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Bendinelli, Goffredo: Il monumento sepolcrale degli Aureli al Viale Manzoni in Roma
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11, MONUMENTO SEPOLCRALE DEGLI AURELI
1 due gruppi di figure descritti, con in mezzo il
telaio, risaltano sull'intonaco bianco della, parete:
sfondo bianco convenzionale, che appunto come tale
potrebbe essere impiegato a significare anche una
scena di interno, ira che si tratti appunto di una scena
di interno ci è chiara mente indicato da tutto il com-
plesso paesaggio che fa da cornice alla scena, compresa
nella superficie di un trapezio. La scenografia esterna
incomincia a sinistra, con un albero di alto fusto, a
noi nascosto nella parte inferiore del tronco, la quale
cade nella zona delle incrostazioni, e visibile nella, parte
più elevata, con le ramificazioni minori fronzute sino
a toccare l'estremo limite della lunetta. Un altro
albero di alto fusto, contorto e ramificato, si vede sor-
gere a, un piano più elevato. Allato a questo sorge una
rustica casa di abitazione, di forma più alta che larga,
con tetto a doppio spiovente, disegnato di scorcio, e
facciata principale con porta rettangolare protetta da
una tettoia. La (piale sporge in modo notevole, com-
posta non si vede se di tavole e travi di legno oppure
di larghe tegole riunite da embrici. Al di sopra della
tettoia, una finestrella pei- la cameretta superiore.
Di fronte alla, casa color mattoni» sta, come se fosse
uscita dalla porta, una figura, di donna tunicata, la,
quale muove verso destra, in direzione di una vasca di
forma rettangolare, allungata, in cui si versa un ab-
bondante «'etto d'acqua uscente dal muro di fondo
della vasca. In un piano più basso, tale che viene a toc-
care restremo limite inferiore del quadro, in prossimità
dell'interno, è poi tutto un gregge numeroso e variato
di bestiame grosso, che pascola e meriggia liberamente
all'aperto.
Il gregge, nel quale il pittore, con brevi tocchi
da maestro, ci ha saputo rivelare tutta la, sua, pas-
sione e la sua virtuosità di animalista, incomincia
a sinistra, con una figura di animale bovino veduto
di scorcio, eretto sulle quattro zampe. Segue un asi-
nelio di profilo a destra, distinto pel mantello nero
e per le mascelle aperte largamente ad un raglio so-
noro. Un animale cornuto di non grande mole, un
montone, giace al suolo là presso disteso, immerso nel
sonno, mentre una figura di dromedario con runica
gibbosità di una evidenza assoluta, tiene le zampe
piegate al suolo e il muso eretto rivolto a sinistra.
Una capra, meravigliosamente disegnata, è dietro il
dromedario, girando il collo graziosamente di fronte,
mentre ai piedi di quella un'altra capretta si è rove-
sciata, al suolo, con le zampe in aria. Più oltre è
disegnata in iscorcio, quasi di fronte, la figura di
un bove, il quale torce il muso un poco a, sinistra.
Quindi una, capra, o pecora, di pelame scuro, muove
lentamente verso sinistra, mentre al di là di questa,
come in un secondo piano, è un cavallo il quale pro-
cede in senso contrario, allungando il collo. Segue
un animale bovino, di pelame scuro, giacente nel ter-
reno e al di là di questo un altro eretto nelle quattro
zampe a destra. Vengono ultimi un animale equino
giacente al suolo, nel sonno, con le zampe completa-
mente distese, e dopo di cpiesto una capretta brucante.
Al termine della, sfilata del gregge è rappresentata
ima casetta, rustica, del tipo di quella precedentemente
descritta, disposta in maniera che se ne distingue la
facciata e il lato destro. Il tetto è anche qui a dop-
pio spiovente, ma disposto in modo che la linea di
displuvio è non già parallela, come nel primo caso,
bensì normale alla, facciata, ha porta al piano terreno è
anello qui protetta da una tettoia a spiovente, con inte-
laiatura sorretta alle estremità da, due mensole ricurve,
che sembrano ferro piuttosto che legno. Al di sopra
della tettoia una piccola finestra è quella che dà luce
all'unica, camera superiore della casetta. All'estremo
angolo destro del quadro la pittura doveva in origine
ancora continuare con qualche altro particolare desti-
nato ad accentuare il colore rustico della scena, ma
la pittura ò da questa parte troppo annerita perchè
si possa sperare di ricavarne alcunché di preciso.
Tra le due casette rustiche, le quali sembrano li-
mitare, nel senso della larghezza, le dimensioni del
quadro, si svolge, nell'ultimo piano di questo, una
scenografia paesistica in lontananza, con la veduta
di un'ampia porta urbica al centro, aperta su di un
muro di cinta, con edifici di abitazione disposti su di-
versi piani a destra e a sinistra della porta, e anche
al di sopra di questa. L'edificio a destra presenta vi-
sibilmente una fila di porte e non meno di due ordini
di finestre: A sinistra della porta urbica e delle case
si ergono due alberi fronzuti di alto fusto, indicanti,
nel colore verde chiaro in cui sono dipinti, la lonta-
nanza, alla quale debbono essere supposti.
Le scene figurate sin qui descritte si dispongono
quindi lungo le pareti del Cubicolo secondo l'ordine
indicato nel grafico dimostrativo a fig. 31.
