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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0038
i4 D E L L E F O R Z E
negaise il moto di un Orologio, e ii segnar i’ore precise, solamente
perch’egli non ha mai veduto, nè sa comprendere ie interne ruote,
la moiia, o ii peso, che cagionaoo quei regolato movimento? A
noi tocca di conoscere quei che si può, e contentarci, se non pos-
siamo di piu. Ma deila fedeita dei Sensi. mi riserbo di riparlare qui
sotto ai Gap. XIV.
CAPSTOLO T E R Z O.
Dclla guerra ssoltamente satta àai Pirromssi alla sor%a
dels umano lntendìmento,
Ello stelso tenore delle sopraddette obiezioni è la
pruova, che il Pirronisia seguita a spacciare, per farci
conoscere la debolezza ed insufficien^a dell’ umano In-
tendimento, allorchè vuol raggiugnere il Vero. Una
pruova, dice egii, hen chiara deli’ignoranza, che ci
è naturale, si è il vedere, tale ejfere l' Ejfenza e Natura delle cose,
e àell'Uomo ftejfo, che l'Uomo non le può conofcere. Per avere certa
cognizion deli’Essenza di una cosa, convien sapere, in che eila con-
venga o disconvenga dall’altre; cioè conoscere il suo Genere^ e la
sua Disferenza. Ma il Genere di una cosa non si può conoscere, se
non si conosce 1’Essenza di quelie cose di differente specie, colle qua-
li dee convenire la cosa proposta. Per conoscere poi l’Essenza di
queste altre cose, bisogna conoscere il Genere, e cos'ì discorrenao :
di modo che si cade in un Circolo, cioè in una Sorte di ragionamento
vìziofo^ e che nulla pruova, Lo stesib è da dire della Differenza. E
qm egli porta l’esempio delia Definizione Aristoteiica deil’ Uomo,
chiamato Animal Ragionevole. Soggiunge, dover dunque 1 ' Uomo es-
sere Animale neila stessa maniera che è ii Cavallo: perciocchè altri-
menti essendo, si troverebbe deiia Differenza nei Genere stesso come
Genere, e però non sarebbe più Genere. Per saper questo, convien.
prima sapere la natura dell’ Animaie : cosa che è afFatto incerta. Di-
cono, essere Animaie quello, che vive e sente. Or come potete sa-
pere, se i’Uomo e il Gavailo egualmente sentano; e se il sentimen-
to deli’Uomo sia intera.mente uguaie al sentimento dei Gavalio? Ii
Descartes pretende, che ii Cavaiio non senta, Gosi con infilzar So*
fismi
negaise il moto di un Orologio, e ii segnar i’ore precise, solamente
perch’egli non ha mai veduto, nè sa comprendere ie interne ruote,
la moiia, o ii peso, che cagionaoo quei regolato movimento? A
noi tocca di conoscere quei che si può, e contentarci, se non pos-
siamo di piu. Ma deila fedeita dei Sensi. mi riserbo di riparlare qui
sotto ai Gap. XIV.
CAPSTOLO T E R Z O.
Dclla guerra ssoltamente satta àai Pirromssi alla sor%a
dels umano lntendìmento,
Ello stelso tenore delle sopraddette obiezioni è la
pruova, che il Pirronisia seguita a spacciare, per farci
conoscere la debolezza ed insufficien^a dell’ umano In-
tendimento, allorchè vuol raggiugnere il Vero. Una
pruova, dice egii, hen chiara deli’ignoranza, che ci
è naturale, si è il vedere, tale ejfere l' Ejfenza e Natura delle cose,
e àell'Uomo ftejfo, che l'Uomo non le può conofcere. Per avere certa
cognizion deli’Essenza di una cosa, convien sapere, in che eila con-
venga o disconvenga dall’altre; cioè conoscere il suo Genere^ e la
sua Disferenza. Ma il Genere di una cosa non si può conoscere, se
non si conosce 1’Essenza di quelie cose di differente specie, colle qua-
li dee convenire la cosa proposta. Per conoscere poi l’Essenza di
queste altre cose, bisogna conoscere il Genere, e cos'ì discorrenao :
di modo che si cade in un Circolo, cioè in una Sorte di ragionamento
vìziofo^ e che nulla pruova, Lo stesib è da dire della Differenza. E
qm egli porta l’esempio delia Definizione Aristoteiica deil’ Uomo,
chiamato Animal Ragionevole. Soggiunge, dover dunque 1 ' Uomo es-
sere Animale neila stessa maniera che è ii Cavallo: perciocchè altri-
menti essendo, si troverebbe deiia Differenza nei Genere stesso come
Genere, e però non sarebbe più Genere. Per saper questo, convien.
prima sapere la natura dell’ Animaie : cosa che è afFatto incerta. Di-
cono, essere Animaie quello, che vive e sente. Or come potete sa-
pere, se i’Uomo e il Gavailo egualmente sentano; e se il sentimen-
to deli’Uomo sia intera.mente uguaie al sentimento dei Gavalio? Ii
Descartes pretende, che ii Cavaiio non senta, Gosi con infilzar So*
fismi