Real Museo Borbonico (7.1831)

VOL. VII. TAV. LIV. 7

Claudio Centone e Marco Sempronio Tuditano ,
che v'impiegarono le multe pagate da coloro che
iì territorio del popolo Romano occupato avessero.
Ma perchè di tal danaro spesso i loro successori fe-
cero abuso, le feste interrotte chiamarono su i cam-
pi V ira della Diva , onde abbruciate le vigne,
isteriliti gli ulivi, arse le biade. Il perchè cento
sessanta sette anni dopo si prese il provvedimento
di placar Flora con solenni giuochi ogni anno. Ed
allora, cominciando dal 28 di aprile fino alle ca-
lco de di maggio, coronarsi di fiori, darsi alla goz-
zoviglia , spargere a larghe mani rose su i passeg-
gieri , ed andar cantando inni di gioja per ogni
contrada , era l'unica occupazione del popolo. Ve-
nuta poi la notte, si passava al chiaror delle faci
nel circo di Flora, dove compariva una truppa in-
finita di scostumate donne che ora colla danza e
colla musica, ed ora inseguendo lepri e cerve ( al
che alludono forse le lance messe vicino all'edicola
di Flora ) trovava in quella caccia pretesto a
sfogare la più sfrenata licenza» Di cui non me-
ravigliamo se avessero orrore i primi apologisti
di nostra Santa Religione, quando si trae dagli
Storici che il popolo vedendovi comparire il se-