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Muratori, Lodovico Antonio
Opere del proposto Lodovico Antonio Muratori già bibliotecario del Serenissimo Signore Duca di Modena (Band 9,1) — Arezzo, 1769 [Cicognara, 2497-9-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.30674#0199
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P O E ^ L 7 P. 7. I?p
Furor Poetico. Allora o dormendo noi, o vegliando, proviamo un
violento moto nelle interne Immagini della Fantaha, come tutto
giorno li vede negli ubbriachi, ed ipocondriaci, e ne'febbricitanti,
e ne*srenetici. Per parte deli'Anima s'agita sorte la Fantaha dalle
violenti pacioni, come dolore, Idegno, amore, e limili. Fra le ca-
gioni da noi accennate, che per parte del Corpo han virtù di muo-
vere a Furore la Fantaha de'Poeti, ancor gli antichi posero il vi-
no, attribuendogli sorza maravigliola per sar ben poetare. Macrobio
certamente coll' autorità di Piatone ( forsè egli intende il lib. 2. del-
ie Leggi) va pervadendone Tuso, con dire, ch'eKo risveglia i le-
nii , e gli Ipiriti dell' Ingegno. Eccone le parole nel lib. 2 de' Sa-
turnali.
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Ovidio conseda, che i Poeti r/?r7MÌ7M
Acutamente pur dide Marziale, che egli bevendo
valeva quindici Poeti.
Adài ingegnolo parimente in quello propolito mi sembra un Dittico
di Nicerato nei lib. 1. cap. dell'Antologia, ove dice, che ii
vino è un generoto cavallo, cioè un grande ajuto ai Poeti.
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Ma che do io ricogliendo elempj? Quali ognun sa, che Orazio, Ti-
bullo, Alceo, Elchiio, Cratino, Anacreonte, ed altri li consortava-
no a bere, affinché poteder meglio compor de' verli. Potrei ancora
adoperare l'autorità de'moderni; ma bada quanto s'é detto per far-
ci conoscere, che anco dagli antichi li credette cagione del Furor
Poetico un mezzo naturale, cioè il bere buon vino. Poiché per al*
tro io non intendo conhgliar quedo ajuto alla Fantaha de'nodri
Poeti; i quali da me li vogliono amatori della temperanza, e della
lobrietà. Non hanno già eglino da odiare ii vino, e amar l'acqua
sola; ma usar del vino, come de'servidori, co'quali, per averne
buon servigio, biibgna, che non li dimedichino troppo i padroni.
Imperciocché, liccome diremo appredo, non s'ha mai tanto bisogno
di libertà, e chiarezza nella mente, o da nell'Intelletto, che quan-
Za do d
 
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