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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 6) — Arezzo, 1768 [Cicognara, 2497-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0096

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• D E L L E F O R Z E

ita di eccettuar qui la poveraFede, apertamente dichiarando, e sen-
za riserva alcuna, il personaggio, ch’egli vuol fare nel Mondo, cioè
d’Uomo Ltbero ne’suoi sentimenti, Libero conseguentemente, per
quanto può, nei suo operare, e risoluto di non volere sottomettere
rintelietto suo ad alcuna Autor'ttà: il che dice tutto. Nè di queslo
abbiamo a maravigliarci. Vanno a finir qua tutte ie linee d’ un Pir-
ronista, e resta ia Reiigione stesta involta in un sì perentorio decre-
to. Ma perchè questo Scrittore sa queilo, che si suol opporre aila
Setta, ch’egli ha risuscitato ed adottato, e vorrebbe ora dilatar mag-
giormente sopra la Terra : nel Lib. III. propone queste obiezioni,
e tenta dipoi di rispondere e confutarle. Quai forza abbiano ie sue
risposte, andremo da qui innanzi esaminando, senza dissimuiarne al-
cuna, secondochè esigera l’ordine prescritto dal medesimo Pirronista,
li quale non contento di delirar solo, vorrebbe condurre ancora noi
nel delirio medesimo. E se ci converra in far ciò ripetere aicun©
delie cose fin qui dett9r, dovra perdonarci il Lettore, perchè il Pir-
ronista ci ssorza con repiicar ie sue stesse false dottrine.


C APITOLO UNDECIMO,

Che tl Firromsmo eftingue ogni lume delle Scienze ; ne potersi
liherare i Firronisti da sì satta insamia•

Na delle obiezioni, che suppone fatta agli Scettici que-
sto loro Avvocato, e a cui egli tenta di rispondere nel
Lib. III. Gap. X. confiste in dire, che il Pirronismo e-
stingue ii lume delia Scienza, e mena ad abbandonar
tutte i’altre Scienze, spargendo sopra di noi ie tenebre
di una prosonda Ignoranza. Sentite, con che piacevol maniera egli
fì sbriga da questo assalto con dire „ Chi ha chiamato i’Uomo una
bolla d’acqua, è egli cagione, ehe alrro non sia l’Uorao, se non
„ una bolla? Se dico, che l’Uomo non può riguardare il Sole, ho
„ io da aver la colpa deila debolezza de’suoi occhi? w Ma Signor
Maestro, chi metasoricamente ha chiamato l’Uomo una bolla, o sia
nn sonaglio d’acqua, ha voluto sar intendere ia fragilita deila vita
deirUomo, e parla a tuono; nè egli ha mai preteso, che l’Uomo
gon possa campar pochi o molti anni sulla Terra. E se i’occhio no

stro
 
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