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MKSSANA
202
Questo piccolo scavo, per quanto di limitata esten-
sione e portata, è sempre utile anche nei rispetti
della stratigrafia archeologica di Messana, in quanto
10 spaccato mostra il sensibile dislivello che intercede
tra il suolo della Messana ellenistica, e quello della
Messina moderna, avanti e dopo il disastro del 1908.
Scoperte alle « Case degli Impiegati » presso
11 Duomo. Negli ultimi giorni del settembre 1915 nei
punto abbiamo un incontro di murature antiche e
recenti.
Intercalati tra questi due muraglioni veggonsi
muri perimetrali di ambienti di una casa antica, le
cui pareti in opera isodoma sono formati dei noti
mattonacci, disposti ad assise e piantati sopra una
fondazione in rustico; una costruzione solida edele-
gante ad un tempo. In uno degli ambienti di NO
Fig.J.49.
cavi di fondazione delle « Case degli Impiegati Ci-
vili » presso il duomo, a circa m. 4,50 dal piano
attuale, si scoperse una grande statua marmorea ace-
fala rappresentante Igea.
Essendosi tale statua rinvenuta abbattuta ed ada-
giata fra ruderi di costruzioni antiche, si credette
opportuno di farvi eseguire qualche assaggio, nella
misura consentita dalla grande profondità dei cavi e
dalla poca resistenza delle alte pareti terrose. Di
questi ruderi, a cura del soprastante CI. Ricca, si
presero disegni in pianta ed in sezione, a corredo
dei quali si aggiungono qui le seguenti note espli-
cative.
Fig. 50. Planimetria generale. Si notano anzitutto
due muraglioni di grande spessore in opera incerta
od a sacco, però con paramento di grandi conci sopra
la linea di fondazione ; il tratto occidentale di questo
muro, attesa la sua robustezza e profondità, venne
adibito per innestarvi sopra uno dei muri perimetrali
della chiesa dei Minoriti, di guisa che in questo
venne avvistato, entro una trincea molto angusta, e
quindi per breve tratto, un pavimento marmoreo in
opus sedile.
Nel lato orientale della pianta si vede segnata
una piccola cloaca, la quale in parte era coperta di
sfaldature marmoree desunte da fabbricati più antichi.
Fig. 51. Sezione generale dei gruppi di edifici
precedentemente accennati. Questa sezione ad unico
prospetto è stata però presa su assi diversi. Va in
particolare notata la constatazione, che uno dei mu-
raglioni era fondato a grandissima profondità sopra
una platea di lastroni (dim. medie cm. 80X80), la
quale, attese le molte difficoltà, venne esplorata solo
in piccola parte, ed in ogni modo facendo la notevole
constatazione, che essa si estendeva anche al di fuori
della linea del muraglione.
Trattasi, non v'ha dubbio, di fabbricati diversi
per età, struttura ed altimetria, il cui coordinamento
cronologico è tutt'altro che agevole, in quanto i dati
raccolti si appoggiano allo scavo della grande cloaca
MKSSANA
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Questo piccolo scavo, per quanto di limitata esten-
sione e portata, è sempre utile anche nei rispetti
della stratigrafia archeologica di Messana, in quanto
10 spaccato mostra il sensibile dislivello che intercede
tra il suolo della Messana ellenistica, e quello della
Messina moderna, avanti e dopo il disastro del 1908.
Scoperte alle « Case degli Impiegati » presso
11 Duomo. Negli ultimi giorni del settembre 1915 nei
punto abbiamo un incontro di murature antiche e
recenti.
Intercalati tra questi due muraglioni veggonsi
muri perimetrali di ambienti di una casa antica, le
cui pareti in opera isodoma sono formati dei noti
mattonacci, disposti ad assise e piantati sopra una
fondazione in rustico; una costruzione solida edele-
gante ad un tempo. In uno degli ambienti di NO
Fig.J.49.
cavi di fondazione delle « Case degli Impiegati Ci-
vili » presso il duomo, a circa m. 4,50 dal piano
attuale, si scoperse una grande statua marmorea ace-
fala rappresentante Igea.
Essendosi tale statua rinvenuta abbattuta ed ada-
giata fra ruderi di costruzioni antiche, si credette
opportuno di farvi eseguire qualche assaggio, nella
misura consentita dalla grande profondità dei cavi e
dalla poca resistenza delle alte pareti terrose. Di
questi ruderi, a cura del soprastante CI. Ricca, si
presero disegni in pianta ed in sezione, a corredo
dei quali si aggiungono qui le seguenti note espli-
cative.
Fig. 50. Planimetria generale. Si notano anzitutto
due muraglioni di grande spessore in opera incerta
od a sacco, però con paramento di grandi conci sopra
la linea di fondazione ; il tratto occidentale di questo
muro, attesa la sua robustezza e profondità, venne
adibito per innestarvi sopra uno dei muri perimetrali
della chiesa dei Minoriti, di guisa che in questo
venne avvistato, entro una trincea molto angusta, e
quindi per breve tratto, un pavimento marmoreo in
opus sedile.
Nel lato orientale della pianta si vede segnata
una piccola cloaca, la quale in parte era coperta di
sfaldature marmoree desunte da fabbricati più antichi.
Fig. 51. Sezione generale dei gruppi di edifici
precedentemente accennati. Questa sezione ad unico
prospetto è stata però presa su assi diversi. Va in
particolare notata la constatazione, che uno dei mu-
raglioni era fondato a grandissima profondità sopra
una platea di lastroni (dim. medie cm. 80X80), la
quale, attese le molte difficoltà, venne esplorata solo
in piccola parte, ed in ogni modo facendo la notevole
constatazione, che essa si estendeva anche al di fuori
della linea del muraglione.
Trattasi, non v'ha dubbio, di fabbricati diversi
per età, struttura ed altimetria, il cui coordinamento
cronologico è tutt'altro che agevole, in quanto i dati
raccolti si appoggiano allo scavo della grande cloaca