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https://doi.org/10.11588/diglit.30649#0328
3°c , D 'E L L A F O R Z A
•'qualche teiapo in leggere quelìe gustose, ma faise invenzioni, che
d’ordinario a nuiia possono giovare, e solarnente possono nuocere ai-
la sconsigliata Gioventù. Ve n’ha poi degii aitri, atti anche ad in-
segnare il Vero'e il Buono con queiie Favole, mercè de’saggi av-
vertimenti, che vi aggiugne i’ Inteiletto, e deii’essere quelle stesse
Favole inventate per istruire. Finaimente noi proviamo neilo stessb
comrnercio degii altri Uomini, che forza abbia, e che piacer dia,
chì sia provveduto di una vivace Fantasia. Udite aicuni, che vi de-
scrivono un caso seguito, con rappresentarvi le persone in quell’atto,
le ior parole, i coiori del voito, i movimenti, e fino i gesti : tutti
effetti di quella Fantasia, che ha ben ritenuto ogni circostanza di
queiia azione. Pare aliora a voi di trovarvi presente a queiia lite,
buria, maritaggio, disgrazia, e aìtre simiii avventure : tanto bene è
dipinto quei fatto. Riesce a maravigiia neiia stessa rnaniera ii Poe-
ta, che sa vivacemente immaginar gii avvenimenti o veri o finti,
e come ii mìrasse con gli occhi proprj, ne fa la descrizion circostan-
ziata, in maniera che ne provate queiio stesso diletto, o movimen-
to interno, come se li vedeste dipinti in un quadro da Tiziano, aa
Raftaelio, dal Coreggio, o da altri insigni Pittori, Ma perchè di
questo affare ho io parlato assai nei mio Trattato deila Perfetta Poe-
iia, basti questo poco intorno aiia Fantafìa de’Poeti. Meriterebbe
qui ancor queila de’Pittori, ch’io ne dicessi qualche cosa. Ma ri-
metto i Lettori a quanto ne è per dire, e magistralmente dirk Y
Abbate Antonio Conti, che col penneilo Poetico sa anche compari-
re valente Pittore.
C APITOLO DECIMOSESTO.
Della Fantafia de Fìlososi »
On vi credeste, che i soli Poeti ed Oratori per diietta-
re, o per istruire, o per persuadere, facessero buon uso
delle merci della Fantasia. Anche i Filosofi taivolta,
per non dir bene spessb, ricorrono a quel medefìmo fon-
daco, per fabbricar Opinioni nel vafto Regno delia lo-
to Scienza. Certo è, che ie Opinioni sono parti dèli’Intelletto no-
firo, o d’altrui , percliè asserzioni formate daila nostra. meditazione^
■ v ' q ■ ■ C, o pure
•'qualche teiapo in leggere quelìe gustose, ma faise invenzioni, che
d’ordinario a nuiia possono giovare, e solarnente possono nuocere ai-
la sconsigliata Gioventù. Ve n’ha poi degii aitri, atti anche ad in-
segnare il Vero'e il Buono con queiie Favole, mercè de’saggi av-
vertimenti, che vi aggiugne i’ Inteiletto, e deii’essere quelle stesse
Favole inventate per istruire. Finaimente noi proviamo neilo stessb
comrnercio degii altri Uomini, che forza abbia, e che piacer dia,
chì sia provveduto di una vivace Fantasia. Udite aicuni, che vi de-
scrivono un caso seguito, con rappresentarvi le persone in quell’atto,
le ior parole, i coiori del voito, i movimenti, e fino i gesti : tutti
effetti di quella Fantasia, che ha ben ritenuto ogni circostanza di
queiia azione. Pare aliora a voi di trovarvi presente a queiia lite,
buria, maritaggio, disgrazia, e aìtre simiii avventure : tanto bene è
dipinto quei fatto. Riesce a maravigiia neiia stessa rnaniera ii Poe-
ta, che sa vivacemente immaginar gii avvenimenti o veri o finti,
e come ii mìrasse con gli occhi proprj, ne fa la descrizion circostan-
ziata, in maniera che ne provate queiio stesso diletto, o movimen-
to interno, come se li vedeste dipinti in un quadro da Tiziano, aa
Raftaelio, dal Coreggio, o da altri insigni Pittori, Ma perchè di
questo affare ho io parlato assai nei mio Trattato deila Perfetta Poe-
iia, basti questo poco intorno aiia Fantafìa de’Poeti. Meriterebbe
qui ancor queila de’Pittori, ch’io ne dicessi qualche cosa. Ma ri-
metto i Lettori a quanto ne è per dire, e magistralmente dirk Y
Abbate Antonio Conti, che col penneilo Poetico sa anche compari-
re valente Pittore.
C APITOLO DECIMOSESTO.
Della Fantafia de Fìlososi »
On vi credeste, che i soli Poeti ed Oratori per diietta-
re, o per istruire, o per persuadere, facessero buon uso
delle merci della Fantasia. Anche i Filosofi taivolta,
per non dir bene spessb, ricorrono a quel medefìmo fon-
daco, per fabbricar Opinioni nel vafto Regno delia lo-
to Scienza. Certo è, che ie Opinioni sono parti dèli’Intelletto no-
firo, o d’altrui , percliè asserzioni formate daila nostra. meditazione^
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