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STAZIONI PREISTORICHE

DI TRE FONTANE E POGGIO ROSSO IN TERRITORIO DI PATERNO

(PROVINCIA DI CATANIA)

Nella Nota che segue dò notizia di due sta-
zioni del tipo di Stentinello rinvenute in provincia
di Catania.

Le conoscenze che noi abbiamo del neolitico si-
ciliano sono ancora così imperfette che reputo di far
cosa non inutile descrivendo il materiale raccolto in
queste località situate ad oltre settanta chilometri di
distanza dalle due consimili stazioni siracusane, tanto
più che in una di esse sono venute alla luce talune
particolarità non prive di importanza, che vanno se-
gnalate, non per trarne deduzioni premature ed az-
zardate, ma per tenerle presenti quando alla luce di
nuovi fatti si potrà riprendere in esame il problema
delle genti protosicule.

L

Trefontane.

Nel 1890 l'Orsi, infaticabile esploratore della
Sicilia orientale, descriveva ed illustrava, nel Dullet-
tino di paletnologia italiana, la stazione neolitica di
Stentinello (') con la sua bellissima ceramica rigata,
impressa e « à pointillé », che, insieme con quella di

(') Orsi P., Bull, di paletti, it., a. XVI, 1890, p. 177.

Matrensa (inedita), era rimasta fino ad ora l'unica
in Sicilia a testimoniare l'esistenza del popolo miste-
rioso che la produsse. Solo nel 1908 egli accennava
a taluni esemplari simili a quelli di Stentinello, pos-
seduti dal Miìseo di Siracusa e provenienti da una
contrada in territorio di Paterno, da lui fugacemente
visitata.

Messo sull'avviso da questa notizia, ho percorso
a lungo il sito dove dovette sorgere la stazione neo-
litica; ed ho potuto raccogliervi un materiale vario e
interessante, del quale darò in questa Nota una breve
descrizione. Si vedrà, così, come la singolare ceramica di
Stentinello trovi in questa, di cui mi occupo, un perfetto
riscontro, e come invece facciano la loro comparsa a
Trefontane taluni gruppi di ceramica colorata di cui
a Stentinello è apparso qualche rarissimo saggio.

La stazione era situata a pochi chilometri a sud
dell'attuale abitato, in contrada Trefontane, sopra un
terreno vulcanico a leggiero pendìo e propriamente
sulla testata estrema di un'antica corrente di lava.

Il materiale frammentario da me raccolto è stato
indubbiamente portato alla superficie del suolo dai
lavori agricoli profondi che sono stati praticati nel
fondo parecchi anni or sono per piantarlo a giardino di
aranci. Scavi metodici di ricerca non ne sono stati
mai eseguiti, nè è da sperare che se ne possano più
fare fruttuosamente, perchè il terreno libero, nel quale
 
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