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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

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Pernier, Luigi: Tumulo con tomba monumentale al sodo presso Cortona
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https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0080
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tumulo con tomba monumentale al sodo presso cortona

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sciente, razionale e sicuro. La utilità di questa sco-
perta divien manifesta nelle tombe d'Orvieto, dove
permette di ridurre la grandezza dei blocchi che, per
La resistenza della chiave di volta, rimangono in piano,
sicuri al loro posto, non meno degli enormi blocchi
• delle più antiche volte ad aggetto.

E una volta raggiunto tale progresso, che attesta
la forza del principio del mutuo contrasto dei blocchi,
si può dire raggiunto anche il sistema della volta
vera con tutti blocchi cuneati. Il graduale passaggio
alla volta a cunei ci è attestato dalla disposizione di
un arco sulla porta d'ingresso a una tomba del ter-
reno Mancini, in Orvieto W.

Un ulteriore progresso credo che sia rappresentato
dalla copertura della c. d. Tanella di Pitagora, a Cor-
tona (2>, dove i blocchi cuneati sono tanto lunghi che
servono, non più per formare l'arco di una porta, ma
per coprire un intero vano rettangolare. La volta qui
non s'è liberata ancora dagli appoggi laterali; alla
Tanella due mezzi dischi di pietra sorreggono le estre-
mità dei blocchi cuneati, come al Sodo le sporgenze
dei timpani servono di sostegno alle spalle della volta.

Ma la volta vera, a conci multipli e di minori
dimensioni, tenuti a posto solo dal mutuo contra-

(1) Durm, Die Baukunst der Etnisker, fig. 53.

(2) Mirri, in «Monitore tecnico», XXIV, p. 294 e Proce-
dimenti costruttivi, pp. 12, 59 e seg. con tavola a p. 60 (pianta
e sezione); Neppi Modona, op. cit., tav. VI.

(3) Dennis, op. cit., II, p. 400 e seg. ; Neppi Modona, op. cit.,
fig. 5 e tav. IV b. Cfr. anche la volta al terreno della casa Ce-
rulli-Diligenti, ivi, tav. IV a.

(4) Dennis, op. cit., II, p. 450 e segg.; Durm, op. cit., p. ;i
e segg. fig. 52.

(5) Dennis, op. cit, II, p. 338 e segg., Durm, op. cit. fig. 51 ;
Bargagli-Petrucci, Montepulciano, ecc., in « Italia artistica »,
31, P- 124-

(6) Galli, in «Notizie degli Scavi», 1908, p. 317 e segg.,
figg- 3-5-

(7) Contini, in «Notizie degli Scavi», 1922, p. 106 e segg.,
fig. 3; Galli, in «Notizie degli Scavi», 1924, p. 322 e segg.,
fig. 2; Cultrera, in «Notizie degli Scavi», 1916, p. 3 e segg.,
figg- 3 e 4-

(8) Garroni, op. cit, p. 104. Il Garroni tendeva, in generale,
ad abbassare le date dei monumenti da Ini studiati, cominciando
da quelle delle camere della Pietrera, le quali, secondo più at-
tendibili calcoli (Karo, op. cit., p. 154), possono appartenere
piuttosto alla metà che alla fine del sec. vii a. C. Lo stesso

sto, comparisce, credo a breve distanza di tempo,
nel rudero del palazzo Cecchetti a Cortona CT, nel
c. d. tempio di S. Manno, presso Perugia W, e nelle
tombe con volta a botte del territorio chiusino e pe-
rugino (deposito del Granduca e di Vigna Grande (5);
tombe di Chianciano e di Vaiano C6'; di Sagraia presso
Pi eggio, di Faggeto e di Bettona W ).

Giustamente si è riconosciuto pertanto (8> che l'uso
della volta vera in Etrurià non fu importato dall'Oriente,
dove essa ha applicazioni sporadiche, come in Egitto &\
o di diversa natura, per l'uso dei mattoni, come in
Assiria (10>, restando senza seguito all'epoca della ci-
viltà minoico-micenea, ma rappresenta lo sviluppo lo-
gico e graduale di un procedimento architettonico
dell'Etruria stessa, il quale muove dalla scoperta e dal-
l'applicazione della chiave di vòlta (•*).

In questo senso gli Etruschi si possono ritenere
inventori della volta. E in tale rapporto si afferma
l'importanza della tomba del Sodo per la storia del-
l'architettura etrusca, importanza non minore di quella
che ha la tomba reale d'Lsopata, in Creta, per l'ar-
chitettura dei paesi del Mediterraneo orientale durante
il fiorire della civiltà minoico-micenea.

Luigi Pernier.

dicasi delle tombe di Montecalvario, della Regolini-Galassi, della
Campana che riterrei più antiche di alcuni decenni che non cre-
desse il Garroni.

Recenti scoperte permettono poi di fare qualche aggiunta
e correzione all'elenco dei monumenti a volta in Etruria, dato
dal Garroni come conclusione del suo pregevole studio :

a) La tomba di Populonia (Garroni, loc. cit., p. 95, n. 11),
la quale secondo gli studi del Minto (Populonia, p. 28) risale
al vii e non al v sec. a. C, deve annoverarsi tra le volte ad ag-
getto su pianta circolare, al pari delle camere della Pietrera.

b) Tra le false volte a cupola sono da aggiungere quelle
delle altre tombe scoperte dal Minto a Populonia stessa con gli
scavi dal 1913 in poi (Minto, Populonia, p. 29 e segg.).

c) Tra le volte vere possiamo ora annoverare anche quelle
delle tombe di Sagraia, di Faggeto e di Bettona ricordate qui sopra.

(9) Perrot-Chipiez, Hisloire de Vari, I, pp. 114, 530 e
segg., Breasted, A history of Egypt, 1921, fig. 47.

(10) Perrot-Chipiez, Histoire de Vari, II, p. 231 e segg.,
Percy S. P. Handcock, Mesopotamian archaeology, London 1912,
p. 170 e Morris Jastrow, The Civilisalion of Baby'.onia and As-
syria, Philadelphia, 1915, p. 378 e segg., tav. XL, 2.

(11) Per l'invenzione e l'applicazione della chiave di vòlta
in costruzioni elleniche, v. Noack, op. cit., p. 97 e segg., tav. 129.
 
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