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LA PAN10I1INA
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e leggermente panciuta e quindi con un po' di rien-
tranza in prossimità dell'orlo, il quale è svasato ed as-
sottigliato. Le pareti sono uniformi, generalmente
d'impasto nerastro, coperto da sottile strato di ingab-
biatura che alle volte si stacca in esili squamette. E
. Fio. 7 - Va
Sezione di olletta in parte ricostruita.
iDalla scoperta casuale del 1902).
munita di due anse a nastro, a piccolo foro e situate
circa a metà dell'altezza.
Fig. 8 - Alto cm. 16,5.
La linea punteggiata sull'orlo, indica la parte del vaso
quivi mancante.
(Dalla scoperta casuale del 1902).
Il vaso fig. 8 (Beri) è di forma globulare : la
parte superiore si restringe per formare l'orifizio in
prossimità del quale le pareti leggermente diventano
diritte. È provveduto di due anse ad anello con occhio
piuttosto stretto, con nastro a sezione circolare e
solidamente attaccato alle pareti del recipiente. L'im-
pasto 6 bigio-nerastro, a superfici abbastanza levi-
gate ; ma non è in troppo buono stato di conserva-
zione, mancando di una parte di parete (nella figura
è tratteggiata). Alto cm. 16,5; diametro cm. 12.
Monumenti Antichi — Vol. XXIX,
Vasi di uso incerto.
Di uso incerto sono per me gli esemplari che verrò
ora descrivendo.
Fig. 9 - Alto cm. 14.
(Dalla scoperta casuale del 1902).
Il vaso rappresentato alla fig. 9 (Bert.) ha la forma
tronco-conica rovesciata a pareti leggermente curve.
Il labbro è accentuato e si riversa all'infuori dando
luogo ad una gola tra esso ed il corpo del vaso. Sulla
Fig. 10 - Alto min. 55.
(Dalla scopeita casuale del 1902).
zona di massima espansione sono situati quattro
bitorzoletti, profondamente bipartiti, a scopo deco-
rativo, in posizione tra loro diametralmente opposta.
È privo di anse. L'esecuzione è molto accurata. È
alto cm. 14.
Alcuni altri frammenti di vasi (Bert.) non sono
mai stati cotti al fuoco. Hanno pochissima consi-
stenza, sono di color chiaro ed hanno tutti i caratteri
della creta essiccata solo ai raggi del sole. L'argilla,
di per se pura e decantata, è stata mescolata inten-
zionalmente con minutissimi granellini bianchi (forse
di gesso oppure di concrezione calcarea) per dare
maggior consistenza ed anche leggerezza al fittile.
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e leggermente panciuta e quindi con un po' di rien-
tranza in prossimità dell'orlo, il quale è svasato ed as-
sottigliato. Le pareti sono uniformi, generalmente
d'impasto nerastro, coperto da sottile strato di ingab-
biatura che alle volte si stacca in esili squamette. E
. Fio. 7 - Va
Sezione di olletta in parte ricostruita.
iDalla scoperta casuale del 1902).
munita di due anse a nastro, a piccolo foro e situate
circa a metà dell'altezza.
Fig. 8 - Alto cm. 16,5.
La linea punteggiata sull'orlo, indica la parte del vaso
quivi mancante.
(Dalla scoperta casuale del 1902).
Il vaso fig. 8 (Beri) è di forma globulare : la
parte superiore si restringe per formare l'orifizio in
prossimità del quale le pareti leggermente diventano
diritte. È provveduto di due anse ad anello con occhio
piuttosto stretto, con nastro a sezione circolare e
solidamente attaccato alle pareti del recipiente. L'im-
pasto 6 bigio-nerastro, a superfici abbastanza levi-
gate ; ma non è in troppo buono stato di conserva-
zione, mancando di una parte di parete (nella figura
è tratteggiata). Alto cm. 16,5; diametro cm. 12.
Monumenti Antichi — Vol. XXIX,
Vasi di uso incerto.
Di uso incerto sono per me gli esemplari che verrò
ora descrivendo.
Fig. 9 - Alto cm. 14.
(Dalla scoperta casuale del 1902).
Il vaso rappresentato alla fig. 9 (Bert.) ha la forma
tronco-conica rovesciata a pareti leggermente curve.
Il labbro è accentuato e si riversa all'infuori dando
luogo ad una gola tra esso ed il corpo del vaso. Sulla
Fig. 10 - Alto min. 55.
(Dalla scopeita casuale del 1902).
zona di massima espansione sono situati quattro
bitorzoletti, profondamente bipartiti, a scopo deco-
rativo, in posizione tra loro diametralmente opposta.
È privo di anse. L'esecuzione è molto accurata. È
alto cm. 14.
Alcuni altri frammenti di vasi (Bert.) non sono
mai stati cotti al fuoco. Hanno pochissima consi-
stenza, sono di color chiaro ed hanno tutti i caratteri
della creta essiccata solo ai raggi del sole. L'argilla,
di per se pura e decantata, è stata mescolata inten-
zionalmente con minutissimi granellini bianchi (forse
di gesso oppure di concrezione calcarea) per dare
maggior consistenza ed anche leggerezza al fittile.
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