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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 25.1918

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Orsi, Paolo: Gli Scavi intorno a l'Athenaion di Siracusa: negli anni 1912-1917
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https://doi.org/10.11588/diglit.9138#0337
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657

gli SCAVI INTORNO A l'aTHENAION DI SIRACUSA

668

« era a tre piani, angolari, uno maggiore prospettico,
« l'altro iposeopico, cioè destinato alla visione dal
« basso ; in fine un terzo, di copertura, formante un
«angolo retto col verticale; alla tav. XIX BB si
« può vedere anche di codesto elemento la sezione
« colle rispettive dimensioni. Il fronte verticale alto
« nini. 435 è decorato dei consueti nastri ad intrec-
« ciò, con nascimenti di palmette nelle inserzioni dei
« nodi, e con rosette negli occhi. Il succielo invece

« tojo, che a tutta prima sembra inconciliabile con
« quello di pietra? Veramente noi siamo ancora molto
« all'oscuro sui particolari minori di questa fase ar-
« caioa dell'architettura fittile greca. Certo è che la
« evoluzione verso le forme più purgate e corrette
« avviene lentamente e per gradi ; ed è adagio ada-
« gio, che l'arte si libera dei sovracarichi decorativi.
« I primi gocciolatoi di pietra avevano un lievissimo
« aggetto, con sottostanti mutuli grandiosi e privi di

Fio. 232.

è adorno di un nastro semplice avvolto a circoli,
con rosette al centro, e con fascia terminale a scac-
chiera. In tale faccia ad uguali intervalli si vedono
i medesimi attacchi di palmette, da noi osservati
già sotto il gocciolatojo del rampante del frontone.
Anche qui dunque abbiamo una serie di palmette
pendule, appese al piccolo gocciolatojo della fascia
orizzontale, e senza l'intervento di quella modana-
tura riconosciuta nella parte angolare del timpano.

« Questo involucro, questa cassetta di forma nuova,
ed a prima impressione così strana, appartiene senza
dubbio di sorta allo stesso edificio, che si adornò
della cimasa sopradescritta. È un tutto così omo-
geneo per sagome, decorazione e proporzioni, che
convince anche il più restio della sua perfetta
: unità.

« Questa membratura era, nell'epoca arcaica, il
; necessario rivestimento del gocciolatojo di un'opera
. lapidea o lignea. Come va ora, che nel nostro
i gruppo di tea. spunta un secondo piccolo gocciola-
Monumenti Antichi — Vol XXV.

« gocce. Di tale gocciolatojo lapideo, come altrove si
« dirà (cfr. pag. 701), furono trovati abbondanti
« avanzi nello stesso strato archeologico, che ha dato
« le t. c. a. La cassetta fittile del lato inferiore del
« timpano veniva ad essere di poco aggetto, rispetto
« al gocciolatojo dei rampanti. Fu questa deficenza,
« che, probabilmente, fece sentire il bisogno di un
« secondo gocciolatojo di complemento, e fu prescelto
« il gocciolatojo fittile, per accordarsi col resto del
« fastigio. Esso veniva così ad accrescere splendore
« al prospetto, col suo smagliante effetto cromatico,
« ed a rendere più vigoroso il passaggio dalla cor-
« nice al triglifo ».

« La cassetta dei lati lunghi aveva il lato supe-
« riore di sostegno con una inclinazione di 15°, per
« seguire lo spiovente del tetto. Ma dovendo essa poi
« girare nei fronti, non aveva ulteriore bisogno di
« tale inclinazione, e quindi ne veniva ad ossa da
« questo lato un angolo perfettamente retto. Ed an-
« che di questo tipo dei lati lunghi si sono trovati

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