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tL RIPOSTIGLIO DEI BRONZI NURAÒÌCI DI JtONTF. SV TITO A.

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VTI. Scalpelli.

80. (Inv. 36302). Robusto scalpello a seziono esa-
gonale, taglio alquanto espanso, robusto e tagliente,
tronco verso la testa; lunghezza rimasta m. 0,125, se-
zione; i lati sono più stretti dello duo faccio al taglio
(fig. 64).

81. (Inv. 36303). Piccolo scalpello a sezione ret-
tangolare con i margini smussati, assottigliantesi verso
il taglio, rettilinea e molto mordente, la testa è schiac-
ciata dall'uso; lughezza m. 0,12 (fig. 65).

Fig. 66. Fig. 67.

82. (Inv. 36377). Frammento di scalpello a sezione
rettangolare, assai robusto; lungh. m. 0,12.

Questi tipi di scalpello, a sezione rettangolare, sono
frequento in Sardegna; da Villagrande Strisaili pro-
viene un magnifico esemplare di quasi 29 cm. di lun-
ghezza, altri, pure di vistose dimensioni, provengono
da varie località, come Abini I1)- Questa forma è as-
sai semplice e diffusa in ogni regione ; il nostro esem-
plare n. 59 ricorda i bei scalpelli della palafitta di Cliev-
reux, dati del Dechelette (8).

brome, p. 213, fig. 330 (Errol, Perth). Qualche analogia con
le nostre falci si può tuttavia scorgere con lincilo ili Piediluco
rìi Terni, Montelhis, op. cit., tav. 123, 7, 8; in quelle di Castions
di Strada, Udine, Pellegrini,BtiU.cit., A. XXX VII. p. 30, tav. 1,4,
che si riannodano, forse, ad nii tipo dell'età del bronzo, datoci
anche dalla terramara di Taranto (Quagliati, Bull, cit., A. XXVI.
p. 17, fig. B).

(1) Dechelette, op. cit., II, p. 271, fig. 99. 4.

(2)~ Pinza, op. cit., p. 160, tav. XVI, 29.

Vili. Trapani.

83. (Inv. 36248). Tra pano a seziono roti angolare,
dalla metà in giù è ritorto sopra il proprio asse, in duo
H'iri : i margini sono molto salienti, il tagliente però
è arrotondato dall'uso; la lunghezza è di m. 0,13, la
seziono 0,006 (fig. 66).

84. (Inv. 36304). Frammento appartenente al corpo
di un trapano, a sezione rettangolare, avvolto sopra so
stesso e spezzato alla lesta od al taglio; lungh. m. 0,13
(fig. 67).

Questi due esemplari rappresentano una rarità noi
materiale dei bronzi Sardi e mostrano un tipo assai
diverso da quello rappresentato dai trapani della
Sicilia, che ha dato la singolare forma dei trapani di

Fig 6.S.

Modica, acuminati e muniti di due sgusciature laterali,
come i trapani attuali (x).

IX. Seghe.

85. (Inv. 36341). Frammento appartenente all'estre-
mità di una lama di sega a denti rari od acuminati:
rimani' la traccia del foro perii chiodo di infissione al
manico ; lunghezza del frammento m. 0,04, larghezza
della, lama 0,023 (fig. 68).

86, (Inv. 36342). Frammento appartenente alla
estremità di una, lama di sega; i denti assai fìlli in ori-
gine, sono molto smussali dall'uso; lunghezza del
frammento m. 0,09, larghezza 0,035 (fig. 69).

La sega, in bronzo era già nota tra i materiali dei-
Tel à nuragica ; i due frammenti di Monte Sa Idda ci
danno il tipo a denti sottili, che compare in Francia,
in Spagna, nelle stazioni della. Svizzera (2), e quella a

(') Orsi, Bull, rabbi. Uni.. A. XXVI. p. 172. fig. A.

(2) Dechelette, op. cit., II, 274. fig. 101, 4 (Ribiers, Hautes
Alpes); Siret, La fin de l'epoque ncolitique de VEspagne, Anthro-
pologie, 1892, p. 394, fig. 36; Grossi Protoheketes, p. 49, fig. 1, 6,
tav. XVIII.
 
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