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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0082
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58

D E L L E F O R Z E

CAPITOLO NONO.

Pretendere 'vanamente t Ptrrontsst dt conoscere il Verisimile , e
Probabile,, e condurre le lor perverfe Masssme t Uomo
ad ejfere non da piu àei Brutti..

COnoscendo poi il : moderno Pirronista il discredito, a cui
rimane esposta la Scienza sua, consisbnte in non avere
Scienza alcuna, e in andar tentone fra l’ oscurita ed in-
certezza delie cose : nei Lib. II. Cap. IV. forma una spe-

__cie d’Apologia con dire: „ Non esisere sua intenzione di

estinguere tutto ii lume deli’ Intelletto... Noi non crediamo gia5
3, che rintendimento nostro sia un continuo sviamento. Non siam
33 divenuti tronchi d’alberi attaccati alla terra, coperti di una folta
33 ignoranza d’ ogni cosa,, sprovveduti di consigiio e di regola per me-
33. nar la: nostra vista,. senza nè pur saperein qual positura abbiamo
3, da essere: come spessb ci oppongono ie perfone mai’informate de 1
33 nostri sèntimenti. Imperciocchè sebbene noi non camminiamo al
33, lume: des Sole , e nei pieno Meriggio; ed ancorchè ci manchi una
33 conoscenza certa della Verita , abbiamo almeno dslie Verisimigliàn-
„ ze Sicchè tutto il Sapere del nostro Scettico si riduce a cono-
scere iì Verismile delle cose; e qui ci vien subito talento di chieder-
gli : Ma questo Verisimile siete voi certo e sicuro di conoscerlo si
<0 nò? Quando si, va per terra tutta ia macchina dei vostro edifi-
zio, perchè ammettete almen la Certezza del Veris mile nelle cogni-
zionì deir Intellètto 0 Se poi dite di nò: come dunque vs vantate o-
ra di conoscere la Verisimiglianza deile cose? In satti a: quest’ ultimo
partito si attiene lo Scettico con soggiugnere : ,, Ma in dicendo, che
3, certe cose ci pajono Vere, io non asficuro gia per questo,- ch’elle
3, sieno Vere: perchè altra cosa è il Parerey altra l’Éssère. G’è di
3, piu:: nè pure assicuro, che queste cose ci pajano Vere; solamente
3, dico, che ciò mi pare così. Perciocchè siccome io dico, che quei
3, che è Verisimile,. è Incertoi cosi dico ancora,, che l’Idea del Ve-
3, risimiie è Incerta; di maniera che il dire , che una: cosa mi: par
33 Verisimile, questo medesimo dìre è suggetto alia stessa. legge delF
,3 Incertezza “. Voltate e rivoitate queste parole: altro non potete

spre-
 
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