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naia a qualche specie di lavacro. Questo atrio corintio ora mollo
danneggiato era una volta bello ed appariscente per molle grottesche
dipinte sopra l'ondi di varj colori.
Lo spazio n.° 3i è una specie di esedra, o ala che vogliala dire
aperta sotto questo atrio. L'altro picciolo peristilio n." 32, che in
forma , ed in situazione somiglia a quello molti anni prima scavato
nella casa volgarmente detta di Sallustio, non sarà una troppa sot-
tigliezza il crederlo una specie di gynaeceo de'Greci , ossia luogo
segregato della casa , ove avevano stanza le donne. Nella qual con-
gettura anche le camere n.° 33, 34 e 35, sarebbero alle donne de-
stinate. Le camere n.° 33 e 35, pigliano luce dall'atrio istesso, ed
hanno apparenza dì aver servito a camere di letto, essendo sempli-
cissimamente dipinte a riquadrature sopra fondi neri. Pel corridoio
n.° 3j bis scendevasi a' sotterranei della casa ed anche comunica-
vasi fra il gineceo, l'atrio, il peristilio, e la strada che rade
la parte postica della casa. Più adorna di tutte le stanze finora
descritte è la stanza aperta sull'atrio n." 38, ricca di un graziosissi-
mo mosaico che forfna il suo pavimento, e tutta dipinta a compar-
timenti rossi e neri, con gentilissime grottesche. Oltre l'uscio aperto
sull'atrio ha pure una finestra sporgente sull'atrio stesso. Singolaris-
simo è il picciolo stanzino ri." 3g , che non ha altra apertura che un
fìnestrone verso 1' atrio ( con un parapetto di muro allo 2 palmi )
ricoverto da una soglia di marmo ove son chiari i vestigi di un in-
graticolato di ferro con le tracce anche chiarissime di due saracine
da un lato e dall'altro, che servivano ad aprire e chiudere due
picciole porzioni di questo ingraticolato. Non per altro possiamo in-
lerpetrare questa strana guisa di stanza che per gabbia di fiere , che
quivi al diletto del padrone della casa fossero rinchiuse. La stanza
n.°/jO, serviva anche di fauce , ossia di corridoio di comunicazione
fra l'atrio ed il peristilio. E questa stanza vagamente dipinta, ed in
naia a qualche specie di lavacro. Questo atrio corintio ora mollo
danneggiato era una volta bello ed appariscente per molle grottesche
dipinte sopra l'ondi di varj colori.
Lo spazio n.° 3i è una specie di esedra, o ala che vogliala dire
aperta sotto questo atrio. L'altro picciolo peristilio n." 32, che in
forma , ed in situazione somiglia a quello molti anni prima scavato
nella casa volgarmente detta di Sallustio, non sarà una troppa sot-
tigliezza il crederlo una specie di gynaeceo de'Greci , ossia luogo
segregato della casa , ove avevano stanza le donne. Nella qual con-
gettura anche le camere n.° 33, 34 e 35, sarebbero alle donne de-
stinate. Le camere n.° 33 e 35, pigliano luce dall'atrio istesso, ed
hanno apparenza dì aver servito a camere di letto, essendo sempli-
cissimamente dipinte a riquadrature sopra fondi neri. Pel corridoio
n.° 3j bis scendevasi a' sotterranei della casa ed anche comunica-
vasi fra il gineceo, l'atrio, il peristilio, e la strada che rade
la parte postica della casa. Più adorna di tutte le stanze finora
descritte è la stanza aperta sull'atrio n." 38, ricca di un graziosissi-
mo mosaico che forfna il suo pavimento, e tutta dipinta a compar-
timenti rossi e neri, con gentilissime grottesche. Oltre l'uscio aperto
sull'atrio ha pure una finestra sporgente sull'atrio stesso. Singolaris-
simo è il picciolo stanzino ri." 3g , che non ha altra apertura che un
fìnestrone verso 1' atrio ( con un parapetto di muro allo 2 palmi )
ricoverto da una soglia di marmo ove son chiari i vestigi di un in-
graticolato di ferro con le tracce anche chiarissime di due saracine
da un lato e dall'altro, che servivano ad aprire e chiudere due
picciole porzioni di questo ingraticolato. Non per altro possiamo in-
lerpetrare questa strana guisa di stanza che per gabbia di fiere , che
quivi al diletto del padrone della casa fossero rinchiuse. La stanza
n.°/jO, serviva anche di fauce , ossia di corridoio di comunicazione
fra l'atrio ed il peristilio. E questa stanza vagamente dipinta, ed in