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Real Museo Borbonico — 11.1835

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Tavola I - LXI [Text und Tafeln]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10978#0185
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VOL. XI. TAV. XXXIY. 3

Teseo, e sposandola le fè dono di una ricca co-
rona di oro. Con la seconda ci si racconta che
Bacco sorpreso dalla beltà e giovanezza di Arian-
na , e incantato oltre modo della vaghissima sua
chioma, impose a Teseo di cedergli questa singolare
donzella. Compreso da divino terrore non seppe il
Greco eroe resistere al potente nume, ed abban-
donò l'amata Arianna mentre dormiva. Allora
Bacco le si avvicinò, le offerse una immortalità
esente da vecchiezza ( che già le aveva ottenuta
da Giove) la sposò e le diede il nome di Libera.
A questo secondo racconto sembra che l'antico
pittore siasi attenuto nello eseguire i due impor-
tanti quadri che pubblichiamo per la presente
tavola XXXIV e per la seguente XXXV, quadri
che in una stessa casa Pompeiana, posta nella cosi
detta strada della Fortuna, ultimamente furono
rinvenuti.

È nel primo quadro, che forma il subietto di
questo articolo , vivacemente espresso Teseo nel
punto di stendere il passo per montar sul navi-
glio. Indeciso si sofferma, e dolente ed appassiona-
to mira la vaga Arianna che placidamente addor-
mentata giace sul lido a piò di una rocca. L'eroe
 
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