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483

i quattro tempietti di ostia

484

Il trovare ricordati insieme quattro templi, il
nome dell'uno dei quali coincide con quello attestato
dall' iscrizione dell'ara (cfr. sopra, col. 475), ha fatto
supporre che le munificenze gamaliane si riferiscano
ai nostri quattro tempietti (').

E l'ipotesi è molto seducente. Aggiungerò che il
van Buren e il Carcopino. i quali la proposero e la
sostennero, non potevano conoscere, perchè trovato
più tardi, un frammento d'iscrizione che, per essere
stato rinvenuto presso i quattro tempietti, aggiunge
credito alla loro tesi. Leggesi nel frammento (2) :

P A R E N
LVCILIVS G ama L A
FI LI VS

Potrebbe pertanto esser verosimile quello che il
Carcopino propone : che cioè la casa detta di L. Apu-
leio Marcello possa aver appartenuto ai Lucilii Ga-
mala (:!). E in tal caso le benemerenze da quella
ricca famiglia acquistate verso i quattro tempietti
avrebbero fatto tollerare quel loro serrarsi addosso,

(') Van Buren, in American Journal of arch. 1907,
p. 55 ; Carcopino, in Mélange» de Vie. francane, 1911, p. 224.
Non potrebbe ossero un argomento sicuramente contrario a
questa tesi l'iscrizione T. Manlius T. L. Felix d(onum)
d{at) de suo II.......dipinta su un pezzo d'intonaco prove-
niente dai tempietti, anche se l'ultima parola dovesse supplirsi
necessariamente H(erculi) (Vaglieri, in Not. scavi, 1912, p 396).

(*) Vaglieri, in Not. scavi, 1911, p. 199.

(3) Mélange» de Véc. francaise, 1911, p. 226.

con la propria casa, alle costruzioni sacre (cfr. ad-
dietro, col. 472).

Le due iscrizioni gamaliane dàuno però appiglio
a una questione non ancora in tutto chiarita. La se-
conda di esse ci mostra che il personaggio, onorato
in essa, viveva dopo la morte di Antonino Pio ('). Il
Mommsen e con lui il van Buren (!), ritenne che
le due iscrizioni si riferiscano allo stesso personaggio
il quale sarebbe vissuto sotto Adriano, Antonino Pio
e Marco Aurelio. Il Carcopino invece, facendo rile-
vare le varianti nel testo delle due iscrizioni, propone
che esse si riferiscano a due Lucilii Gamala, dei quali
il primo (C. I. L., XIV, 375) sarebbe vissuto all'età
di Claudio, l'altro (C. 1. L-, XIV, 376) in quella di
Marco Aurelio. Il primo Gamala avrebbe fondato i
quattro tempietti (constituit), l'altro li avrebbe restau-
rati {restituii). Ora, che un restauro possa essere avve-
nuto negli anni tra Adriano e Marco Aurelio, è pos-
sibile ; ma che una vera fondazione dei tempietti possa
aver avuto luogo nell'età di Claudio, è smentito dai
dati dello scavo. Pertanto: o il constituit dell'iscr.375
deve ritenersi identico a un restituita o i templi di
Venere, Cerere, Fortuna e Spes non hanno a che fare
coi nostri quattro tempietti ; o l'attribuzione dell' iscri-
zione 375 all'età di Claudio è erronea.

R. Paribeni.

(') lin. 18 seg. : idem thermas, quas divus Pius aedificave-
rat, vi ignis consumptas, refecit.

(') Mommsen, in Eph. epigraph., Ili, p. 322; Van Buren,
loc. cit.
 
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