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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 29.1923

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Ugolini, Luigi M.: La Panighina: fonte sacra preistorica
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https://doi.org/10.11588/diglit.12553#0285
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525

LA PANIGIIINA

526

In frammento di vaso, l'orse cipolliforme, è prov-
veduto di due cordoncini rilevati, posti l'uno accanto
all'altro ed in senso verticale.

Invece in posizione orizzontale è il cordoncino (o
bugnetta schiacciata) di cui è provveduto il fram-

Fio. 31 -

(Dalla scoperta cagnaie del 1902).

mento fi»'. 31 (Beri). Esso trovasi sulla carena, (clic
è piuttosto accentuata) di un vaso biconico ma a
pareti un po' panciute.

Fio. 32 - %

(Dalla scoperta casuale del 1902).

Alla classe delle bugnette ornamentali vanno ag-
giunti i dentelli che abbiamo già visto sull'orlo del
boccale sez. 26 A, e quelli che ha pure un altro fram-
mento di boccale nel quale però essi sono situati ac-
canto all'attacco inferiore dell'ansa.

Vi sono infine dei motivi che possono essere clas-
sificati tanto coinè ornamenti a rilievo, quanto come
ornamenti ad impressione.

Alludo ai listelli a nastro delle anse a grande svi-
luppo, i quali o hanno i margini un po' sollevati,

dando così luogo ad un canale intermedio, o sono
percorsi da due solchi che originano Ire cordoni
(vedi fig. 25).

Si discosta da tutti i precedenti tipi di decorazione
quello del frammento di boccale fig. 32 (Beri). È esso
a guisa di losanghe poste l'ima accanto l'altra, con le
linee graffite dopo una buona essiccazione del vaso
se non addirittura dopo la cottura.

Materiale vario.

E uscito pure dal « pozzo rosso » altro materiale.

Legname. f)i interesse capitale per la sco-
perta è la conservazione di qualche parte del tubo
di legno che il Santarelli nella descrizione del rinve-
nimento (da me riportata alla col. 500) chiama «grosso
ceppo d'albero vuoto ».

Tali pezzi di « ceppo » sono, a dir vero, assai pic-
coli, ma altrettanto importanti; e perciò alla fig. 33
('Beri.) presento la riproduzione del maggiore di essi,
che è abbastanza ben conservato.

Lo spessore può dirsi costante ; le superfici sono
ben livellate ; non appaiono i colpi d'ascia, forse
perchè fu eseguito un ulteriore lavoro di lisciamento.
Interessante notare pure che ad un'estremità (quella
in alto nella fig. 33) si nota un lavoro di regolariz-
zazione; è quindi evidente che il frammento, anche in
origine, da questa parte aveva fine. Non si può dire
altrettanto per l'altra estremità, che è corrosa.

Le fibre del legno vanno nel senso della lunghezza
del frammento. Appartiene a legno d'olmo.

Queste sono le dimensioni : lunghezza cm. 47 :
larghezza massima cm. 13 ; spessore cm. 4,5.

Altro pezzo di « ceppo » più grande del precedente.
Lo spessore non si mantiene costante : ma si assot-
tiglia poiché da cm. 4 esso scende gradatamente a
cm. 23.

Anche per questo pezzo si ha una sola fine con-
servata beni1 ; 1' altra è deteriorata dall' infradicia-
mento e non se ne può con sicurezza determinare la
lunghezza.

Altri frammenti sono assai più piccoli e di spes-
sore diverso l'uno dall'altro.

La fig. 34 (Bert.) rappresenta un pezzo di palo.
Strano è lo stato di conservazione, che appare anche
dalla figura. Esso è il maggior palo che si sia conservato.
 
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