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CLVSIVM. - RICERCHE ARCHEOLOGICHE E TOPOGRAFICHE SU CHIUSI
Da Montollo non si ha notizia di altri materiali.
Ne provengono due limette recanti le iscrizioni C. 1. E.,
I433/M34-
Dalla Querce al Pino si ha memoria, tra le per-
sone del luogo, di diverse tombe scoperte in vario
tempo Da una tomba con ricca suppellettile di buc-
cheri tardi proviene un interessante esemplare di pseudo
bucchero verniciato e dipinto, della collez. Casuccini
(fig. 46). La forma e la decorazione è quella dei buc-
cheri pesanti di tipo tardo (fine del sec. iv). Esso è
tutto verniciato di color verde oliva ; gli spicchi nel
basso del ventre e le pennellate sul collo sono alter-
nativamente a colore rosso e azzurro (alt. 0.45). Fu
trovato entro un nicchiotto nella spalletta del « dromos»,
insieme ad altri vasi di forma analoga, ma di argilla
rossa senza traccia di colore (2).
Sempre nella zona di Querce al Pino presso la
località Fontepinella, fu trovato un sepolcro di epoca
romana formato da due loculi, chiusi con tegoli. In
uno di questi si trovò una umetta con iscrizione:
ANNIA • L • CON • .
Suppellettile: uno specchio; una lucerna di bronzo ;
una boccia di vetro con catenella di bronzo per essere
appesa ; otto unguentari di vetro ; un piattello di breccia
verde africana. Nell'altro loculo una umetta di marmo
elegante in forma di tempietto con pilastri dorici sca-
nalati, duplicati agli angoli e acroteri a palmette. Fra
il cornicione e la porta un grande cartello che doveva
recare l'iscrizione, resa illeggibile, o non mai segnata. Il
nome però del defunto era dato dal tegolo di chiusura :
A • VENSIVS • A-F • ARN •
CONSTANS • ACVTIA
NATVS • IIII • VIR • ITER • I • D •
Si tratta dunque di un quatuorviro « iure dicundo »
a quanto sembra di origine etnisca, che tenne due volte
la carica nella colonia di Chiusi. La paleografia e la
suppellettile dell'altra tomba ci richiamano all'età silla-
(1) Cfr. anche cap. I.
(2) Esemplari simili a questi ultimi si trovano nella sala dei
buccheri del museo di Firenze. Non trovo cenno di buccheri co-
lorati come questo esemplare, nel cap. IX aggiunto al voi. II della
Ceramica greca di P. Ducati, che si occupa di vasi fittili a de-
corazione in rilievo.
na. Il Gamurrini pensava con probabilità che l'umetta
fosse proveniente dal commercio con Roma (3).
Zone XVII, XVIII. - FONTEROTELLA - DOLCIANO
A completare la redazione grafica della carta ar-
cheologica manca il foglio che comprenda queste due
zone contigue : varie ragioni ne hanno impedito il
rilievo. D'altra parte è quello del quale era men viva
la necessità poiché per queste due zone si hanno par-
ticolarmente abbondanti notizie nei bollettini archeo-
logici, sì da poterne, sulla scorta di essi, ricostruire
abbastanza bene la fisionomia.
FONTEROTELLA.
Tombe a %iro. Si ha notizia di una tomba a ziro
scoperta presso una tomba a camera arcaica, presso la
località Poggio Fuccello a un km. dal podere (vedi
« Not. Scav. », 1877, p. 144, Nardi Dei). Entro lo
ziro stava una sedia di bronzo a tipo rettangolare si-
mile a quello che si incontra in tombe a camera (Poggio
alla Sala) ; una trapeza e vari vasi di bronzo, tutti la-
vorati a sphyrelaton; alcuni frammenti di un canopo;
due armille d'argento terminanti in lamine d'oro la-
vorato (4>.
Tombe a camera:
I. - Tomba arcaica, di tipo simile a quella della
Pania, a quanto si desume dalle scarse notizie che se
ne hanno (cfr. «Bull. Inst. », 1874, P- 204> Ffelbig).
Sembra che le pareti dello scompartimento destinato
alla deposizione fossero adornate di una specie di zoc-
colo formato da lastre di bronzo decorate, fino all'al-
tezza di circa 25 cm. Vi si trovarono frammenti di
bucchero e una pisside in avorio frammentaria di tipo
molto prossimo a quella della Pania (>>.
(3) Cfr. « Not. Scav. », 1900, p. 215. Il Gamurrini, che ebbe
notizia dello scavo indirettamente, cade in qualche inesattezza,
che ho cercato di rettificare sul ricordo del dott. Casuccini che
esegui personalmente lo scavo. Egli conserva 1' umetta a Chiusi
nella sua collezione. Il tegolo e al museo di Firenze, N.° 81056.
Il Ga. aveva letto in fine, erroneamente iter. II.
(4) Per altri travamenti analoghi cfr. l'attigua zona di Dol-
ciano.
($) Si conserva al museo del Louvre. Pubblicata dal Col-
lignon in « Mon. Piot. », voi. IX, p. 1 seg., tav. I, il quale pro-
pende per ritenerla di lavoro etrusco. Cfr. Karo, De arie vasetti,
antiquiss., p. 21, n. 1 (la ritiene jonica).
