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grom \

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.'tarsi più da presso, nel chiudere il presente studio, al
cittadino pompeiano che, per il possesso della groma
e degli altri strumenti accessorii da lui adoperati,
già conosciamo quale mensor agrarius. Faremo appello,
come di solito, alla superstite propaganda elettorale
limitatamente alle pareti esterne della taberna: e non
invano, perchè tre fra i parecchi programmi elettorali,
che l'uno sopra o dopo l'altro furono tracciati, in succes-
sivi periodi di lotte municipali, sul primo tratto del pi-
lastro destro della bottega ('), ci forniranno monche sì,
ma importanti nozioni sul nome e sulle occupazioni del
nostro uomo.

L'uno dei detti programmi, interamente distrutto
nella sua metà sinistra,

1) [?.....] IiufllHl (*)

[?....] s Verus rogai <31

ci conserva il cognomen soltanto, Verus, del cittadino
che ci interessa, del cui gentilizio purtroppo non avanza
che la sola finale s : ma tale cognome, di pretta lati-
nità, e proprio di molte distinte famiglie pompeiane (*),
ci attesta almeno che il nostro mensor era di origine
ingenua, molto probabilmente.

Del secondo programma, ridotto ad un ben misero
avanzo, perdutosi tanto il nome del candidato, quanto
l'appello a Vero di votare per quello [Vere fac], resta
unicamente la promessa finale che, in compenso, a tempo
opportuno, il candidato voterebbe per lui (5) :

2) ..........

[Vere fac~], et Me te facel (e).

Un frammento così mutilo, tuttavia, ci dice che il
nostro mensor si tenevi lutfaltro che in disparte nelle

t1) Vedi pianta, lìg. 2.

(2) Non è consentito proporre un supplemento certo del gen-
tilizio del candidato, perchè di candidati distinti col cognomen
Rnfus se ne conoscono finora cinque : G. I. L., IV, indices., p.
773 : Gavius, Marius, Xaevius, Popidius e Pupius.

(3) Xot. d. se, 1912, p. 190.

(*) Alleva, Apuleio,, Claudia, Granili. Herennia, Oculatia,
Pallida, Rustia, Sextilia, Saettili. Tussidia. Yeltia (C. I. L.,
index cagnoni., voi. IV, p. 754 : voi. X. p. 101)4).

(*; Xot. d. se. 1912, p. 189.

(•) Per la foratala rogandi, fai;, et ille te fncìet, frequente nei
programmi elettorali, cfr. C. I. L.. IV, indices, p. 773. Altri
esempi ricorrono in Xot. d. se., rapporti mensili di Pompei, dal
1910 in poi.

competizioni elettorali, che anzi era nota la sua aspi-
razione, in un prossimo avvenire, agli onori mu-
nicipali.

Il terzo programma il quale, a due anni di distanza
dallo scavo digli ambienti, potè in prima essere scorto,
e dappoi esser letto per buona fortuna in tutte le sue
parti, previa l'accurata abrasione di una mano di calce
su cui si stendeva un più recente titolo dipinto, suona
così (*) :

3) M(a)r(cel)l(u)m.

IIvir(um) iter(um), ■ Faber,
vigilia et roga, d(ignum) r(e)p(ublica), o(ro) u(t) f(acias) (*);

e, mentre accentua in Vero la qualità a noi già nota di
fervido lottatore nelle campagne elettorali, con l'appello
che gli rivolge, roga et vigila, in prò', s'intende, del can-
didato Marcello, lo invoca, e ciò è per noi sommamente
interessante, non più per nome (Vere), ma per la con-
dizione sociale, faber, offrendoci così un'ultima nozione,
che cioè il nostro agrimensore, Vero, era un fabbro.

Non è detto, perchè lo scriptor del 3° programma non
ebbe alcuna ragione di specificare, a quale speciale fra le
tante e così varie categorie di fabri(*) appartenesse Vero;
e ciò tanto più è da lamentare, in quanto con poco pro-
fitto ci volgiamo alla suppellettile qui raccolta per iden-
tificare l'indispensabile termine di specificazione che mo-
difichi l'indefinito appellativo faber: quella suppellet-
tile è molto abbondante, ma è troppo varie, per darci
in proposito una orientazione almeno probabile. Unico
elemento, degno certamente di considerazione, resta la
simultanea scoperta di ben nove oinoehoai di bronzo,
di varie dimensioni, raccolte presso la soglia del vano
d'ingresso della bottega (4), ad attestare che Odetto va-
sellame, troppo abbondante per gli usi di una famiglia
sola, fosse ivi in vendita, forse disposto in appositi pal-
chetti di legno, e messo in mostra sulla soglia dell'in-
gresso. Ma ciò sarebbe poco per un faber aerarius,

(!) Xot. d. se, 1914, p. 154.

(2) Tenuto conto della presenza dell'appello diretto a Vero
« roga et vigila », sembra da preferirsi il supplemento adottato
a quello indeterminatamente rivolto a chiunque leggesse : « o(ro)
v(os) f(aciatis), irrigiditosi nel nesso ovf, come è ben noto.

(3) Cfr. Dessau, Inser. sei, dal n. 7682 al n. 7727 ; Pauly-
Wissowa, Realencycl., s. v. « faber. «

(*) Travamento dei giorni 1 e 2 maggio 1912 : Xot. d. se,
1912 sotto le date indicate.
 
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