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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 24.1916

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Ducati, Pericle: La sedia Corsini
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https://doi.org/10.11588/diglit.11257#0232

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LA SEDIA CORSINI

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quale fu eseguito questo monumento e il posto che
gli spetta nello sviluppo dell'arte italico-etnisca.

Come si è visto, nell' Italia centrale, a Chiusi, a
Cerveteri, a Palestrina la forma di sedile espressa nel
marino Corsini è di carattere arcaico ed ha scopo
essenzialmente funerario, servendo a Chiusi e a Cer-
veteri di sostegno del recipiente destinato a contenere
i resti del defunto. Tale ufficio non abbiamo ragione
alcuna di negare alla sedia Corsini.

In essa ci colpisce, non solo la conservazione di
una forma arcaica, disusata di sedile, ma il mante-
nimento di metodi decorativi e di schemi figurati, che
sono propri di una età trascorsa e che ci appariscono
invece mantenuti in tarde manifestazioni di arte, len-
tamente sviluppatasi in paesi settentrionali, lungi non
solo dai centri innovatori ed irradiatori, ma dal ter-
ritorio stesso a cui appartiene la medesima sedia Cor-
sini, dall'Italia centrale, ove novelle forme in un'arte
provinciale, pur essa ritardataria, venivano accolte e
trasfuse.

Si è appunto visto che i confronti più opportuni
e convincenti per la sedia Corsini ci sono offerti dai
bronzi laminati del settentrione della penisola ita-
liana e delle valli alpine: ovvio è il supporre una
comune origine, naturale è l'ammettere che tanto la
prima, quanto i secondi siano espressioni artistiche
parallele, derivate da prodotti di una fase dell'arte
già da un pezzo superata e tramontata.

Se non che, mentre nei bronzi laminati abbiamo
la ingenua produzione di popoli arretrati, più o meno
barbarici che, quanto più sono lontani dai focolari di
civiltà, tanto più tardi ne godono i benefìci influssi,
abbiamo infine la espressione di un'arte che non può,
nò sa esprimere nulla di meglio e di più evoluto;
nella sedia Corsini invece si ha un prodotto singola-
rissimo, eseguito quando, già in precedenza, l'arte pae-
sana si era svincolata dai primitivi schemi e motivi
e aspetti di rigidezza e d'infantilità arcaiche ; si ha
infine in detta sedia un lavoro, nel quale intenzional-
mente è riprodotto ciò che apparteneva ad un tempo
remoto, in una parola, una testimonianza di arte
arcaicizzante. Da questo deriva l'aspetto diverso che
assumono, pure nella analogia evidente degli schemi,
le figure nei bronzi del settentrione e nel marmo ro-
mano. In quelli, nei più antichi (situle Benvenuti e
della Certosa) è il risultato di uno sforzo costante e

faticoso di mani che appartengono all'infanzia del
l'arte, e nei bronzi più recenti è l'imbarbarimento o
la schematizzazione sciatta, frutto di lunga pratica
(situle di Kuffarn e Arnoaldi prima, bronzi Baratela
poi) ; oppure è una accuratezza più conscia di propria
potenza espressiva, tendente al raggiungimento di una
plasticità più naturale di forme (fodero di spada di
Hallstatt).

Nella sedia Corsini invece, anche nella voluta
imitazione di quello che appartiene alla tramontata
rigidezza arcaica, si è infiltrato ciò che costituisce
il carattere dell'arte contemporanea, e le figure sono
ravvivate da una scioltezza, da una disinvoltura non
piccola di movimenti e di aspetti; scioltezza e di-
sinvoltura che tuttavia non riescono a nascondere la
scarsa potenzialità artistica del decoratore della sedia,
uniforme e pedissequo nella composizione, inabile nel
rendimento dei meno semplici motivi, negligente nella
espressione dei particolari minori. E l'assieme deco-
rativo di questo monumento singolare palesemente ci
dimostra tale impotenza dello scalpellatore, o nel
fissare la impronta genuinamente arcaica nel suo la-
voro, o, per contrario, nel vivificare i vetusti modelli.

Tutto fa l'impressione di un'opera in cui i ca-
ratteri arcaici siano modernizzati, ma in cui, all'im-
potenza faticosa degli autori dei primitivi modelli, di
carattere generico e dovuta alle condizioni dell'arte
assai giovine, si sia sostituita una impotenza sciatta
e volgare, di carattere individuale. E così l'antico
ornato a fiori di loto e a palmette assume un aspetto
consono con la decorazione di tempi assai più evoluti,
per la sostituzione al fiore di loto della foglia di
edera; così armi, vestiti ed utensiliiianno quell'aspetto,
quelle forme di uso corrente di questi medesimi tempi
più tardi.

Il carattere assai piatto della ornamentazione e
del rilievo figurato, oltre al contenuto di questo, ben
dimostra la discendenza da modelli metallici e ben
dimostra la imitazione, eseguita nel marmo, di un tipo
arcaico di sedia fuueraria di bronzo lavorata a sbalzo.
Alcuni esemplari enei, da Preneste e da Dolciano
presso Chiusi, hanno una decorazione di carattere o
geometrico o orientalizzante, e nulla si oppone, a mio
avviso, alla ipotesi della esistenza di altri sedili con-
simili adorni di decorazione a carattere ionicizzante,
vale a dire di composizioni figurate ; accanto ad opere
 
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