Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Münster, Sebastian; Petri, Heinrich [Printer]
Sei Libri Della Cosmografia Vniuersale: ne quali secondo che n'hanno parlato i piu ueraci scrittori son disegnati, I siti de tutte le parti del mondo habitabile & le proprie doti: Le Tauole topographice delle Regioni. Le naturali qualita del terreno, onde nascono tante diferenze, & uarieta dicose, & animate & non animate & non animate ... — [Basel]: Stampato A Spese Di Henrigo Pietro Basiliense, 1558 [VD16 M 6712]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.51454#1155
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext




1152 Afia maggiore

- Quali città dell’India furono foggioga”
te da Aleflandtro Magno,È( in qùàÌ modlo placò I
‘Hercole & Bacco.

Oiche Alell'indrò fu entrato nell'India
Poro Re gli mandò contra fiuoi amba-
{ciatori con lettere minacciouoli, delle
1 quali però nonfifinari Aleflandro .E£
ell'éndo gionto à Nifa citta gli habitatori fidani
dofi di libero padre dal! quale era ftata edifica-
tala città, non gli fecero refiftenza alcuna & p
ciò non lefece danno alcuno , Etall’hora con-
dufle allo fpettacolo del facro m&éte il fuo efere
cito il quale fubito cominciò à furiaré & fare
quegli urli, che fogliono darfi àlibero padre
con gran ffupore di Aleffandro.Altri feriuono
chei terrazzani afflitti dall’affedio ; fi rendero-
no àè forza.Etaffermauano di hauetrorigineda
libeto padre,la città e fituata alle radici delmo
te chiamato da paefani Meroti, Aleffandro in- '
formatofi del fito dieffo monte da gli habitato
f ri del paefe mandò auanti la uettouaglia & ui
, AO monto con tutto l’efercito ritrouandoui hede-
l amaszionzioicenenananenioanenzzoonazionnznalianni] ra Q uiti in gran copia . Molte acquedi conti-
4 _ riuo uicorrono,& pomiaffaidifugo molto fa-
no,cheuinafcono da loro ftefsizp lo.cadere defemi in terra.lauri chiocciole,& una gram
felua fi uede in quellerupi.La fua géEte per letitia tolte delle hedere & foglie diuviti fene
cdtonarono andado uagabondi come Baccanti per quei bofchi.Cofile uoci diquei fol.
dati, che adorauano Bacco fignore del bofco faceuanorifuonareicollidel monte., liRe
16 contradicendo alla licetia che s'haueua àè cafo pigliato l’efercito, inuito tutti à magias
$4ffo irilaoco e fontuofe uiuande tenedo dieci giorni l’efercito occupato nelle opere d{Bacco.Poco
divocca. _ apreflo il Reuenneal Saflo grandifsimo & afpro, nel quale fi era ridotta molta gente 8£ .
intendendo come Hercole n6 lo-haueua potuto pigliare,per che nefu rifpinto da un ter
remoto entro in difio di fupetare le imprefe di Hercole,& prefo il Saffo con gran fatica
& pericolo.;accettoò perrendutele' genti di quelluùoco . Diuifo poil’efercito mando geri
tein piuluoghi foggiogando uatie geti, Indi paffato il fiume Choafpe afledio Beira,&
‘ poco apreflo perrennea Mazaghi,la cui citta,forcificato con fito & per atte, era defefa
cCitta dé Ma- da quatantamila pedoni. Aleffandro confiderando inquanti modi era fatificata quella
zaghi. citta,cioe il fiume le alte rupi da montatui, che uietauano lo auicinarfi ad efla,le cauerne
le profonditale foffe & il muro di Saffo n’onÈapeua che partito pigliare; & effendo ti-
rata dal muro una faetta, fu ferito in una gamba,& fattafi cauarela faetta fi fece condure
il cauallo,nel quale montato, fenza medicatfi la ferita fegui aà confiderare meglio la citta
neuolfetornarene gli alloggiamenti,finche nò hebbe ueduto ogni cofa,& ordinò qua-
to uoleua che fi facelle. Percio alcuni rouinauano le cafe,che erano fuori della terra, race
cogliendo affai materia per fare un argine. Altri gittauano tronchi d’alberi & fafsi gran
dinellecauerne per riepirle, & gia fi cominciauan à fare le alte torri,tutte lequali opere
tra nuoue giorni furono con la molta diligentia de foldati fornite,furono poi auicinate
{emacchine alla muraglia,& laciate tAte arme fopra i defenfori,che efsi crededo,cheque -
fto gli auenifle per ordine de Dei,che peduta ogni fperàza di poterlidefendere madaro
no Faorila regina cò buon numero de nobili donne,le quali tutte gittatefi à piedi di eflo
Re ottennero da lui nò folamente perdono,ma etiandio ogniornameto delloro primo
ftato.Ma fu creduto chele faceffe tanta gratia anco per altra
caufa,che per pieta.





Libero padre

























Aleflandro
 
Annotationen