Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (28.1922)

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il tempio di giove olimpico in agrigento

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babilità clie l'edifizio fosse stato appunto progettato
per il suo coronamento e la copertura nel modo che
qui si vede.

I risultati sicuri sono quelli contenuti nei termini
vaghi che solo la parola può segnare.

Su di una magnifica piattaforma — il crepidoma —
costrutta di solidi pezzi, dobbiamo immaginare l'antico
tempio, massa compatta, chiusa insolitamente tutto
all'intorno dall'alto muro continuo, interrotto dalle
mezze colonne profondamente ombrate di scanelature

e preparate dalle loro basi peculiari. La gradinata sul
lato orientale dava accesso, forse per due porte che si
aprivano fra le coppie angolari delle colonne pilastro,
ai chiusi corridoi, xuv r ioì ntginaroi, involgenti l'am-
pio e solenne corpo ipetrale, grandioso atrio scoperto di
cui tutto all'intorno atlanti e cariatidi sostenevano
- incastrati nei pilastri - il coronamento. E l'ultima
regione in fondo di quest'atrio, delimitata da un muro
trasversale con una porta in mezzo, costituiva il vero
naos, il snuda sanctorum con la statua forse dell'Olimpio.

Biagio Pace.