CLVSIVM. - RICERCHE ARCHEOLOGICHE E TOPOGRAFICHE SU CHIUSI
Da Montollo non si ha notizia di altri materiali.
Ne provengono due limette recanti le iscrizioni C. 1. E.,
I433/M34-
Dalla Querce al Pino si ha memoria, tra le per-
sone del luogo, di diverse tombe scoperte in vario
tempo Da una tomba con ricca suppellettile di buc-
cheri tardi proviene un interessante esemplare di pseudo
bucchero verniciato e dipinto, della collez. Casuccini
(fig. 46). La forma e la decorazione è quella dei buc-
cheri pesanti di tipo tardo (fine del sec. iv). Esso è
tutto verniciato di color verde oliva ; gli spicchi nel
basso del ventre e le pennellate sul collo sono alter-
nativamente a colore rosso e azzurro (alt. 0.45). Fu
trovato entro un nicchiotto nella spalletta del « dromos»,
insieme ad altri vasi di forma analoga, ma di argilla
rossa senza traccia di colore (2).
Sempre nella zona di Querce al Pino presso la
località Fontepinella, fu trovato un sepolcro di epoca
romana formato da due loculi, chiusi con tegoli. In
uno di questi si trovò una umetta con iscrizione:
ANNIA • L • CON • .
Suppellettile: uno specchio; una lucerna di bronzo ;
una boccia di vetro con catenella di bronzo per essere
appesa ; otto unguentari di vetro ; un piattello di breccia
verde africana. Nell'altro loculo una umetta di marmo
elegante in forma di tempietto con pilastri dorici sca-
nalati, duplicati agli angoli e acroteri a palmette. Fra
il cornicione e la porta un grande cartello che doveva
recare l'iscrizione, resa illeggibile, o non mai segnata. Il
nome però del defunto era dato dal tegolo di chiusura :
A • VENSIVS • A-F • ARN •
CONSTANS • ACVTIA
NATVS • IIII • VIR • ITER • I • D •
Si tratta dunque di un quatuorviro « iure dicundo »
a quanto sembra di origine etnisca, che tenne due volte
la carica nella colonia di Chiusi. La paleografia e la
suppellettile dell'altra tomba ci richiamano all'età silla-
(1) Cfr. anche cap. I.
(2) Esemplari simili a questi ultimi si trovano nella sala dei
buccheri del museo di Firenze. Non trovo cenno di buccheri co-
lorati come questo esemplare, nel cap. IX aggiunto al voi. II della
Ceramica greca di P. Ducati, che si occupa di vasi fittili a de-
corazione in rilievo.
na. Il Gamurrini pensava con probabilità che l'umetta
fosse proveniente dal commercio con Roma (3).
Zone XVII, XVIII. - FONTEROTELLA - DOLCIANO
A completare la redazione grafica della carta ar-
cheologica manca il foglio che comprenda queste due
zone contigue : varie ragioni ne hanno impedito il
rilievo. D'altra parte è quello del quale era men viva
la necessità poiché per queste due zone si hanno par-
ticolarmente abbondanti notizie nei bollettini archeo-
logici, sì da poterne, sulla scorta di essi, ricostruire
abbastanza bene la fisionomia.
FONTEROTELLA.
Tombe a %iro. Si ha notizia di una tomba a ziro
scoperta presso una tomba a camera arcaica, presso la
località Poggio Fuccello a un km. dal podere (vedi
« Not. Scav. », 1877, p. 144, Nardi Dei). Entro lo
ziro stava una sedia di bronzo a tipo rettangolare si-
mile a quello che si incontra in tombe a camera (Poggio
alla Sala) ; una trapeza e vari vasi di bronzo, tutti la-
vorati a sphyrelaton; alcuni frammenti di un canopo;
due armille d'argento terminanti in lamine d'oro la-
vorato (4>.
Tombe a camera:
I. - Tomba arcaica, di tipo simile a quella della
Pania, a quanto si desume dalle scarse notizie che se
ne hanno (cfr. «Bull. Inst. », 1874, P- 204> Ffelbig).
Sembra che le pareti dello scompartimento destinato
alla deposizione fossero adornate di una specie di zoc-
colo formato da lastre di bronzo decorate, fino all'al-
tezza di circa 25 cm. Vi si trovarono frammenti di
bucchero e una pisside in avorio frammentaria di tipo
molto prossimo a quella della Pania (>>.
(3) Cfr. « Not. Scav. », 1900, p. 215. Il Gamurrini, che ebbe
notizia dello scavo indirettamente, cade in qualche inesattezza,
che ho cercato di rettificare sul ricordo del dott. Casuccini che
esegui personalmente lo scavo. Egli conserva 1' umetta a Chiusi
nella sua collezione. Il tegolo e al museo di Firenze, N.° 81056.
Il Ga. aveva letto in fine, erroneamente iter. II.
(4) Per altri travamenti analoghi cfr. l'attigua zona di Dol-
ciano.
($) Si conserva al museo del Louvre. Pubblicata dal Col-
lignon in « Mon. Piot. », voi. IX, p. 1 seg., tav. I, il quale pro-
pende per ritenerla di lavoro etrusco. Cfr. Karo, De arie vasetti,
antiquiss., p. 21, n. 1 (la ritiene jonica).