle della porta del piano inferiore.
La porta è ora chiusa con brutta muratura in mattoni
e sassi.
Poco più ad ovest di questo, è un'altro heroon
simile, ma più piccolo, e interamente adattato nella
rupe. È costituito da una grandiosa caverna con vòlta
a botte tagliata nella rupe, alla quale si accede me-
diante un corridoio naturale, formato da due sporgenze
della roccia appena dirozzate. Queste sporgenze sono
alte dal suolo circa un metro; dietro di esse erano
due grandi sarcofagi, di cui uno è ancora al posto
(misura m. 1.95 X 1,05 X 1,15). Non lontano è un
pezzo di architrave con mensole di sostegno, simile a
quelli dell'heroon precedentemente descritto.
La terza necropoli ( C) occupa la parte più bassa
orientale della insellatura boscosa che divide lo spe-
rone dell'acropoli dalle pendici del Sivri Dagh : essa
è perciò, rispetto alla città, all'estremità opposta a
quella delle necropoli già esaminate. Certamente essa
fiancheggiava la via che scendeva giù alla pianura di
Adalia e al mare, e che perciò era la più importante
tra le vie che uscivano da Trebenna.
La necropoli comprende molti sarcofagi di calcare,
del solito tipo e di dimensioni notevoli: alcuni sono
allineati lungo una stessa fila, e certamente fronteg-
giavano la strada. Molti di essi hanno un' iscrizione.
156) Poggia sopra uno zoccolo con due mensole spor-
genti ai lati. Sulla fronte, incorniciata, sono due scudi
rotondi, ornati nel centro da una testa di Medusa, e
traversati da una spada ad elsa e punta triangolari ;
in mezzo ai due scudi è la tabella ansata iscritta.
MOAAIOINAOYli!
MOAEOYCKATECKEY
ACENTH N (ZOOMATO
OHKHN EAYTOJKAI
5 TH TYNAI KIAYTOY
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STDDII E RICERCHE ARCHEOLOGICHE
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finite; il nome Nsuv/.a non ha altri riscontri nelle
iscrizioni della regione.
Vicino al precedente, un altro sarcofago con iscri-
zione già copiata dal Laiickoronski (voi. II, n. 187).
Più in là è un heroon a due piani. L'edificio è
per metà adattato nella rupe, per metà è in costru-
zione, o meglio si tratta di un incavo naturale del
monte, coperto e completato con muri così da formare
un notevole monumento a due piani ; solo il piano
inferiore è quasi interamente conservato.
La fronte è costruita in grossi blocchi di calcare,
regolarmente squadrati e ben connessi insieme; il
muro è costituito da tre gradini che fanno da ba-
samento, dallo zoccolo, da una base modanata, da un
bugnato di tre blocchi di altezza diversa, e infine da
un blocco che porta la cornice. Nel mezzo della
parete si apre la porta elegantemente incorniciata ;
l'architrave è sorretto da mensole, ed è lavorato nel
secondo filare di bugnato ; la larghezza della porta
(fra gli stipiti) è di m. 1,42; la lunghezza di tutta
la parete esterna è di circa m. 7.
L'interno è diviso in tre parti; precede una specie
di vestibolo, costituito da un vano interamente in co-
struzione, tranne la parete destra, aderente alla porta,
che è ricavata nella roccia; il vano si svolge tutto
a sinistra di chi entra, cosicché la porta non cade nel
centro di esso. Seguono due camere di forma ret-
tangolare, i cui muri sono in parte costituiti dalla
roccia, e in parte sono costruiti in opera molto rozza
di ciottoli e calce, che contrasta con l'opera, molto
fine ed accurata, della fronte esterna; le due camere
sono coperte a vòlta, anch'essa costruita nella mede-
sima opera rozza. Le porte che separano il vesti-
bolo dalla prima camera, e questa dalla seconda, sono
di diversa larghezza ed altezza; gli stipiti e gli ar-
chitravi (questi sono, in ambedue le porte, monoliti)
sono in blocchi sgrossati.
Il secondo piano del monumento è conservato solo
in piccola parte. La sua fronte è alquanto indietreg-
giata rispetto a quella del piano inferiore: e precisa-
mente essa corrisponde alla parete che nel piano
inferiore divide il vestibolo dalla prima camera.
Questo muro di fronte del secondo piano è costituito :
da un gradino, dallo zoccolo, dalla base e da un certo
numero, che non è possibile determinare con precisione,
di blocchi di bugnato. Ai lati sporgono due pilastri ;
la porta ha gli stipiti scorniciati; l'architrave è ca-
duto, ma si può affermare, che esso aveva delle men-
sole, simili a quelle della porta del piano inferiore.
La porta è ora chiusa con brutta muratura in mattoni
e sassi.
Poco più ad ovest di questo, è un'altro heroon
simile, ma più piccolo, e interamente adattato nella
rupe. È costituito da una grandiosa caverna con vòlta
a botte tagliata nella rupe, alla quale si accede me-
diante un corridoio naturale, formato da due sporgenze
della roccia appena dirozzate. Queste sporgenze sono
alte dal suolo circa un metro; dietro di esse erano
due grandi sarcofagi, di cui uno è ancora al posto
(misura m. 1.95 X 1,05 X 1,15). Non lontano è un
pezzo di architrave con mensole di sostegno, simile a
quelli dell'heroon precedentemente descritto.
La terza necropoli ( C) occupa la parte più bassa
orientale della insellatura boscosa che divide lo spe-
rone dell'acropoli dalle pendici del Sivri Dagh : essa
è perciò, rispetto alla città, all'estremità opposta a
quella delle necropoli già esaminate. Certamente essa
fiancheggiava la via che scendeva giù alla pianura di
Adalia e al mare, e che perciò era la più importante
tra le vie che uscivano da Trebenna.
La necropoli comprende molti sarcofagi di calcare,
del solito tipo e di dimensioni notevoli: alcuni sono
allineati lungo una stessa fila, e certamente fronteg-
giavano la strada. Molti di essi hanno un' iscrizione.
156) Poggia sopra uno zoccolo con due mensole spor-
genti ai lati. Sulla fronte, incorniciata, sono due scudi
rotondi, ornati nel centro da una testa di Medusa, e
traversati da una spada ad elsa e punta triangolari ;
in mezzo ai due scudi è la tabella ansata iscritta.
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