DOI Artikel:
Gàbrici, Ettore: Ruderi romani scoperti alla Piazza della Vittoria in Palermo
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0110
R.WDE1U ROMAN]
196
non paventa i leoni (Opp. (Jyneg. 372 Kg.). E la testa
del cavaliere di sinistra non ci richiama essa ai ritratti
ellenistici, che fanno capo a quello di Alessandro e dei
suoi seguaci? Tali ravvicinamenti spero che mi si vor-
ranno concedere.
parificato ad Eraele, in quanto egli lotta col leone alla
pari, senza il vantaggio del cavallo, a quel modo ohe
Eraele è impegnato col leone in una stretta micidiale
sulle monete di Siracusa e sulla matrice di Agrigento
(Rizzo, in Rom. Mitt. XII, 1898).
Fio. 6.
Più ardita sarebbe la tesi di chi si facesse a dimo- La presenza dell'arciere in costume persiano nel illu-
strare, che questo musaico rappresenti una determinata saico di Palermo rafforzerebbe l'ipotesi che l'uomo in
eaccia; del resto egli troverebbe solido addentellato lotta col leone sia Alessandro il Grande in una scena
nella tradizione storica ed artistica del mondo greco. di caccia, dove una delle persone del sèguito vesta
È nota infatti la passione di Alessandro per la caccia in costume persiano, come sul noto sarcofago di Sidone,
al leone, la quale per poco non gli tornò fatale, quando Niente di più facile infatti, che nel periodo ellenistico
egli una volta trovavasi impegnato in una lotta corpo un artista, di genio abbia voluto trattare in una pit-
a corpo con la fiera, senza il pronto accorrere dell'amico tura, della (piale a noi non è giunta notizia, l'episodio
Cratere La memoria di questo episodio, consacrata a della caccia di Alessandro menzionato da Plutarco,
Delfi dall'arte di Lisippo e di Leocare, pervenne sino non altrimenti che il pittore Antiphilos aveva trattato
a noi per il noto passo di Plutarco (Alex. 40) e per il soggetto della caccia di Tolemeo 1 (Plin. XXXVI,
la stele di Messene. In quella stele l'eroe macedone è 138). Ma anche volendo sostenere la ipotesi del signi-
196
non paventa i leoni (Opp. (Jyneg. 372 Kg.). E la testa
del cavaliere di sinistra non ci richiama essa ai ritratti
ellenistici, che fanno capo a quello di Alessandro e dei
suoi seguaci? Tali ravvicinamenti spero che mi si vor-
ranno concedere.
parificato ad Eraele, in quanto egli lotta col leone alla
pari, senza il vantaggio del cavallo, a quel modo ohe
Eraele è impegnato col leone in una stretta micidiale
sulle monete di Siracusa e sulla matrice di Agrigento
(Rizzo, in Rom. Mitt. XII, 1898).
Fio. 6.
Più ardita sarebbe la tesi di chi si facesse a dimo- La presenza dell'arciere in costume persiano nel illu-
strare, che questo musaico rappresenti una determinata saico di Palermo rafforzerebbe l'ipotesi che l'uomo in
eaccia; del resto egli troverebbe solido addentellato lotta col leone sia Alessandro il Grande in una scena
nella tradizione storica ed artistica del mondo greco. di caccia, dove una delle persone del sèguito vesta
È nota infatti la passione di Alessandro per la caccia in costume persiano, come sul noto sarcofago di Sidone,
al leone, la quale per poco non gli tornò fatale, quando Niente di più facile infatti, che nel periodo ellenistico
egli una volta trovavasi impegnato in una lotta corpo un artista, di genio abbia voluto trattare in una pit-
a corpo con la fiera, senza il pronto accorrere dell'amico tura, della (piale a noi non è giunta notizia, l'episodio
Cratere La memoria di questo episodio, consacrata a della caccia di Alessandro menzionato da Plutarco,
Delfi dall'arte di Lisippo e di Leocare, pervenne sino non altrimenti che il pittore Antiphilos aveva trattato
a noi per il noto passo di Plutarco (Alex. 40) e per il soggetto della caccia di Tolemeo 1 (Plin. XXXVI,
la stele di Messene. In quella stele l'eroe macedone è 138). Ma anche volendo sostenere la ipotesi del signi-