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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 9,1) — Arezzo, 1769 [Cicognara, 2497-9-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30674#0134
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114 DELZy? PERFETTA
di fare il (aito avelie bilogno d'un voro maggiore per non adogarG.
Ma dell'ArtìGzio tenuto dalia FantaGa, e dall'Ingegno, come ho
detto, più ampiamente 6 ragionerà altrove. Ne abbiamo Gnquì na-
telo abballanza per poter con qualche sranchezza favellar d'un punto
aliai necedario a laperd.
Cioè, collituiti da noi per fondamenti del Bello Poetico il Ve-
ro, o Verilimile, e il Maravigliolo, nuovo, e pellegrino; vedutoli,
che o la Materia rapprelentata dal Poeta può per le lidia aver no-
vità, e cagionar perciò maraviglia, e diletto; o pure l'ArtiGzio,
che ancor nominiamo maniera di rapprelentar la Materia, può elle-
re anch'elio Maravigliolo, e dilettevole, dando aria di novità, di
rarità alla Materia, che per le non l'aveva; o accrelcendola, le pur
l'aveva: poliìamo cominciala Icorgere la cagione, per cui nelle ope-
re degli Ideili principali, e famolì Poeti, alcune azioni, alcuni cotu-
rni, alletti, sentimenti, ed intrecci sono talvolta più, o men belli
in paragon degli altri, che nell'opere mededme li troveranno. La
Materia degli uni sarà più rara, liraordinaria, e nuova, che non è
quella degli altri; ovverl'Artifizio, e la maniera dell'imitare, avran-
no maggior finezza; ovvero e la Materia, e l'Artifizio concorde-
mente conterran più novità, maraviglia, e forza di muovere, e di-
lettar chi legge, che non contiene la Materia, o l'ArtiGzio d'altri
versì del medeiimo Autore. Gran novità, e lìupore apporta nell'
Ulilsea la spelonca di Polilemo, e l'arte, con cui li sottralse l'ac-
corto Ulide alla crudeltà di quel molìro. Ciò con gran ragione ci
diletta maggiormente, che i tanti cicalecci, e consigli de'Proci, o
Rivali in Itaca ^ i quali per parte della Materia spirano poco slupo-
re, nè son molto pellegrini per l'Artifizio. In ogni libro dell'Enei-
de si lente la divinità di Virgilio. Contuttociò edendo e la Mate-
ria, e l'Artifizio nel II. e IV. Libro più maraviglio!!, nuovi, e pie-
ni d'asfetto, che nel I. e nel VII., ci diletteran maggiormente quel-
li, che quelli. Lo Redo pure accade ne'cosìumi, negli alletti, e ne'
sentimenti; alcuni de'quali o per loro lìelsi, o per la maniera del
rappresentarli, compariran s'i nuovi, e rari, che via più diletto ri*
troveremo in edi, che in altri espredì dall'Autore medeGmo.
Non è disfìcile il render ragione., perchè mi paja bellilGmo un
sentimento dell'Anodo nel 2/. Canto del Furiolo, e perchè mi paja
più bello d'alcuni altri sentimenti, ond'è compoRo quel Poema.
Contiene edo gran novità, esprime vividìmamente il coRume, e F
adetto d'un Eroe pieno ad un tempo Redo di grave ldegno, e di
gene-
 
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