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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0291
DELLA FANTASÌA UMANA.
263
CAPITOLO DECIMO.
Della sorza della Fantasia attributta alla Magia.
Hi vuol entrare ìn un gran bosco, dove è qualche veri-
ta, molta semplicit'a, assaisfìme imposture, non ha che da
leggere, non dirò Libri, che trattano di Magia, perchè
p questa è merce troppo pericolosa, perniciosa, e dannata,
A- ma Libri scritti da persone dotte e dabbene contro la
Magia appellata Nera. Forse alcuni credono troppo poco di quest’Ar-
te infame, ed avuta in orrore da chiunque è vero Cristiano. Als
incontro v’ha gran copia di gente, che troppo ne crede, e prende
per danaro contante non pochi casi, che si raccontano di Streghe, In-
cantatori, Fattuqchieri, e sono mere favole, o pur satture ed effetti
naturali, che sincauta o deboie Fantasia prendeva per operazioni di
Detnonj. Attribuir tanta forza ai Diavoli sra i Cristiani, da che iì
divino Salvador nostro soggiogò l’Inferno, è un far torto alla santa
nostra Religione. E pure ho io conosciuto persona timorata di Dio
ed Esorcista, che quasi ogni malore, e certamente tutti gli straordi-
narj, alla potenza ed operazion del Diavolo attribuiva. Però noti
succede alcuno strano male, o guarigion di mali, operata con inusi-
tati, ed improprj mezzi, o altro accidente, di cui non si possa tro-
vare, o non si sappia immaginare cagione alcuna naturale, che non
si spacci tosto da certa gente pia per Mabe, azioni Magiche, o Pat»
ti taciti col Demonio, ancorchè non v’intravenga cosa, o parola al-
cuna di sagro. Tuttociò, che ha deil’insolito, ha secondo esst da es-
sere Magico. Il campo è vasto; ma a me basta per cagion di esem-
pio il dir qualche cosa degli Spiriti Incubi e Succubi, creduti capaci
non solamente di aver un brutale commercio con Uomini, e speciai-
mente con Donne, ma anche di generar degli Uomini. Di qui poi
prese piede un’altra Opinione, confermata dalie stesse chiamate Stre«
ghe, cioè, che si dieno conventicole di Demonj, dove di notte soa
trasportate a cavallo da Spiriti apparenti in sorma di caprone, le Don-
ne arrolate a quell’insame assemblea, e dove si crede esercitata ogni
più nesanda libidine. In Germania il Monte Blokberg, e Ìa Noce dì
Benevento in Italia, son samosi per tale impostura, e si citaoo in
pruo-
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CAPITOLO DECIMO.
Della sorza della Fantasia attributta alla Magia.
Hi vuol entrare ìn un gran bosco, dove è qualche veri-
ta, molta semplicit'a, assaisfìme imposture, non ha che da
leggere, non dirò Libri, che trattano di Magia, perchè
p questa è merce troppo pericolosa, perniciosa, e dannata,
A- ma Libri scritti da persone dotte e dabbene contro la
Magia appellata Nera. Forse alcuni credono troppo poco di quest’Ar-
te infame, ed avuta in orrore da chiunque è vero Cristiano. Als
incontro v’ha gran copia di gente, che troppo ne crede, e prende
per danaro contante non pochi casi, che si raccontano di Streghe, In-
cantatori, Fattuqchieri, e sono mere favole, o pur satture ed effetti
naturali, che sincauta o deboie Fantasia prendeva per operazioni di
Detnonj. Attribuir tanta forza ai Diavoli sra i Cristiani, da che iì
divino Salvador nostro soggiogò l’Inferno, è un far torto alla santa
nostra Religione. E pure ho io conosciuto persona timorata di Dio
ed Esorcista, che quasi ogni malore, e certamente tutti gli straordi-
narj, alla potenza ed operazion del Diavolo attribuiva. Però noti
succede alcuno strano male, o guarigion di mali, operata con inusi-
tati, ed improprj mezzi, o altro accidente, di cui non si possa tro-
vare, o non si sappia immaginare cagione alcuna naturale, che non
si spacci tosto da certa gente pia per Mabe, azioni Magiche, o Pat»
ti taciti col Demonio, ancorchè non v’intravenga cosa, o parola al-
cuna di sagro. Tuttociò, che ha deil’insolito, ha secondo esst da es-
sere Magico. Il campo è vasto; ma a me basta per cagion di esem-
pio il dir qualche cosa degli Spiriti Incubi e Succubi, creduti capaci
non solamente di aver un brutale commercio con Uomini, e speciai-
mente con Donne, ma anche di generar degli Uomini. Di qui poi
prese piede un’altra Opinione, confermata dalie stesse chiamate Stre«
ghe, cioè, che si dieno conventicole di Demonj, dove di notte soa
trasportate a cavallo da Spiriti apparenti in sorma di caprone, le Don-
ne arrolate a quell’insame assemblea, e dove si crede esercitata ogni
più nesanda libidine. In Germania il Monte Blokberg, e Ìa Noce dì
Benevento in Italia, son samosi per tale impostura, e si citaoo in
pruo-