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Monatshefte für Kunstwissenschaft
Fig. V. Jaime Huguet. Tavola dei SS. Abdon e
Senen (particolare). S. Michele di Tarrassa
Xaxxuferratu lux juris civilis" 2) tracciate su
I costumi stessi delle figure, ehe
forse piü d'ogni altro elemento hanno
servito all'attribuzione tradizionale del-
l'ignoto fiammingo, trovano dei riscontri
nelle opere dell'Huguet. Oltre i vestiti
dei giovani cavalieri, simili a quelli della
pittura italiana di quel tempo1), l'ele-
mento piü caratteristico del vestiario
maschile, ehe si trovi nel dipinto del
Trionfo della Morte e quello strano tur-
bante sormontato da un cono e cinto
da una corona da conte. Ora tale tur-
bante per l'appunto si ritrova nella tavola
dei Santi Abdon e Senen (l'imperatore
nella scena della decolazione) e nella
tavola di San Giorgio del Louvre, nelle
due scene della flagellazione e della
condanna a morte.
L'unica indicazione scritta ehe
si trovi nel dipinto del Trionfo della
Morte e data dalle parole „Bartolus de
un libro aperto, ehe giace sopra una
figura. Questo e il celebre giurista del secolo XIV (1313—1359 ?) di Sassoferrato nelle
9 Ad ogni modo noteremo ehe le maniche strette fino al gomito e a sbuffo dal gomito
alla spalla, ehe si vedono in questi giovani, si riscontrano piü specialmente nell'arte catalana.
Cf. Sanpere y Miquel: riproduzioni da Luigi Borassä e Benedetto Martorell; op. cit. I, 151,
188 e 189. Pik difficile e un riscontro per i costumi delle donne, ehe popolano la parte destra del
grande dipinto palermitano, non trovandosi nei quadri dell'Huguet elementi di confronto.
Ci limiteremo pereiö a paragonarle con le figure femminili di altri pittori spagnuoli e catalani.
Per il costume della donna mediana delle tre piü in alto, la sua scollatura angolare, e in parte
la sua acconciatura, cf. la donna nella Pittura murale d'una casa particolare di Toledo del secondo
terzo del secolo XV (Museo Esp. des Ant. tom. IV p. 192). Per le altre, cf. la Salome nel festino
di Erode di Luigi Borassä (Tavola di S. Giovanni Batta. Museo d'arte decorativa di Parigi).
Il berretto bicuspidale, ehe si nota in capo alle donne del Trionfo, fu usato, secondo il
Miquel, dalle donne spagnuole dal 1460 al 1480 (op. cit. II. p. 152 e 153). Si trova rappresentato
p. es: (piä acuto perö), nella tavola di Sant'Antonio abate, della chiesa omonima di Barcellona,
ehe il Miquel attribuisce al Vergös (op. cit. II p. 50. 52).
Il ventre sporgente delle donne del Trionfo di Palermo era una caratteristica di bellezza
comune nel Nord e in Catalogna. Nella pittura di questa regione appare da Luigi Borassä in poi.
2) 11 Di Marzo lesse col Janitschek: „de Haixferratu"; ma io ho potuto constatare ehe
la prima lettera e una x come la terza e la quarta, a cui segne un u. La scrittura essendo
minuscola l'h sarebbe evidente, dovendo I'asta sorpassare le linee. L'ultima della parola, dan-
neggiata, puö essere tanto un u quanto un o; ma dato ehe la finale di Xaxxu e u si puö sup-
porre eguale la lettera finale. La desinenza in u siciliana non dice nulla sulIa patria del pittore
perche questi scriveva come sentiva pronunziare. — Piü concludente invece per la storia del
dipinto e la forma delle lettere ehe ha tutti i caratteri della gotica spagnuola, grossa angolosa e
Monatshefte für Kunstwissenschaft
Fig. V. Jaime Huguet. Tavola dei SS. Abdon e
Senen (particolare). S. Michele di Tarrassa
Xaxxuferratu lux juris civilis" 2) tracciate su
I costumi stessi delle figure, ehe
forse piü d'ogni altro elemento hanno
servito all'attribuzione tradizionale del-
l'ignoto fiammingo, trovano dei riscontri
nelle opere dell'Huguet. Oltre i vestiti
dei giovani cavalieri, simili a quelli della
pittura italiana di quel tempo1), l'ele-
mento piü caratteristico del vestiario
maschile, ehe si trovi nel dipinto del
Trionfo della Morte e quello strano tur-
bante sormontato da un cono e cinto
da una corona da conte. Ora tale tur-
bante per l'appunto si ritrova nella tavola
dei Santi Abdon e Senen (l'imperatore
nella scena della decolazione) e nella
tavola di San Giorgio del Louvre, nelle
due scene della flagellazione e della
condanna a morte.
L'unica indicazione scritta ehe
si trovi nel dipinto del Trionfo della
Morte e data dalle parole „Bartolus de
un libro aperto, ehe giace sopra una
figura. Questo e il celebre giurista del secolo XIV (1313—1359 ?) di Sassoferrato nelle
9 Ad ogni modo noteremo ehe le maniche strette fino al gomito e a sbuffo dal gomito
alla spalla, ehe si vedono in questi giovani, si riscontrano piü specialmente nell'arte catalana.
Cf. Sanpere y Miquel: riproduzioni da Luigi Borassä e Benedetto Martorell; op. cit. I, 151,
188 e 189. Pik difficile e un riscontro per i costumi delle donne, ehe popolano la parte destra del
grande dipinto palermitano, non trovandosi nei quadri dell'Huguet elementi di confronto.
Ci limiteremo pereiö a paragonarle con le figure femminili di altri pittori spagnuoli e catalani.
Per il costume della donna mediana delle tre piü in alto, la sua scollatura angolare, e in parte
la sua acconciatura, cf. la donna nella Pittura murale d'una casa particolare di Toledo del secondo
terzo del secolo XV (Museo Esp. des Ant. tom. IV p. 192). Per le altre, cf. la Salome nel festino
di Erode di Luigi Borassä (Tavola di S. Giovanni Batta. Museo d'arte decorativa di Parigi).
Il berretto bicuspidale, ehe si nota in capo alle donne del Trionfo, fu usato, secondo il
Miquel, dalle donne spagnuole dal 1460 al 1480 (op. cit. II. p. 152 e 153). Si trova rappresentato
p. es: (piä acuto perö), nella tavola di Sant'Antonio abate, della chiesa omonima di Barcellona,
ehe il Miquel attribuisce al Vergös (op. cit. II p. 50. 52).
Il ventre sporgente delle donne del Trionfo di Palermo era una caratteristica di bellezza
comune nel Nord e in Catalogna. Nella pittura di questa regione appare da Luigi Borassä in poi.
2) 11 Di Marzo lesse col Janitschek: „de Haixferratu"; ma io ho potuto constatare ehe
la prima lettera e una x come la terza e la quarta, a cui segne un u. La scrittura essendo
minuscola l'h sarebbe evidente, dovendo I'asta sorpassare le linee. L'ultima della parola, dan-
neggiata, puö essere tanto un u quanto un o; ma dato ehe la finale di Xaxxu e u si puö sup-
porre eguale la lettera finale. La desinenza in u siciliana non dice nulla sulIa patria del pittore
perche questi scriveva come sentiva pronunziare. — Piü concludente invece per la storia del
dipinto e la forma delle lettere ehe ha tutti i caratteri della gotica spagnuola, grossa angolosa e