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FIDIA IN ETRURIA

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Quanto rimane dello due quadrighe fidiache è però
sufficiente a farei capire l'origine di esse, ed i mezzi
a cui dovette ricorrere l'artista per farle entrare co-
munque - per accennarle, diciamo così - nei due estremi
spazi meno favorevoli del suo arditissimo quadro. Di
Helios non emergeva clic il busto con le redini in mano,
e lo stesso si deve pensare di Selene. L'autore del fron-
tone orientale del tempio di Zeus ad Olimpia pose le

con corsa di bighe tirate da cavalli quasi rampanti (1),
la maniera di rendere invisibili parti di figure nella va-
riata prospettiva di una scena, è un prodotto della mega*
lografia polignotea.e ad essa appunto aderisce Fidia (2).

Egli in fondo concepì la quadriga di Helios in modo
identico a quella che il pittore del famoso cratere del
Civico Museo di Bologna, con Teseo presso Anfitrite,
collocò pure a sinistra della sua composizione, e cioè

Fio. 5. — La quadriga di Helios sai cratere potignofceo di Bologna,
col unto di Teseo presso Anfitrite.

quadrighe di Pelope e di Enoinao presso i protagonisti,
nel punto centrale del mito e del quadro plastico ; Fidia
invece che aveva concepito di assegnare vasti e remoti
confini alla rappresentazione della nascita di Athena,
dovette usufruire dei punti più angusti del triangolo,
e in conseguenza ricorrere ad uno schema ed a certi
rivoluzionari principi di prospettiva, che noi siamo in
grado di controllare specialmente su taluni vasi-attici
che si riportano alla megalografia di Polignoto e com-
pagni. Se il tipo plastico dei cavalli impennati -analoghi
a quelli delle bighe di Athena e di Posidone sul fron-
tone occidentale-si riscontra già nella frisa del thesauro
dei Siphni a Delfi della fine del sec. VI'C), enei campo
della pittura ionica anche prima, come risalta da un
frammento di coperchio di un sarcofago da Clazomene,

(') Bourgnet, op. cit., pag. 79, lig. 25.

ad oriente in rapporto alla divinità che domina il
quadro (s). Di questa quadriga non si vedono infatti
che le teste dei cavalli e il busto del nume - auriga

f1) Murray, Terracotta sarcofagi, tav. I ; cfr. tipo analogo
alla tav. VI.

Cfr. anche il frammento di vaso a f. n. trovato pure a Clazo-
mene, in Athen. MiUhtil, 1898, tav. VI.

Ed a riscontro si può anche ricordare — sempre nell'ambito
della pittura ceramica — la corsa di carri riprodotta in Moti. Iusi..
X, tavv. 1V-V: nonché la corsa di bighe nella gara dei giuochi
funebri in onore di Patroclo, sul cratere Francois: Furtwangler-
(teichhold, (•riechischc Vasenmalerei, tavv. 11-12.

(2) Non si potrebbe, per esempio, far valere come un prece-
dente la figura di Euristeo seminascosta nel pithos per la paura,
all'apparire di Herakles conducente Cerbero, sull'hydria ceretana
riprodotta in Mini. Inst., VI, tav. XXXVI, e nell'altra ancora,
inedita della Collezione Castellani a Roma.

(3) Vedasi la bibliografia completa per questo celebre vaso
presso (i. Pellegrini, Catalogo dei vasi greei dipinti delle necropoli
felsinee, pag. 145 sgg., n. Ho:!.

La nostra flg. 5 è tolta dalla riproduzione edita dal Ghirar-
dini, in Mini. Inst. Supplenti., tavv. X X I- \ X 11.
 
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