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Galli, Edoardo: Fidia in Etruria
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.12551#0146
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FIDIA IN ETRURIA
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trionfante - quella di Per'.kìymenos, secondo il Korto -
si avanza da sinistra accompagnata da due vittorie
(o Lase?), e sotto di essa giace riverso un morto, sim-
bolo del combattimento avvenuto. In basso e da destra
invece una Lasa conduce i quattro cavalli - privi di
vivacità - dell' invisibile carro di Anfiarao. Gli animali
Quanto si è detto dell'urna volterrana, giova non
poco a sostenere e a chiarire il carattere del frontone ta-
lamoniese, il quale - per essere un'opera della scultura
templare - acquista un' importanza notevolissima nei
riguardi dell'indagine da noi istituita ; poiché mostra
un inconsapevole ritorno dell'arte provinciale ctrusca,
Fig. 17. — Urna volterrana in alabastro con la quadriga di Anfiarao a destra, parzialmente visibile,
nel momento di essere inghiottita dalla voragine.
emergono con tutto il collo e con parte del petto, e non più con le urne e con gli altri analoghi prodotti del-
sembra che siano in acqua anziché in un baratro del l'industria, bensì con un vasto quadro plastico coordi-
suolo (fig. 17). Ed è anche strano che sulla stessa nato alle leggi dell'architettura, alle schiette forme
linea, nel centro della rappresentazione, si veda un create in Grecia dalla fantasia senza limiti dei maestri
busto di Caronte-Tritone, con la parte inferiore del pittori sulla base di motivi preesistenti, e tradotte par-
corpo bifida, a guisa delle Scille. La Lasa sul davanti zialmente nel marmo da Fidia. - Il nostro gruppo in
emerge del pari dalla cintola in sii, un po' meno di quella terracotta pertanto è l'unico apografo plastico e stili-
analoga di Talamono. È indiscutibile che in questa stico - comechè alterato e variato a cagione del diverso
scena vi sia una fusione di vari clementi; ma a noi preme mito che deve esprimere - il quale si avvicini e ri-
soprattutto di notare che una simile disposizione di figure chiami la figurazione a destra sul frontone orientale
attinge-certo per interposti modelli, probabilmente va- del Parthenone. E ciò è un fatto che merita di venir
scolari-allo stile megalografico del V sec, e serba sempre posto in rilievo.
i segni dell'originaria grandiosità, nonostante la concen- Io credo inoltro che alla medesima concezione e
trazione imposta dallo spazio e l'esecuzione del rilievo, creazione di gruppi di cavalli crepuscolari, soccombenti,
sebbene accuratissima, pur sempre di portata industriale. debbano risalire i tipi isolati che-dopo il secolo V-
FIDIA IN ETRURIA
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trionfante - quella di Per'.kìymenos, secondo il Korto -
si avanza da sinistra accompagnata da due vittorie
(o Lase?), e sotto di essa giace riverso un morto, sim-
bolo del combattimento avvenuto. In basso e da destra
invece una Lasa conduce i quattro cavalli - privi di
vivacità - dell' invisibile carro di Anfiarao. Gli animali
Quanto si è detto dell'urna volterrana, giova non
poco a sostenere e a chiarire il carattere del frontone ta-
lamoniese, il quale - per essere un'opera della scultura
templare - acquista un' importanza notevolissima nei
riguardi dell'indagine da noi istituita ; poiché mostra
un inconsapevole ritorno dell'arte provinciale ctrusca,
Fig. 17. — Urna volterrana in alabastro con la quadriga di Anfiarao a destra, parzialmente visibile,
nel momento di essere inghiottita dalla voragine.
emergono con tutto il collo e con parte del petto, e non più con le urne e con gli altri analoghi prodotti del-
sembra che siano in acqua anziché in un baratro del l'industria, bensì con un vasto quadro plastico coordi-
suolo (fig. 17). Ed è anche strano che sulla stessa nato alle leggi dell'architettura, alle schiette forme
linea, nel centro della rappresentazione, si veda un create in Grecia dalla fantasia senza limiti dei maestri
busto di Caronte-Tritone, con la parte inferiore del pittori sulla base di motivi preesistenti, e tradotte par-
corpo bifida, a guisa delle Scille. La Lasa sul davanti zialmente nel marmo da Fidia. - Il nostro gruppo in
emerge del pari dalla cintola in sii, un po' meno di quella terracotta pertanto è l'unico apografo plastico e stili-
analoga di Talamono. È indiscutibile che in questa stico - comechè alterato e variato a cagione del diverso
scena vi sia una fusione di vari clementi; ma a noi preme mito che deve esprimere - il quale si avvicini e ri-
soprattutto di notare che una simile disposizione di figure chiami la figurazione a destra sul frontone orientale
attinge-certo per interposti modelli, probabilmente va- del Parthenone. E ciò è un fatto che merita di venir
scolari-allo stile megalografico del V sec, e serba sempre posto in rilievo.
i segni dell'originaria grandiosità, nonostante la concen- Io credo inoltro che alla medesima concezione e
trazione imposta dallo spazio e l'esecuzione del rilievo, creazione di gruppi di cavalli crepuscolari, soccombenti,
sebbene accuratissima, pur sempre di portata industriale. debbano risalire i tipi isolati che-dopo il secolo V-