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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0077

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DELV JNTENDIMENTO UMANO.



CAPITOLQ OTTAVO.

Darsi qitaggm la certezza nelle Idee éT innumerabili cose
conofciute dall' Uomo „

£ttesi queslo Scrittore nel Lib. II. Cap. III. a
provare, cbe nulla fi truova nel£ Intelletto nosìro, cbe
prima non sia siato ne Sensi, come insegnò Arislote-
le, e prende a confutar Platone, Proclo, e il JDe»
scartes, i quali niegano tale asserzione , ed hanno
am-messe Idee innaie xieli’ Uomo, e considerano gii Assiomi, e le Na-
ture universali, o sia le Ejsenze corae Idee immutabili ed eterne, e
Ron venute dai Sensr. Contra di queste Idee innate hanno assai com»
battuto il Gassendo Franzese, e il Loche Ingiese, per tacer d’altri;
e tale sentenza è oggidì alla moda. Ma comunque ciò fia, sempre
sara vero, che si danno Ideè Inteilettuali, Universali, Affratte, e
Metafisiche, diverlè e dissinte dalie Idee deile cose Sensibiii, come
è la stessa Vevitàsà.i cui trattiamo. I Cartefiàni chieggono, qual
vestigio di Senso iì ritruòvi nei celebre lor principio: lo penfo: adun-
que io fono, o vogliam dire: io esisto . Dì taii Idee ha speciaimen-
te dottamente trattato il Cudworth Inglese. Ma quand’anche esse ii
aramettessero formate tutte , o sia scoperte dall’Anima colla rissesslo-
ne alle cose sensibiii, pure possono contenere Certezza, Chiarezza,
ed Evidenza di Verita: perchè, siccome abbiam detto, i Sensi stes-
si non son quegs infedeii Ministri, che ci vengono dipinti dagli Scet-
tici, ma coll’assistenza delia Ragione possono condurre i’anima a co-
noscere con Certezza infinite cose. All’ incontro il dubitante Pirroni-
sta, fabbricando sempre suila pretesa mfedelta de’Sensi, vien qui ad
ìnferire: „ Ghe dee conseguentemente paffar per costante, che noi
j, non possiam conoscere Chiararaente ie Verita; e perciò per qua-
„ lunque diligenza, ed attenzione, che noi apportiamo aila conside-
3, razion delie cose, e per quaiunque Verisimigiianza ed Evidenza,
„ che noi troviamo, non bisogna per quefto interàmente prestarvi
„ fesse, ma che sa d’uopo sempre tenerle per Dubfiiose. Ne seguita
„ ancora, che coloro, :t ■ quali s’^ppiìcano aik ricerc.a di questa Ve-
rita chiara e costànte, che nQii sia oscurata da dubbio aicuno, si

danno
 
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