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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 27.1921

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Gàbrici, Ettore: Ruderi romani scoperti alla Piazza della Vittoria in Palermo
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https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0109

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SCOPÈRTI ALLA PTAZZA DELL \ VITTÒRIA IN PALERMO

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tanti anch'essi marmo colorato (flg. 5). Nelle pareti un secondo cane che gli si fa innanzi ad ostacolargli

nord e ovest manca lo strato più profondo. la corsa. Il sopraggiungere dello inferocito animale

Il pavimento, scoperto il 30 settembre 1904, a mu- riempie di sgomento un arciere, che sta per volgersi

sdico bianco con tessere piccole, racchiude nel mezzo un alla fuga, mentre un cavaliere veloce insegue il cinghialo

grande rettangolo, contenente un magnifico musaico ed è presso a colpirlo della sua lancia (tav. IV).
(ni. 2,95 X 2,64) a tesserine di svariati colori, che rap- Parallela e simultanea si svolge a sinistra una scena

presenta una scena di caccia, inquadrata in una ricca terrificante. Uno dei xvvrjyot. la cui figura è distrutta

cornice con festoni pregevoli per il gusto, col quale vi all'infuori del piede sinistro, è venuto alle prese con

s'intrecciano piante, frutti, animali e maschere sceniche un grosso Icone, che si è rizzato sulle zampe posteriori

(tav. III). La soglia della sala è pavimentata a piccoli o lo addenta. Un cavaliere sopraggiunto in rapidissima

Fio.' 5.

rombi di marmo bianco, di ardesia e di pietra verdastra, eorsa è per trafiggere il leone ; ed un altro ancora, di

la cui combinazione forma, dei dadi. cui restano i soli svolazzi del manto, corre anch'egli

Disgraziatamente il musaico è inolio danneggiato in soccorso dell'uomo,
nella, parte centrale, che era la più rilevante; ma già La cornice di questo musaico consta di elementi

esso aveva dovuto subire dei restauri nei tempi antichi. vegetali, che formano un fascio, intorno al quale

poiché un gruppetto di tessere bianche, superstiti nel serpeggia un largo nastro: qua e là piccoli volatili,

bel mezzo dello stucco odierno, vale a, testimoniare, insetti e maschere sceniche simmetricamente disposte,

che il musaico, danneggiato dal calpestìo, venne in Essa forma la nota saliente di somiglianza coi musaici

quel punto supplito con uno strato di tessere bianche, campani della «scuola di Platone» del «genio di Bacco»

non sapendosi ridurre l'opera d'arte alla sua primiera delle «colombe» ecc., nei (piali i ricordi della vita e

essenza. dell'arte ellenistica traspaiono da tutte le parti.

Lo sfondo ha l'aspetto di un paesaggio rupestre L'arciere atterrito indossa una tunica manicata ed
qua e là interrotto da piccoli avvallamenti e animato ha il capo ricinto da un involucro, che non mi sembra
da alberi di grosso fusto. Su questo sfondo si sviluppa un cappuccio da cacciatore o da viandante (cucullus),
una scena di caccia (xvvrjyiov) emozionante (fig. 6). ma piuttosto quella copertura del capo (tiara) assai
Un cinghiale furibondo, con gli occhi fuori delle orbite caratteristica, dei soldati persiani nel « musaico di
e la irsuta cervice ha atterrato di già un primo cane, Alessandro». Il cane di muso grosso e di forme smi-
che giace sbattuto ed esanime al suolo, e puntando le stirate non ha il tipo snello dei segugi, ma quello appunto
zampe anteriori per terra, si appresta ad affrontare del molosso epirota, buono ad assalir tori e cignali, e che
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