11, MONUMENTO SEPOLCRALE DEGLI AURELI
1 due gruppi di figure descritti, con in mezzo il
telaio, risaltano sull'intonaco bianco della, parete:
sfondo bianco convenzionale, che appunto come tale
potrebbe essere impiegato a significare anche una
scena di interno, ira che si tratti appunto di una scena
di interno ci è chiara mente indicato da tutto il com-
plesso paesaggio che fa da cornice alla scena, compresa
nella superficie di un trapezio. La scenografia esterna
incomincia a sinistra, con un albero di alto fusto, a
noi nascosto nella parte inferiore del tronco, la quale
cade nella zona delle incrostazioni, e visibile nella, parte
più elevata, con le ramificazioni minori fronzute sino
a toccare l'estremo limite della lunetta. Un altro
albero di alto fusto, contorto e ramificato, si vede sor-
gere a, un piano più elevato. Allato a questo sorge una
rustica casa di abitazione, di forma più alta che larga,
con tetto a doppio spiovente, disegnato di scorcio, e
facciata principale con porta rettangolare protetta da
una tettoia. La (piale sporge in modo notevole, com-
posta non si vede se di tavole e travi di legno oppure
di larghe tegole riunite da embrici. Al di sopra della
tettoia, una finestrella pei- la cameretta superiore.
Di fronte alla, casa color mattoni» sta, come se fosse
uscita dalla porta, una figura, di donna tunicata, la,
quale muove verso destra, in direzione di una vasca di
forma rettangolare, allungata, in cui si versa un ab-
bondante «'etto d'acqua uscente dal muro di fondo
della vasca. In un piano più basso, tale che viene a toc-
care restremo limite inferiore del quadro, in prossimità
dell'interno, è poi tutto un gregge numeroso e variato
di bestiame grosso, che pascola e meriggia liberamente
all'aperto.
Il gregge, nel quale il pittore, con brevi tocchi
da maestro, ci ha saputo rivelare tutta la, sua, pas-
sione e la sua virtuosità di animalista, incomincia
a sinistra, con una figura di animale bovino veduto
di scorcio, eretto sulle quattro zampe. Segue un asi-
nelio di profilo a destra, distinto pel mantello nero
e per le mascelle aperte largamente ad un raglio so-
noro. Un animale cornuto di non grande mole, un
montone, giace al suolo là presso disteso, immerso nel
sonno, mentre una figura di dromedario con runica
gibbosità di una evidenza assoluta, tiene le zampe
piegate al suolo e il muso eretto rivolto a sinistra.
Una capra, meravigliosamente disegnata, è dietro il
dromedario, girando il collo graziosamente di fronte,
mentre ai piedi di quella un'altra capretta si è rove-
sciata, al suolo, con le zampe in aria. Più oltre è
disegnata in iscorcio, quasi di fronte, la figura di
un bove, il quale torce il muso un poco a, sinistra.
Quindi una, capra, o pecora, di pelame scuro, muove
lentamente verso sinistra, mentre al di là di questa,
come in un secondo piano, è un cavallo il quale pro-
cede in senso contrario, allungando il collo. Segue
un animale bovino, di pelame scuro, giacente nel ter-
reno e al di là di questo un altro eretto nelle quattro
zampe a destra. Vengono ultimi un animale equino
giacente al suolo, nel sonno, con le zampe completa-
mente distese, e dopo di cpiesto una capretta brucante.
Al termine della, sfilata del gregge è rappresentata
ima casetta, rustica, del tipo di quella precedentemente
descritta, disposta in maniera che se ne distingue la
facciata e il lato destro. Il tetto è anche qui a dop-
pio spiovente, ma disposto in modo che la linea di
displuvio è non già parallela, come nel primo caso,
bensì normale alla, facciata, ha porta al piano terreno è
anello qui protetta da una tettoia a spiovente, con inte-
laiatura sorretta alle estremità da, due mensole ricurve,
che sembrano ferro piuttosto che legno. Al di sopra
della tettoia una piccola finestra è quella che dà luce
all'unica, camera superiore della casetta. All'estremo
angolo destro del quadro la pittura doveva in origine
ancora continuare con qualche altro particolare desti-
nato ad accentuare il colore rustico della scena, ma
la pittura ò da questa parte troppo annerita perchè
si possa sperare di ricavarne alcunché di preciso.
Tra le due casette rustiche, le quali sembrano li-
mitare, nel senso della larghezza, le dimensioni del
quadro, si svolge, nell'ultimo piano di questo, una
scenografia paesistica in lontananza, con la veduta
di un'ampia porta urbica al centro, aperta su di un
muro di cinta, con edifici di abitazione disposti su di-
versi piani a destra e a sinistra della porta, e anche
al di sopra di questa. L'edificio a destra presenta vi-
sibilmente una fila di porte e non meno di due ordini
di finestre: A sinistra della porta urbica e delle case
si ergono due alberi fronzuti di alto fusto, indicanti,
nel colore verde chiaro in cui sono dipinti, la lonta-
nanza, alla quale debbono essere supposti.
Le scene figurate sin qui descritte si dispongono
quindi lungo le pareti del Cubicolo secondo l'ordine
indicato nel grafico dimostrativo a fig. 31.