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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0369
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0.5
1 cm
DELLA FANTASIA UMANA. 30?
re dee dlrst mirabil lavoro dell’Arte e della Natara, e dì cui ab-
biam l’obbligo a chi tutto fece con una soia parola: cìoè agii Spec-
chi di cristaiìo, e ad altri Corpi lisci, e ali’ Acqua stessa, che posso-
no rissettere la Luce. Se ad essì st affaccia quaiunque oggetto iilumi-
nato: eccoti subito comparire in quelio Specchio i’Immagine sua coi-
3e fue proporzioni e coiori, taivoita ai naturaie, ovvero ridotta in
compendio. Lo ftesso abbiam gia veduto accadere nella Fantasia, in
cui portata dagii Spiriti de’Nervi Sensorj si va ad imprimere un’in-
finita d’Immagini, delie quali poi si ierve i’Anima per ie funzionì
sue, leggendo in quello Specchio, tanto più maravigiioso degli Spec-
chi artifiziali, perchè in si piccioio fito raccoglie sì sterminata copia
d’ Idee Sensibiii ed Inteiiettuali. Questo è ii commercio, che fa l’A-
nima coi Gorpo, e io fa per mezzi naturaii, cioè con quegli stru-
menti, e queile virtù, che Dio nei fabbricare il Gorpo umano, e
nel congiugnere seco una Softaoza di Dignita tanto superiore, come è
i’Anima ragionevoie, diede ali’uno e all’altra, acciocchè unitamen-
te, 1’ uno servendo , e l’altra comandando, operassero ciò, che si con-
viene all’uomo. Dio, che è Intelligenza infinita, nel formar noi ad
immagine e simiiitjudine sua, conferì ancora all’Anima nostra una
particelia deila Facolta di pensare, intendere, raziocinare, e faraltre
azioni competenti solamente ad una Sostanza Spirituale ed Intelligen-
te.
niovln-^
mo
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re, ch|-
altre c|^
Certan|"
suo tal |—^
potenz |-
ad imj|jp
partita |-
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E
— cvi
I o
ìa di un particolare ajuto d’essb
,, posto sempre i’ajuto ed infìusib
cose create, e concorre a tutti i
d inanimate; e noi non dobbia-
mti. Non si trovèra implicanza
Anime nostre, abbia ioro com-
:e ad alcune funzioni 11 Gorpo,
chè ancor questa è una porzio-
>, di cui egli l’ha arrichita. E
ie ci par d’intendere quella de
nè si toglie la difficolta con di-
imi spiriti: che importa? Tante
amo scurissìme, e pur son vere.
ìto, e ciò non ostante muove a
ssìo/sarfi da lui colla sua Onni-
egli in volendo formar l’Uomo
a credere, che avra anche com-
za alla di lui Anima, tanto per
Inten-
= e
re dee dlrst mirabil lavoro dell’Arte e della Natara, e dì cui ab-
biam l’obbligo a chi tutto fece con una soia parola: cìoè agii Spec-
chi di cristaiìo, e ad altri Corpi lisci, e ali’ Acqua stessa, che posso-
no rissettere la Luce. Se ad essì st affaccia quaiunque oggetto iilumi-
nato: eccoti subito comparire in quelio Specchio i’Immagine sua coi-
3e fue proporzioni e coiori, taivoita ai naturaie, ovvero ridotta in
compendio. Lo ftesso abbiam gia veduto accadere nella Fantasia, in
cui portata dagii Spiriti de’Nervi Sensorj si va ad imprimere un’in-
finita d’Immagini, delie quali poi si ierve i’Anima per ie funzionì
sue, leggendo in quello Specchio, tanto più maravigiioso degli Spec-
chi artifiziali, perchè in si piccioio fito raccoglie sì sterminata copia
d’ Idee Sensibiii ed Inteiiettuali. Questo è ii commercio, che fa l’A-
nima coi Gorpo, e io fa per mezzi naturaii, cioè con quegli stru-
menti, e queile virtù, che Dio nei fabbricare il Gorpo umano, e
nel congiugnere seco una Softaoza di Dignita tanto superiore, come è
i’Anima ragionevoie, diede ali’uno e all’altra, acciocchè unitamen-
te, 1’ uno servendo , e l’altra comandando, operassero ciò, che si con-
viene all’uomo. Dio, che è Intelligenza infinita, nel formar noi ad
immagine e simiiitjudine sua, conferì ancora all’Anima nostra una
particelia deila Facolta di pensare, intendere, raziocinare, e faraltre
azioni competenti solamente ad una Sostanza Spirituale ed Intelligen-
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cose create, e concorre a tutti i
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mti. Non si trovèra implicanza
Anime nostre, abbia ioro com-
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chè ancor questa è una porzio-
>, di cui egli l’ha arrichita. E
ie ci par d’intendere quella de
nè si toglie la difficolta con di-
imi spiriti: che importa? Tante
amo scurissìme, e pur son vere.
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a credere, che avra anche com-
za alla di lui Anima, tanto per
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