Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
79

IL RIPOSTIGLIO DEI BRONZI NtFRAGICI Di MONTE SA IDDA

80

bra in mezzo ai materiali del ripostiglio. Questi argo-
menti sarebbero per sè insufficienti ad escludere il
carattere di fonderia per il recinto, che però nulla
impedisce ritenere che fosse attiguo al locale in cui
quel materiale era destinato a passare nel crogiuolo.

11 quale materiale era composto, come riassume
il Pinza, da cuspidi e puntali di lancia, lame di pu-
gnali di varie forme, da stocchi e spade di tipo Abini,
di ascio a margini rialzati ed a tallone, dà seghe, scal-
pelli e falci, da fibule ad arco semplice, ingrossato ed
a sanguisuga da bottoncini, da pettini, aghi crinali e
frammenti di vasi in lamina, di occhielli e manici per
i medesimi. Accanto a questi oggetti, che potevano
aver avuto destinazione votiva, ve n'erano altri che non
ne ebbero altra, come le barchette votive, le teste tau-
rine provenienti dalle medesime, le vagine di pugnali
in lamina di bronzo, le faretre votive, manici di pugna-
letti decorati oggetti tutti che io ritengo provenis-
sero da un luogo di culto poco lontano, c che io proposi
di riconoscere nella fontana sacra di Coni o di Santu
Millanti, nello stesso territorio Valentino del comune di
Nuragus, ad un chilometro circa da Forraxi Nioi.
Questa Fontana, da me recentemente esplorata non
dette che una sola statuetta votiva di donna, ma può
essere stata come il santuario di Abini, e quelli altri
di Serri, di Sardara e di S. Cristina, presso Paulilatino,
per tacer d'altri, un centro di offerte votive, riunito poi,
con altro materiale raccogliticcio ed a pani di rame
nel vicino centro di abitazione, di riunione e di fon-
deria di Forraxi Nioi.

Almeno in parte adunque questi due maggiori
ripostigli della Sardegna trassero origine da stipi votive.

Si può dire lo stesso di questo di Monte Idda ?

Mancano in esso completamente gli oggetti di ca-
rattere votivo e fanno anche difetto le statuette, se
ne togliamo l'insignificante frammento, ridotto ad un
frustolo consunto ; mancano anche le saldature, di
piombo destinate a fissare i voti alle tavole di offerta ;
se abbondano gli oggetti non ancora usati, non man-
cano neppure quelli non finiti, non ancora privati dalle
bave dì fusione : inoltre sono numerosi gli oggetti e
frammenti di oggetti d'uso giornaliero, e di strumenti
di lavoro. Abitiamo, con le panello, di rame intiere e

C) Pinza, op. cit.. tav. XV, fig. 2S; tav. XVI, flgg. 4. 17.
(2) Soline Scavi, 1915. p. 99, flgg. 1-4.

spezzettate, Erammenti informi, scorie di fusioni, goc-
ciolature di metallo che fanno apparire probabile l'idea
di una fonderia e ci fa escludere quella di un deposito
votivo. Inoltre nò il piccolo nuraghe dominante la cima
del monte, uè la informe cameretta, che racchiuse il
vaso del ripostiglio avevano elementi e caratteri di
edificio sacro, nò a forma di recinto, nò quella di fontana
sotterranea preceduta da atrio o da area selciata di
cui possediamo già numerosi esemplari. E non mi
venne fatto di rintracciare in alcuno dei ruderi di edi-
fici sparsi sul monte alcuna indicazione di edificio
sacro, come pietre lavorate con qualche accuratezza,
basi o tavole d'offerta od altro elemento consimile.
Invece con i segni di una dimora prolungata in quel
luogo, come le masse di ceneri e di carboni, abbondavano
le stoviglie frammentate di vasi d'uso, brocche, olle,
tegamoni di tipo nuragico, di lampade a piattello, si-
mili a quelle raccolte nel nuraghe Palmavera di Al-
ghero ed in altre località. Nò mancarono pezzi di argilla
inaienti a internamente, ma a superficie arrossata da
intenso calore, con solchi profondi incassati, che po-
trebbero riferirsi a rozze forme da fondere, meno du-
rature, ma meno costose ed altrettanto utili che quelle
di steatite e di pietra. Tali indizi verrebbero in ap-
poggio all'idea di un deposito di officina, dove si lavo-
rava anche durante la notte, non solo adoperando per
la fusione pani di rame, ma anche materiale, fuori d'uso,
perchè imperfetti e frammentati.

L'abbondanza di oggetti di carattere guerresco,
come le spade, le accette e le lancio potrebbero far sor-
gere l'idea, che essi fossero raccattati sul campo, dopo
qualche combattimento ; ma la raccolta sul campo di
battaglia non spiega nè seghe, nò trapani, nò falci,
nò le impugnature di aghi crinali, nè gli altri oggetti
non finiti.

Ritengo piuttosto che si tratti di un deposito in
cui i calcheuti, o modesti bronzieri circolanti, ma aventi
una sede fissa sul monte Sa Idda, raccolsero materiale
raccattato o nel villaggio o nelle vicine località insieme
ai rifiuti ed agli scarti della loro produzione ed al ma-
teriale grezzo, pani e panello di rame importate dal-
l'interno del paese. Il deposito, celato in una delle
piccole celle del villaggio, fu abbandonato forse in
una fuga improvvisa di tutti gli abitatori, e se ne per-
dette il ricordo, in modo che potè giungere intatto sino
ai giorni nostri.
 
Annotationen