VOL. VII. TAV. XLVI.
Due Cerchietti d' oro
i
sti cerchietti d' oro massiccio trovati ulti-
nte nelle scavazioni di Pompei pesano once
uè, ed hanno la figura di serpi, le cui teste
l^o veggiamo saldate col rimanente de' corpi
a martello , affinchè elastici si potessero e
3re e dilatare a piacimento. Bene incastrati
i vivissimi rubini che figurano gli occhi,
pure impiantate nelle gole le lingue a guisa
ìinette, con isquisito artifizio lavorati i denti
Hate le squame. Che tali cerchietti servirono
iato al destro braccio presso gli orientali ,
sinistro presso i Sabini , il ricaviamo da
zhiello e da Livio. Che i Greci poi ed i La-
e cingessero le gambe, le braccia ed i polsi,
avessero creduto il meglio le divote di quella
che solo è costante nella sua incostanza, è
• da molte statue e pitture che ne sono ab-
. Ma per siffatta circostanza appunto ci rie-
ìpossibile assegnar loro la propria denomi-
te. Perciocché portati al braccio si chiamava-
Due Cerchietti d' oro
i
sti cerchietti d' oro massiccio trovati ulti-
nte nelle scavazioni di Pompei pesano once
uè, ed hanno la figura di serpi, le cui teste
l^o veggiamo saldate col rimanente de' corpi
a martello , affinchè elastici si potessero e
3re e dilatare a piacimento. Bene incastrati
i vivissimi rubini che figurano gli occhi,
pure impiantate nelle gole le lingue a guisa
ìinette, con isquisito artifizio lavorati i denti
Hate le squame. Che tali cerchietti servirono
iato al destro braccio presso gli orientali ,
sinistro presso i Sabini , il ricaviamo da
zhiello e da Livio. Che i Greci poi ed i La-
e cingessero le gambe, le braccia ed i polsi,
avessero creduto il meglio le divote di quella
che solo è costante nella sua incostanza, è
• da molte statue e pitture che ne sono ab-
. Ma per siffatta circostanza appunto ci rie-
ìpossibile assegnar loro la propria denomi-
te. Perciocché portati al braccio si chiamava-