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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 30.1925

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Bianchi Bandinelli, Ranuccio: Clvsivm: ricerche archeologiche e topografiche su chiusi e il suo territorio in età etrusca
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https://doi.org/10.11588/diglit.12552#0231
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da Locri (*>. Il tipo era specialmente diffuso in piccole
terracotte votive di gusto ionico provenienti da Samos,
da Tanagra, e sopratutto dalla Sicilia W. In tutti questi
esempi orientali, però, mancano le sfingi quali brac-
ciali del trono, mentre esse si ritrovano costantemente
in una serie di rilievi attici funerari o votivi, c si tro-
vavano nel trono dello Zeus di Fidia (').

La stilizzazione dei capelli nella testa della statua
è prettamente ellenica e si trova nell'arcaismo, dalla
Nike di Delos (Brunn-Brukmann, 36) alle Korai e al
rilievo eleusino di Trittolemo. Questi capelli potreb-
bero darci un' impressione di maggiore arcaismo e in-
fluire in questo senso nella datazione stilistica del mo-
numento. Ma se osserviamo il resto del volto e quello

Fig. 56. - Pianta della tomba di Vaiano
(da «Not. Scav. », 1908).

delle sfingi, specialmente nella regione orbitale, ove si
nota l'arco sopraciliare pianeggiante, e non incurvato
come negli arcaici greci ed etruschi (cfr. Apollo di

(1) Jahkbuch, 1917, p. 204 sg. ; «Archeolog. Anzeig. »,
1917, p. 119, figg. 1-10; Antike Denkmàler, IV, 3; cfr. A. von
Salis, Die Kunst d. Griechen, 1922, tavv. XII-xi1i.

(2) Sculture in calcare di ligure femminili ieraticamente se-
dute furono trovate in tombe di Cyme in Eolide, e il Reimach,
«Bull. Corr. Hellen. », 1889, p. 545 seg., tav. Vili, le assegna
alla fine del vi secolo, riconoscendovi un tipo diffuso specialmente
in terre cotte siciliane. Ma le più simili a quelle di Cyme, egli
dice, sono state trovate nelle stele di Marsiglia, eseguite nella
stessa pietra calcare per opera dei coloni Focesi (il Conze, in
«Archeolog. Anzeig.», 1866. p. 30, tav. B, la pone all'età ro-
mana; il Barges, Recherches archéol., le ritiene fenicie; lo Henzey,
« Catal. de lig. aut. ». le ritiene trasportate direttamente da Focea
nel vi secolo). Per il nostro tipo, cfr. Kekule, Antih. Ternikotten,
II, pp. 48-32 «gruppo orientale», e p. 71 (svolgimento poste-
riore). Il tipo « occidentale » invece differisce dal nostro.

(;) Vedi tali rilievi in; Sybel « Katal. d. Skulpt. zu Athen. » ;
Schòne, Griech. Reliefs, 1, 1, A,; cfr. V Afrodite, in un frammento
dell'Eretteo, « Collect. Lecuyer», tav. F. Una mortale (Fedra?)
in Zoega, Bassiril., I, tav. XLIX. fiera sopra pittura vascolare,
Baumeister, Dtnkm., Ili, fig. 1714.

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Vcjó), notiamo caratteristiche proprie del v sec. in
pieno sviluppo.

Anche il panneggio, accanto a delle rigidità stili-
stiche specialmente vive nella parte inferiore, ha, nella
parte superiore, dei movimenti sciolti e liberi, qua e
là persino trascurati.

Ad ogni modo, anche volendo tener conto del ri-
tardo col quale possono esser giunti nella regione Chiu-
simi gli echi dell'arte ellenica, la datazione al iv sec,
fatta dal Korte-Wiegand può sembrar troppo bassa spe-
cialmente poi confrontando questo monumento con
altri consimili trovati nel Chiusino W.

§ 8. Regione Meridionale: I. Zona del Paglia.
II. Zona dkl Monte Amiata e dell'Orcia.

Se scarse abbiamo trovate le vestigia della coloniz-
zazione etnisca a oriente e a sud della Città della Pieve,
addirittura sporadiche sono quelle che dovremo andar
rintracciando adesso : ma tanto più preziose, quanto
più scarse, ove possano riuscire di lume nel riconoscere
fin dove si estendesse il territorio soggetto a Chiusi.

Diamo quindi adesso solo schematiche notizie di
ritrovamenti, riservandoci di collegarle insieme nel ca-
pitolo quinto, ove, sui dati esposti, tenteremo di rico-
stituire i confini dell'antico agro chiusino.

1. Trevinano (CastellazjJ). « Not. Scav. », 1885,
p. 610: «Nel vestibolo della villa dei Bourbon del
Monte si veggono 11 tegole scritte, quasi tutte in
etrusco... Furono rinvenute in un podere detto Castel-
laci, quasi a mezzo della montagna, a sinistra del
Paglia;... e sono dell'ultimo periodo dell'etrusca scrit-
tura la quale si perde 0 si cangia nella romana. Ap-
partengono alla famiglia Umrana. Mi si disse final-
mente che nello scrittoio della fattoria si conservava
ancora un'urnetta di terra cotta con figura giacente »
(Gamurrini).

Il Pauli riporta di qui le iscrizioni mi. 1615-1625;
quella n. 1626 egli dice di non sicura provenienza:

(4) Risulta che nella tomba con questa statua sarebbero
state trovate un'urnetta liscia di pietra fetida e sette limette di
terracotta a stampa (tipo del il—i secolo; vedi « Beschreibung » di
Berlino, n. 1262). Queste ultime derivavano certameute da una
deposizione posteriore. Per altri raffronti tipologici, vedi PeRROT-
CHIPIEZ, VIII, lig. 121 (con melograno), lig. 136 (con fiore e co-
lomba); voi. IH, lig. 377 (statua cipriota); Collignon, Statues
funèraires, lìgg. 36-37 (alt. 0.87-100).

clvsivm. - ricerche archeologiche e topografiche su chiusi
 
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