DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0271
DELLA FANTASIA UMANA. 243
Signor grande soggetto a somiglianti trasporti, fu di chiudere all’in-
torno con rete di corda il suo letto: con che vano restava ogni suo
tentativo di andar a cercare il malanno. Mi è stato similmente ri-
ferito dal Sig. Dottore Pozzi, uno de’ primarj e più ecceilenti Me»
dici di Bologna, e Medico del Regnante Pontefice Benedetto XIV»
esfervi un Sacerdote, che ogni due mesi si fa tagliare i capelli. Se
nol fa, è condannato ad essere Sonnamboio. Ghi può mai spiegare
tutte queste scene della Natura umana?
CAPITOLO OTTAVO.
Della Pazzìa s del Delirio, deplorabiU essetti della Fantasia•
Llorche’ 11 volgo, e piu d’uno ancora, che è so-
pra il volgo, s’ incontra a vedere xmPazzo^ nulla at-
tinente a sè, e ne ode gli stravolti concetti, e mi-
schiato talvolta il sodo col ridìcolo, diflìcilmente s
astiene dai ridere, e si prende anche spasso in eccitar
queile povere tefte a continuar la tela degli spropositi. Inconsiderati
che sono! Non v’ha spettacolo, che maggiormente deggia umiliare
la Superbia nostra, che il mirare un Uomo impazzito e fuor di sè9
cioè un Uomo divenuto simile alle Bertie insensate. Ma che dissì si-
miie ? Peggio, che Bestia è un Uomo, qualora perde i’ uso della Ra«
gione, non fa che azioni sregolate, e parla e sparla sovente fuor di
proposito; e se lo sconcerto del suo Gapo divien maggiore, sempre
si truova in pericolo la vita sua, o V altrui. Men male sarebbe ia
morte, che ii vivere in si deplorabile stato. Taie certo non possìani
dire, che sia quei delle Bestie, le quali regolatamente d’ordinario o-
perano, cioè a tenore di quelle leggi, che il sapientissimo Autore
del Tutto ha prescritto ad ogni specie di creature irragionevoli se-
moventi. Però a tale aspett®, alraeno internamente si rattrista ogni
Saggio, perchè sa essere misericordia di Dio, s’egii è sano di men-
te, e mancare ad ognuno la sicurezza di andar sempre esente da si.
enorme calamita. Quanto a me, si disgustosa impressione sa nelia
mia mente ia oonsiderazion della Pazzia, e dei Delirio, che ho fin
ribrezzo a voier per poco accennare la lor Gagione, e i lor perni-
dosissimi essetti; perchè troppo deforme vista fa un Animal Ragione-
H h 2 • vo-
Signor grande soggetto a somiglianti trasporti, fu di chiudere all’in-
torno con rete di corda il suo letto: con che vano restava ogni suo
tentativo di andar a cercare il malanno. Mi è stato similmente ri-
ferito dal Sig. Dottore Pozzi, uno de’ primarj e più ecceilenti Me»
dici di Bologna, e Medico del Regnante Pontefice Benedetto XIV»
esfervi un Sacerdote, che ogni due mesi si fa tagliare i capelli. Se
nol fa, è condannato ad essere Sonnamboio. Ghi può mai spiegare
tutte queste scene della Natura umana?
CAPITOLO OTTAVO.
Della Pazzìa s del Delirio, deplorabiU essetti della Fantasia•
Llorche’ 11 volgo, e piu d’uno ancora, che è so-
pra il volgo, s’ incontra a vedere xmPazzo^ nulla at-
tinente a sè, e ne ode gli stravolti concetti, e mi-
schiato talvolta il sodo col ridìcolo, diflìcilmente s
astiene dai ridere, e si prende anche spasso in eccitar
queile povere tefte a continuar la tela degli spropositi. Inconsiderati
che sono! Non v’ha spettacolo, che maggiormente deggia umiliare
la Superbia nostra, che il mirare un Uomo impazzito e fuor di sè9
cioè un Uomo divenuto simile alle Bertie insensate. Ma che dissì si-
miie ? Peggio, che Bestia è un Uomo, qualora perde i’ uso della Ra«
gione, non fa che azioni sregolate, e parla e sparla sovente fuor di
proposito; e se lo sconcerto del suo Gapo divien maggiore, sempre
si truova in pericolo la vita sua, o V altrui. Men male sarebbe ia
morte, che ii vivere in si deplorabile stato. Taie certo non possìani
dire, che sia quei delle Bestie, le quali regolatamente d’ordinario o-
perano, cioè a tenore di quelle leggi, che il sapientissimo Autore
del Tutto ha prescritto ad ogni specie di creature irragionevoli se-
moventi. Però a tale aspett®, alraeno internamente si rattrista ogni
Saggio, perchè sa essere misericordia di Dio, s’egii è sano di men-
te, e mancare ad ognuno la sicurezza di andar sempre esente da si.
enorme calamita. Quanto a me, si disgustosa impressione sa nelia
mia mente ia oonsiderazion della Pazzia, e dei Delirio, che ho fin
ribrezzo a voier per poco accennare la lor Gagione, e i lor perni-
dosissimi essetti; perchè troppo deforme vista fa un Animal Ragione-
H h 2 • vo-