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IL RIPOSTIGLIO mi liltONZI NPIiAGIOI DI MONTI: SA IDDA

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regioni dell'Europa : così essa, è data nei ripostigli di
Manduria e di Mottola, riferiti alla prima età del ferro
dal Quagliati e del Pigorini ('). ed in quello di Molimi
del Salto, di Modica, ascritto dall'Orsi al Xl-X se-
colo: e tale precedenza è stata confermata anche dalle
osservazioni del Colini a proposito del ricordalo ripo-
stiglio di Monte Rovello (Allumiere); riassumendo la
distribuzione delle semi ad occhio nella Sicilia e nel-
l'Italia (a), egli dimostrò come al II periodo siculo e
nella transizione al 111 e nei depositi di Molino del
Salto. Spaccaforno e Biancavilla, da riferirsi alla line
dell'età del bronzo, esse sono già comuni, ma si con-
servano a lungo, corno forma utilissima e pratica e
li' ritroviamo numerose nei ripostigli uià ricordati di
Giarratana e di Adernò, che per la presenza di vasi
in lamina e di centuroni fu dall'Orsi riferito al IX-
VIII secolo. La scure ad occhio è eccezionale in Sar-
degna, che conosce specialmente le bipenne, ina la
conoscenza di essa, accertata dall'esemplare di Sila-
nus (3), può essere presupposta anche da questa bella
scure che ne ritengo la, derivazione, nel periodo in cui
il prototipo va- scomparendo e che possiamo ritenere,
per le analogie della Sicilia debba discendere sino
dopo al secolo Viti.

L'accette a margini aculeati, od a, sporgenze late-
rali, nota in Sardegna ad Abini, Fordongianus e da un
bellissimo esemplare di ignota località, conservata nel
Museo di Cagliari (*), sono di origine assai remote,
ritrovandosi in strati premicenei dell'Egeo (5), ma in
Sicilia appaiono nel ripostiglio di Molino del Salto, di
Modica, a Piazza Armerina, nella prima età del ferro,
ed in quello coevo di Monte Rovello, Allumiere (s).
Ma gli esemplari di Monte Sa Idda, nn. 12-14, fig.
assai robusti, con sporgenze grossolane, purè con-
nettendosi con quelli di Sicilia e delle Allumiere e con
altri della Irlanda e della penisola iberica, mostrano
un adattamento locale di un tipo più line, importato
e diffuso in Sardegna,, e die poi dette luogo a delle
forme peculiari all'isola, come quelle dateci da Monte
Sa Idda n. 15-18, lig. 9-12, di un'accetta a grossa spor-

genza con anello, tipo che io ritengo intermedio fra
quelle aculeate e quelle, più recenti, a doppio anello.
Pei' le forme aculeate del nostro ripostiglio una data
posteriore a quella assegnata ai ripostigli di Modica
e di Monte Koveto non può adunque fare difficoltà.

La, bella serie di ascio a cannone, nn. 31-40, figg. 21-28
sia, a bocca, circolare sia rettangolare, date da Monte
Sa Idda, sono una novità per la Sardegna, dove non
si erano presentate sinora e dove non si hanno forme
da fondere. I varii esemplari appartengono a tipi dif-
ferenti, ed il fatto che alcuni non sono finiti, sprovvisti
di taglio e mal riusciti, attesterebbe trattarsi di pro-
dot ti locali. L'ascia a cannone, diffusa in tutta l'Eu-
ropa cent l'ale, ina, eccezionale in Grecia, si presenta con
grandissima frequenza nell'Inghilterra, nella Francia
nella penisola Iberica, donde potrebbe supporsi im-
portata in Sardegna (x). Le forme presentate da Monte
Sa Idda si differenziano e sono tutte più recenti di
quelle di Castions di Strada (2), che è assai vicino al
tipo dell'ascia a cannone dell'età del bronzo e che si
allaccia anche nelle terramare : si accostano invece
a quella del ripostiglio siciliano di Molino del Salto
ed agli esemplari siciliani di Mazzarino, a quelli di Pie-
diluco e specialmente a quelle numerose, specie a
bocca rettangolare, del grande ripostiglio di S. Fran-
cesco di Bologna (3).

Ma per non ripeter l'amplissima bibliografia data
in proposito delle ascie a cannone dall'Orsi e dal De-
chelette (4), mi limito a ricordare che queste nostre
possono essere alquanto più recenti del limite cronolo-
gico dato dal ripostiglio di Modica (Xl-Xsec.) ed an-
che da quelle di S. Francesco di Bologna ; ma non bi-
sogna però scendere molto dopo a quel .limite perchè
tale forma di ascia, per quanto diffusa nello spazio,
lo fu per un tempo relativamente breve, come risulta
dai prospetti riassuntivi dati dal Dechelette, che ne
segnano la diminuzione e la scomparsa completa al-
l'età del bronzo III della classifica da lui seguita e
che corrisponde alla prima età del ferro della cronologia

(') Quagliati. Bullcii., A. XXIX. e. 11!». CI Dechelette, op. cil., II, 253; Evans, Age du oronze.

(-) Colini. Bull, cit.. A. XXVI, p. Ilo. (*) Pellegrini, Bull cit., A. XXXVII. p. 22.

(3) Pinza, op. cit., |i. 177. (3) Orsi, Bull, cit., A. XXVI, p. 49; Zannoni, Fonderia di

(4) Idem, [i. 170. Bologna, tav. XX, 1-10 ; Montelius. Civilis. prim. d'Italie, tav. 07.
(*) Athen. Mitthcil., 1886, Beilage, p. 24. («) Dechelette, ivi, p. 263eseg.; Orsi. BuU. cit.; A. XXVI,
(6) Colini. Bull, cit., A. XXVI, p. 114. p [69
 
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